Il 75% delle nuove patologie umane infettive è di origine animale dall’AIDS all’influenza – Fonte OMS ( Organizzazione Mondiale per la Salute )
PREMESSA – La deforestazione aumenta la probabilità di contatto tra uomo e specie selvatiche e tra bestiame (amplificatori) e specie selvatiche – favorendo la diffusione di virus pericolosi
Gli amplificatori (di trasmissione di virus) sono le specie animali d’allevamento, che sono in aumento in numero esponenziale; a causa della grande richiesta di carne in tutto il mondo. Oggi anche da paesi che prima si cibavano soprattutto di vegetali (come India, Cina e Africa, ma anche Centro e sud America)
BREVE STORIA DEI ” RECENTI ” CORONAVIRUS
La ” Spagnola ” è del 1918 e fu trasmessa da un uccello selvatico alle anatre cinesi o da un allevamento di maiali in Iowa (stato degli USA); sta di fatto che i morti furono 50.000.
Nel 1957-58, arrivò l’ influenza detta Asiatica che fu provocata da un virus di origine aviaria.
L’influenza chiamata Hong Kong, nel 1968-69, ebbe origine con un virus dagli uccelli; 1 milione di morti.
La Nipah, avrebbe avuto origine dal pipistrelli che l’avrebbero trasmessa ai maiali; partì dalla Malesia. Riemerso, due anni fa, in India; per fortuna dopo le prime morti il virus è stato fermato uccidendo 1 milione di maiali.
Poi la SARS, 2003, causata dal salto di specie da pipistrelli agli zibetti e quindi all’uomo.
2009; Influenza Suina, originata da diversi virus: aviari, suini e umani ( mai successo prima); 500 mila morti.
2012 la MERS; ha origine, forse, nei pipistrelli in un’era remota e che poi l’avrebbero trasmessa ai dromedari e quindi all’uomo; 858 morti.
Dal 1975 a cicli continui, si presenta in Africa l’EBOLA, la prima trasmissione avrebbe avuto origine dai pipistrelli.
Negli ultimi vent’anni è stata segnalata una maggior frequenza di questi pericoli per l’umanità, ma pochi ne avevano conoscenza e nessuno riesce ad essere abbastanza previdente per non farsi trovare impreparato; alla faccia di quello che dicono, da tempo, i veri esperti.
I virus si sviluppano per colpa dell’uomo che usa sistemi di cui molti non sono informati – ma di cui tutti siamo responsabili – il virus muta e gli allevamenti intensivi sono responsabili … una storia tutta vera
Un epidemiologo spiega l’origine del virus
Come un buco nero, l’umanità nella sua continua frenetica crescita, anche consumistica, sta aumentando gli allevamenti e distruggendo l’habitat naturale; tutto quello che la circonda anche i virus e i batteri, che si irrobustiscono ogni volta che l’uomo trova un momentaneo rimedio … all’infinito ? Impossibile.
Già, anni fa, l’Organizzazione Mondiale per la Salute avvisò di una pandemia, chiamata X, con caratteristiche influenzali che sarebbe prima o poi arrivata all’uomo, ma nessun governo prese le adeguate misure.
Un libro uscito nel 2012, anticipò moltissimi i dettagli di questa recente pandemia. Si tratta del saggio Spillover, che parla di un salto di specie, scritto da David Quammen, divulgatore scientifico e giornalista. l libro parla della diffusione dei nuovi patogeni e delle grandi epidemie e spiega come questi pericolosi virus siano la naturale risposta della natura alla distruzione che l’uomo perpetra nei confronti degli ecosistemi e dell’ambiente. Vedi allevamenti intensivi e uccisione indiscriminata di animali selvatici.
Tutto ben spiegato – scientificamente – al seguente link di RAIPLAY
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L’Italia è prima in Europa per morti da infezioni a batteri resistenti agli antibiotici; nella sola Italia abbiano un terzo delle morti da antibiotici di tutta l’Europa. Un primato non invidiabile !
Gli antibiotici non sono efficaci contro le infezioni dovute a virus, ma …
AVEVAMO SCRITTO – virus e batteri non sono la medesima cosa, ma se avete guardato il video segnalato sopra, capirete che tutto è correlato … l’uomo deve smettere di sbagliare, deve capire o pagherà ancora più caro di quanto ci pare stia facendo il Coronavirus.
