“Il Mendicante di Gerusalemme”, romanzo finora inedito in Italia di Elie Wiesel, filosofo e scrittore (sopravvisse ad Auschwitz), premio Nobel per la pace nel 1986.
Una Gerusalemme che “miracolosamente trasforma qualunque uomo in pellegrino; nessuno può visitarla e ripartire immutato».
Il libro è una storia ambientata a Gerusalemme, nel giugno del 1967, quando l’esercito israeliano conquistò l’intera città santa e si trovò di fronte al Muro del Pianto.
Dopo la Guerra dei Sei giorni, Wiesel vede sfilare migliaia di uomini e donne, quei volti ispirano i personaggi del romanzo, composto di getto dove si mescolano realtà e finzione, memoria e desiderio.
Pazzi muti e mendicanti sognatori, maestri e discepoli, amici e nemici, ubriachi, bambini morti e immortali.
Il ritmo è incalzante; memorie della diaspora, tragedia della Shoah e combattimenti per Gerusalemme. Sullo sfondo la grande tradizione spirituale ebraica.
