…schiavizzare le famiglie dei kuffar (infedeli) e prendere le loro donne come concubine; è un aspetto ufficialmente riconosciuto dalla Shariah...
Duhok, Kurdistan iracheno.
Campo di Shariya: campo profughi, migliaia di yazidi, vivono costretti ad ascoltare i violenti rumori di una delle prime linee del Kurdistan iracheno in guerra con l’ ISIS.
La stragrande maggioranza degli occupanti del campo profughi proviene dalla città di Sinjar e fuggì all’assalto ISIS nel mese di agosto.
Ma non tutti sono riusciti a fuggire dall’ISIS che ha catturato migliaia di yazidi e li ha fatti prigionieri.
Gli uomini devono scegliere: convertirsi all’islam o essere uccisi.
Il peggio spetta alle giovani donne e le ragazze che l’Isis ha destinato ad essere vendute come schiave del sesso.
“Dabiq”, la rivista online dell’ ISIS, in un articolo intitolato “La rinascita della schiavitù prima dell’ora,” spiega e giustifica la riduzione in schiavitù degli yazidi.
Nell’articolo si dice: “Bisogna ricordare che schiavizzare le famiglie dei kuffar (infedeli) prendendo le loro donne come concubine è un aspetto fermamente stabilito dalla Shariah“.
La tv americana CNN ha riferito che le donne che hanno appena partorito o in periodo di allattamento sono considerate impure e non possono essere prese come schiave sessuali; sono le poche “fortunate”.
Hanan, ha solo 19 anni e riferisce quanto segue:
” Ci hanno trascinate via prendendoci per i capelli. Hanno preso le donne sposate, le giovani. La più giovane di noi aveva solo 10. Piangevamo tutte.
L’ISIS sostiene che: rendere schiavi, fare sesso con le donne “infedeli” e le ragazze, sia giusto e riconosciuto ufficialmente dalla loro religione.
Hanan dice che con altre 50 donne, è stata regolarmente picchiata , minacciata di torture e nutrita solo con una ciotola di riso.
Il gruppo è stato poi portato in un edificio di tre piani a Mosul in un luogo descritto dalla ragazza come un magazzino di schiave del sesso, dove sono detenute centinaia di ragazze e donne.
“Gli uomini entravano e descrivano il tipo di ragazza che volevano e potevano scegliere a loro piacimento “.
Hanan ha detto di essere stata picchiata, ammanettata e violentata.
Hanan poi è stata separata con un altro gruppo più piccolo e portata in una casa in un villaggio. Qui è stata trattata come bestiame, mentre le donne yazidi erano vendute, violentate, ridotte in schiavitù dall’ ISIS.
Due combattenti ISIS fungevano da carcerieri e ordinavano alle ragazze di fare loro bagno.
Hanan decise di fuggire con altre persone. Ma durante la fuga i carcerieri riuscirono a prendere le ultime due ragazze del gruppo .
Ora Hanan è al sicuro. ma sostiene di sentirsi tremare appena vede un uomo con la barba.
Hanan afferma che, anche se è fuggita, si sente prigioniera di un destino peggiore della morte.