Questo non lo diciamo noi, ma sono gli allarmi che l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Salute) e molti scienziati da tempo stanno segnalando. Bravissimo, in Italia, il nostro simpatico e preparato Mario Tozzi.
il 21 marzo 2019
Molti paesi europei hanno già ridotto drasticamente l’uso di antibiotici negli allevamenti, ma NON tutti …
Secondo gli esperti – i ministri italiani pensano che ai cittadini il problema degli antibiotici non interessi
In sempre più allevamenti industriali, animali sani vengono imbottiti di antibiotici per sopravvivere in condizioni tremende e produrre di più.
Solo in Europa ogni anno muoiono 25.000 persone a causa della resistenza eccessiva agli antibiotici!
Questa pratica sta anche generando super-batteri resistenti alle medicine, che possono ucciderci.
E l’Italia è tra i primi posti in questa pratica orribile che oltretutto crea super-batteri spesso mortali.
Ma se agiamo subito, possiamo far approvare due leggi europee che proteggano sia gli animali che la nostra salute.
In Italia il 71% degli antibiotici viene usato sugli animali da allevamento, anche quando sono sani.
Una pratica crudele per farli sopravvivere in condizioni tremende e produrre di più a costi irrisori.
E che sta anche generando super-batteri resistenti alle medicine, che possono ucciderci.
Molti degli altri paesi europei hanno già ridotto drasticamente l’uso di antibiotici negli allevamenti, e ora l’Unione Europea potrebbe finalmente imporre queste leggi a noi e al resto del continente.
Si salverebbero vite umane riducendo al tempo stesso le crudeltà sugli animali: non dovremmo neppure stare a parlarne.
Persino McDonald’s ha deciso di non usare più polli cresciuti con determinati antibiotici. Ma le multinazionali farmaceutiche e della carne stanno facendo di tutto per bloccare queste decisioni.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che questi super-batteri rendono gli antibiotici completamente inutili contro malattie infettive come tubercolosi e polmonite.
Gran parte della medicina moderna, inclusi i trattamenti contro il cancro e quelli chirurgici, dipende dagli antibiotici. Se non li salviamo, si stima che nel 2050 moriranno 10 milioni di persone in più ogni anno.
L’abuso di antibiotici, sia sull’uomo che sugli animali, li rende sempre meno efficaci.
Solo in Europa ogni anno muoiono 25.000 persone a causa della resistenza eccessiva agli antibiotici! Nonostante questo, non stiamo facendo abbastanza per limitarne l’enorme uso negli allevamenti e l’Italia è il terzo Paese europeo per uso di antibiotici sugli animali.
Danimarca, Svezia, Norvegia e Paesi Bassi hanno dimostrato che si può produrre carne usando molti meno antibiotici. Ma finché le regole non saranno le stesse per tutti servirà a poco.
Sono in tanti a voler chiudere questi allevamenti dell’orrore una volta per tutte. Queste nuove leggi europee possono migliorare enormemente il benessere degli animali e la salute dell’uomo.
Ma secondo gli esperti i ministri italiani pensano che ai cittadini non interessi.
Troppi antibiotici negli allevamenti (Wired)
http://www.wired.it/scienza/medicina/2015/03/23/antibiotici-allevamenti-animali/
“Farmageddon” racconta l’orrore degli allevamenti intensivi (La Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/02/17/news/philip_lymbery_farmageddon-107532569/
Resistenza agli antibiotici e allevamenti intensivi: un pericolo “paragonabile al terrorismo” (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/18/resistenza-agli-antibiotici-e-allevamenti-intensivi-un-pericolo-paragonabile-al-terrorismo/956842/
Resistenza agli antibiotici, l’allarme dell’Oms: “Infezioni minori rischiano di tornare a uccidere” (Repubblica)
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2014/04/30/news/resistenza_agli_antibiotici-84867869/
McDonald’s e i polli agli antibiotici (Stampa)
http://www.lastampa.it/2015/03/10/blogs/cibo-e-salute/mcdonalds-e-i-polli-agli-antibiotici-9dGFukMpLyP4qW37hrj5dL/pagina.html
Perché fermare la resistenza agli antibiotici già in allevamento (EurActiv – in inglese)
http://www.euractiv.com/sections/health-consumers/why-antibiotic-resistance-must-be-tackled-farm-too…
