LAVORIAMO MENO, COME FATICA – RISPETTO AL PASSATO – MA SIAMO SEMPRE IN AFFANNO
QUANDO NON LAVORIAMO – LE NUOVE TECNOLOGIE CI BAMBARDANO DI STIMOLI DI COSE DA FARE E COMPRARE…
ESSERE RAGGIUNGIBILI 24 ORE SU 24 HA GIA’ QUALCOSA DI DISUMANO…
I luminari dell’economia hanno SBAGLIATO TANTO ? E favorito un mondo migliore – solo per pochissimi … ?
Caffè con un’amica? Tempo per stare da sole e fare quello che vogliamo? Ma quando ? In quale film ?
Ci fa sorridere, amaramente!, pensare al grande idolatrato economista, John Maynard Keynes che diceva:
“I NOSTRI NIPOTI LAVORERANNO TRE ORE AL GIORNO” ! ! !
Forse è colpa di questi superspecialsiti che hanno detto e scritto troppo, sbagliando di molto, se OGGI CHI HA UN BUON LAVORO HA SEMPRE MENO TEMPO LIBERO.
Da come va l’economia in molti paesi, abbiamo [l’impressione] ? che questi luminari dell’economia abbiano SBAGLIATO TANTO e favorito un mondo migliore, solo per pochissimi.
Negli Usa è stato calcolato che, in media, si lavora ben 12 ore in meno, alla settimana, rispetto a 40 anni fa.
Noi donne oggi disponiamo di lavatrice e lavastoviglie, ma quanto di più laviamo rispetto a 40 anni fa? Quante volte ci cambiamo in una settimana, rispetto ai nostri nonni? ? ?
Tutto questo richiede tempo e attenzione; ogni oggetto va mantenuto, sostituito o riparato quando si danneggia e chi più ne ha più tempo spenderà per la manutenzione del tutto; a meno che non disponga di personale per la casa e segretaria privata anche nel tempo libero o, “semplicemente”, un ottimo maggiordomo…ma stiamo sempre parlando di esigue minoranze !
Quanto del nostro tempo usiamo in un giorno per:
telefonare, leggere e rispondere alle mail, guardare internet (anche per risolvere problemi seri come: la banca on line, le bollette da pagare…i contratti più economici (che richiedono una marea di tempo in comparazioni, compilazioni) ecc… ?
Quanti oggetti, abiti, impegni, mezzi elettronici, attrezzature sportive, impegni extra-lavorativi, burocrazia …anche case più grandi…abbiamo in più rispetto ai nostri nonni?
Preparare valige, disfarle, viaggi, un figlio che studia in Inghilterra, l’altro lavora a Panama…(e per fortuna che ha trovato lavoro !) andare a trovarli: costi e fatiche, seppure piacevoli.
Da studi effettuati sul tempo libero è risultato che:
-le fasce economicamente più alte hanno minore tempo libero, ma qualitativamente migliore
-i meno istruiti, che di solito fanno lavori più pesanti, quando tornano dal lavoro vogliono solo riposare e guardare passivamente la TV o giocare a giochi elettronici …
-il 70% della popolazioni occupata nei servizi (artisti, design, uffici stampa, piccole aziende…) ormai non distingue quasi più il tempo libero da quello lavorativo ! Il primo alimenta il secondo.
–nell’Ottocento, solo i veri ricchi potevano godere di tempo libero; oggi chi ha tanto tempo libero o è disoccupato o comunque, non è nessuno; essere sempre occupati fa molto status simbol …
-il 94% dei liberi professionisti, in una seria inchiesta americana della Harward Business School, risultano lavorare più di 50 ore la settimana, la metà 65 ore !
-negli USA, tra il 1985 e il 2005, chi non ha finito le superiori ha guadagnato in media 8 ore libere in più la settimana, mentre i laureati ne hanno perse 6
–per le donne la differenza di ore libere tra laureate neon è di ben 11 ore in meno, la settimana, per le laureate
-ovviamente dalle statistiche sono esclusi i veri PAPERONI, quelli di cui sopra con tanto di maggiordomo e/o segretaria personale.
CHI LAVORA PIU’ ORE AL GIORNO IN OCCIDENTE?
Sorprendentemente la classifica mette i messicani ( 2.237 ore nel 2013) , secondi i greci (2.037 ore).
Agli ultimi posti Norvegia, Germania, Olanda !
Paesi dove si lavora meno, si gode di più tempo libero, ma anche c’è meno corruzione e quindi lo stato mette in circolo più denaro per migliorare la situazione dei propri cittadini e le aziende, forse, sono più oneste nella retribuzione e nelle pretese lavorative.
Il cittadino tedesco produce di più, in lavoro-denaro, anche grazie ad una migliore organizzazione del lavoro, migliore tecnologia e migliore qualità del prodotto (che viene venduto ad un prezzo più alto), ma, forse, anche ai lavoratori meno approfittatori e più seri nel compiere il loro dovere.
