Solo il 25% della longevità è dovuto alla nostra predisposizione genetica.
Il che significa che l’altro 75% dipende da come e dove si vive.
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L’articolo è scritto dalla giornalista G. Seregni, iscritta all’ORDINE dei Giornalisti e all’associazione di categoria UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici); inoltre, l’autrice, ha presentato una tesi presso L’università Statale di Milano sul tema “Alimentazione dello sportivo”, la tesi era firmata dall’allora rettore prof. Rodolfo Margaria.
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Sull’isola di Ikaria le persone di 80 e 90 anni che soffrono di Alzheimer e demenza corrispondono ad un quinto di quanti ne soffrano negli USA (fatte le debite proporzioni per abitante).
Una statistica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha affermato che Okinawa, Giappone, ha registrato la più lunga speranza di vita in buona salute nel mondo.
Gli abitanti di questa piccola isola vivono a lungo ed hanno una morte priva di particolari sofferenze.
Altri gruppi di centenari in buona salute sono stati segnalati in Sardegna.
Un numeroso gruppo di persone in buona salute e che superano i 90 anni di età sono stati riscontrati anche nella penisola di Nicoya in Costa Rica, ma anche nei sobborghi del sud della California.
Queste zone sono anche chiamate: zone blu.
Una di queste zone si trova anche in una piccola isola greca chiamata Ikaria.
Sull’isola di Ikaria le persone di 80- e 90 anni che soffrono di Alzheimer e demenza corrispondono ad un quinto di quanti ne soffrano negli USA.
La scienza medica ritiene che solo il 25% della longevità sia dovuto alla nostra predisposizione genetica.
Il che significa che l’altro 75% dipende da come e dove si vive.
