L’ISIS ha preso il controllo di Husayba (Iraq) a sud est di Ramadi, una piccola città a circa 11 miglia (17 km) a est di Ramadi e circa 14 miglia (22 chilometri) a ovest di Habbaniya. Husayba si trova sulla strada per Bagdad, dopo Falluja.
L’attraversamento del fiume è importante per la fuga di chi si vuole salvare dall’ISIS, ma ora il ponte, l’unica via di scampo, è stato chiuso senza alcuna spiegazione. La gente in fuga non può andare a Bagdad dove aveva sperato di trovare rifugio.
Venerdì una tempesta di sabbia aveva impedito la visibilità dal ponte di Bzebiz.
Il ponte Bzebiz (Bzebiz è provincia di Anbar) è l’unico passaggio sicuro tra Anbar e la provincia di Baghdad per le migliaia di sfollati che cercano di sfuggire ai combattimenti nella zona negli ultimi giorni. Il ponte Bzebiz è stato chiuso il Venerdì.
La gente sperava di salvarsi attraversando il ponte Bzebiz , ma gli iracheni in figa ora trovano il ponte chiuso e non sanno dove scappare.
La TV americana CNN racconta di una famiglia che è stata sfollata cinque volte nell’ultimo anno e mezzo, non riuscendo mai a trovare aree sicure lontano dall’ ISIS.
Sono circa 25.000 le persone che sono fuggite da Ramadi e volevano andare a Baghdad.
Nei giorni scorsi, migliaia di queste persone ha attraversato il Ponte Bzebiz, sperando di trovare un posto sicuro a Baghdad.
Ora, però, coloro che sono bloccati ad Anbar hanno paura dell’ ISIS e arrabbiati per l’impossibilità di passare il ponte.
La guerra civile è scoppiata quattro anni fa in Siria, fornendo l’ apertura ai gruppi ISIS di emergere e assumere le forze fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad.
Con la sua ultima offensiva, l’ISIS controlla più della metà del Paese, così come “la maggior parte dei giacimenti di gas e petrolio”.
L’ISIS ora controlla anche la stazione di confine di Al Waleed sul lato iracheno.
Palmyra
11.000 persone sono fuggite dalla città e dai suoi villaggi circostanti.
Circa 8.000 sono andati al villaggio di Al-Qarayateen, 40 miglia a sud ovest di Palmyra, mentre altri 3.000 sono fuggiti in Furglus, un villaggio 20 miglia a est di Homs.
“Hanno lasciato le loro case a Palmyra e i villaggi vicini con quasi nulla e riferiscono che a Palmira non c’è acqua, elettricità o rete di telefonia mobile.” Questo riporta la CNN.
Palmyra, circa 150 miglia a nord est di Damasco, è un patrimonio mondiale dell’UNESCO; crocevia di diverse civiltà con influenze persiane, greche, romane.
Mesopotamia, Iraq, Siria, rappresentano la sorgente della nostra civiltà.
Il governo siriano ha annunciato di aver spostato molti manufatti, tra cui centinaia di statue, in luoghi più sicuri. Ma non si può spostare un intero sito archeologico.
