ULTIMI MOMENTI DELL’AEREO MALAYSIA AIRLINES, SCOMPARSO UN’ANNO FA
ULTIMO AVVISTAMENTO DELL’AEREO SCOMPARSO: lo riferisce l’esercito malese: «l’ultimo avvistamento è avvenuto sopra l’isola di Pulau Perak», nello Stretto di Malacca: l’aereo stava volando in direzione opposta alla rotta prevista per Pechino !!
I TEMPI DEL VOLO:
12:40 Malesia, Kualalampur Tower:
finito il decollo, dalla torre si parla con l’equipaggio, si augurano la buona notte e ringraziano e si danno scambiano informazioni
sino alle ore 01:07 a 35.000 piedi l’aereo ha scambi di comunicazioni
01:09 ultimo contatto A NORD EST del punto di partenza, sulla rotta normale che doveva portare l’aereo a Pechino
01:21 NESSUN CONTATTO fallito il contatto con il controllo del traffico di HoChi Minh in Vietnam
Il colmo è che l’aereo cambia rotta e continua a volare per 7 ore, senza alcun contatto su una rotta diversa, escludendo una breve individuazione da parte militare, che ci assicura che non era sulla rotta, ma aveva deviato di molto.
Le ipotesi sono moltissime.
DI CERTO SI SA CHE sono stati disattivati i sistemi di comunicazione e l’aereo ha volato, dopo il cambio di rotta, per 7 ore prima di inabissarsi (è possibile con carburante e pilota automatico)
Il New York Times, per esempio, rilancia in questi giorni una sua iniziale teoria che riguarda il coinvolgimento del pilota, Zaharie Ahmad Shah, come potenziale responsabile
Il New York Tiems cita un altro pilota, oggi in pensione, della Malaysia Airlines, e pure amico di Zaharie, il quale pare abbia sostenuto che per far sparire un Boeing 777 è impossibile senza la complicità di una persona nella cabina di pilotaggio.
La polizia sta controllando la personalità del suo co-pilota, il 27enne Fariq Abdul Hamid, che viene descritto dall’imam della moschea locale come «un bravo ragazzo, un buon musulmano, umile e tranquillo».
Rimangono comunque molti misteri come il fatto che alla partenza alcuni passeggeri si siano trovati nell’impossibilità di partire ecc…
A metà marzo DELLO SCORSO ANNO il premier malese Najib Razar dice:
«il dirottamento volontario del volo Mh370 è ormai accertato» (l’aereo, ha volato per 7 ore in direzione opposta; lontano dai radar)
– i sospetti cadono su uno dei due piloti che aveva a casa un simulatore.
Gli Stati Uniti accusano Al Qaeda: «Il velivolo potrebbe essere stato nascosto in Pakistan per essere usato come missile».
Intanto si parla anche di un possibile incendio a bordo e si incolpano gli USA: «Il Boeing 777 – dicono alcuni esperti – sarebbe stato abbattuto dai caccia americani che temevano un’azione suicida contro Diego Garcia, l’isola dell’Oceano Indiano che ospita la base anglo-statunitense». Il Pentagono risponde: «Tesi ridicola».
