IL PLANCTON RACCONTA L’EVOLUZIONE DEL PIANETA TERRA
“L’oceano è il più grande e antico ecosistema sulla Terra e conserva la miglior testimonianza dei cambiamenti ambientali globali”
“I processi che vediamo in opera oggi – dice la Prof.ssa Erba – sono iniziati almeno 250 milioni di anni…”
Conferenza ai Lincei della Prof.ssa Elisabetta Erba
– Il nannoplancton marino, costituito da minutissimi organismi planctonici: protozoi, alghe unicellulari, batterî, è rilevante per capire come si sono evoluti gli oceani fino a diventare quelli che oggi conosciamo e come questo ha interferito nella evoluzione del nostro Pianeta.
“L’oceano è il più grande e antico ecosistema sulla Terra e conserva la miglior testimonianza dei cambiamenti ambientali globali” spiega la Prof.ssa Elisabetta Erba del Dipartimento Ardito Desio dell’Università di Milano, che ha tenuto ai Lincei una conferenza su ‘L’origine della calcificazione del plancton marino: implicazioni per l’evoluzione del pianeta’.
Per comprendere i legami tra cambiamenti ambientali ed evoluzione, il nannoplancton calcareo è cruciale perché è estremamente sensibile ai cambiamenti ambientali, si trova ovunque negli oceani, ed ha un ruolo-chiave nel ciclo globale del carbonio.
Fino a pochissimo tempo fa i nannofossili più antichi (4 famiglie) erano datati al Triassico Superiore (circa 220 milioni di anni fa).
Durante il Mesozoico si diversificarono circa 30 famiglie prima dell’estinzione di massa al limite Cretacico/Paleocene, seguito da una nuova fase di diversificazione fino a raggiungere le circa 350 specie oggi viventi.
Recentemente sono state condotte analisi su campioni di età triassica provenienti dalla Cina meridionale e sono stati ritrovati coccoliti e nannoliti in forme mai state segnalate fino ad ora.
Il ritrovamento di nannofossili calcarei in successioni del Triassico Inferiore (250-248 milioni di anni fa) documenta i resti fossili di alghe coccolitofore più vecchi ritrovati fino ad ora.
Questi risultati sono importantissimi per datare l’inizio della calcificazione delle alghe coccolitofore e per capire il contesto che di fatto ha innescato la nascita degli oceani moderni.
“I processi che vediamo in opera oggi – dice la Prof.ssa Erba – sono iniziati almeno 250 milioni di anni fa trasformando la dinamica dell’ecosistema oceanico in una macchina quasi perfetta che ad esempio regola gli scambi di CO2 con l’atmosfera, il trasferimento di calore dalle basse alle alte latitudini, produce più o meno cibo per la biosfera marina e trasferisce i risultati delle complesse interazioni all’interno del Sistema Terra al record geologico”.
