MAO Museo d’Arte Orientale, Torino dal 21 novembre 2014 al 22 febbraio 2015
MAO Torino invita al viaggio
con Marco Polo lungo la Via della Seta
MAO Museo d’ Arte Orientale di Torinopresenta una mostra fotografica dedicata a Marco Polo di Michael Yamashita,
tra gli autori di punta di National Geographic.
76 immagini di grande formato, realizzate in quattro anni, raccontano l’epico percorsoche portò Marco Polo alla scoperta del lontano Oriente.
In mostra unreportage di viaggiodiviso in 3 sezioni geografiche: da Venezia fino alla Cina, la permanenza in Oriente e il ritorno via mare.
Migliaia di chilometri lungo l’antica rotta della Via della Seta, per raggiungere l’Oriente attraverso Terrasanta, Turchia, Persia, Afghanistan, deserto dei Gobi,
sino al Catai nella Cina del Nord, alla corte del Gran Khan dei Mongoli.
Marco Polo. La via della seta nelle fotografie di Michael Yamashitainaugura una nuova area espositiva all’interno del museo, dove,
oltre alla collezione permanente, fino al 22 febbraio 2015 si può visitare la mostra Cavalli Celesti. Raffigurazioni equestri nella Cina antica.
Foto:
Cavaliere corazzato e con faretra su cavallo bianco terracotta grigia, ingobbio, pigmenti stesi a freddo 28,4 x 28,3 x 11,8 cm
Cina, Shaanxi (?) Han Occidentali, II secolo a.C. Proprietà Compagnia di San Paolo
Cavallo sellato
terracotta grigia, ingobbio, tracce di pigmento steso a freddo 59,5 x 56 x 22,5 cm
Cina, Shanxi (?), dinastia Tang, metà VII secolo d.C. Collezione privata
Conferenze e incontri di approfondimento con il pubblico, visite guidate dedicate, attività per scuole e famiglie.
Cavallo del Ferghana, barbaro.
Sottile ossatura dagli spigoli taglienti, orecchie ritte come bambù recisi, zoccoli leggeri che la brezza solleva. Là dove tu vai non ti arresta nulla
Ti confiderei la vita e la morte. Con tale superbo destriero al galoppo si possono attraversare spazi infiniti Du Fu (712-770), “Cavalli barbari dell’ufficiale Fang”.
In occasione dell’anno del cavallo, secondo il calendario cinese, il MAO presenta Cavalli Celesti.
Raffigurazioni equestri nella Cina antica, una mostra per esplorare uno dei simboli della storia e della cultura cinese attraverso quarantacinque opere, dall’XI secolo a.C. al X d.C.
Emblemi di nobiltà, eleganza, velocità e potenza, i cavalli si sono arricchiti nel corso del tempo di valenze soprannaturali ammantate di resoconti leggendari.
-Uno dei miti più noti è proprio quello dei “Cavalli Celesti”, straordinari destrieri capaci di trasportare chi li cavalcava nelle terre degli immortali.
Il museo MAO di Torino, rende omaggio a questa creatura che tanto peso ha avuto nella storia dei popoli, grazie a una serie di opere provenienti dalle collezioni del museo e da una raccolta privata torinese.
Il percorso espositivo è articolato in sette sezioni che corrispondono a diversi ambiti tematici: dalla guerra, al commercio, allo svago.
In mostra preziose statuine funerarie a tutto tondo in terracotta dipinta e invetriata, nel periodo dalla dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.) alla dinastia Tang (618-907 d.C.), dove i cavalli appaiono soli o in rapporto dinamico con il cavaliere, colorati e arricchiti di dettagli a seconda della funzione che l’immagine doveva evocare e rendere viva.
Saranno inoltre esposti elementi arcaici di bardature e di carri (XI sec. a.C. – II sec. d.C.), rilievi e ceramica dipinta (II sec. a.C. – I sec. d.C.).
2014: anno del cavallo nel calendario cinese
Nel calendario tradizionale dell’Asia orientale, basato su cicli di sessanta anni,
–il 2014 è il trentunesimo anno e cade proprio a metà del ciclo in corso: rappresenta, quindi, un cambiamento di fase, un nuovo inizio. Il 2014 è caratterizzato dal segno “zodiacale” del cavallo, incarnazione di vivacità e vigore, di saggezza e talento.
Attività collaterali In occasione della mostra saranno proposte conferenze e incontri di approfondimento con il pubblico, visite guidate dedicate, attività per scuole e famiglie.
Gli appuntamenti andranno ad esplorare il significato del cavallo e delle sue raffigurazioni nella cultura cinese, tenendo in considerazione i raffronti con l’Occidente e con la Cina contemporanea.
Catalogo
Accompagna l’esposizione un catalogo edito da Silvana Editoriale, scritto da Marco Guglielminotti Trivel, conservatore del MAO per l’Asia orientale, con il contributo di Domenico Bergero, direttore della Struttura Didattica Speciale Veterinaria dell’Università di Torino.
UN MUSEO CHE MERITA LA NOSTRA ATTENZIONE, PREZIOSO E RICCO :
MAO Museo d’Arte Orientale, un viaggio in Oriente.
–Oltre 2000 opere provenienti da diversi Paesi dell’Asia, dal IV millennio a.C. fino al XX d.C., raccontano cinque diversi percorsi per cinque diverse aree culturali: Asia meridionale, Cina, Giappone, Regione Himalayana, Paesi Islamici dell’Asia.
Culture millenarie distanti e poco conosciute si avvicinano al pubblico, il MAO invita a un viaggio affascinante di scambio, scoperta e conoscenza. >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Cavalli Celesti
Raffigurazioni equestri nella Cina antica
sino al 22 febbraio 2015
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MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico 11, Torino
orario: martedì – domenica 10 -18 (la biglietteria chiude un’ora prima) chiuso il lunedì
ingresso al museo: adulti € 10, ridotto € 8,
gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte
MAO. Museo d’Arte Orientale
@maotorino
t 011.4436928
mao@fondazionetorinomusei.it
www.maotorino.it >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Fondazione Torino Musei
Quattro musei. Un grande Patrimonio.
Fondazione Torino Musei è nata nel 2002, primo esempio in Italia, ne fanno parte GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Borgo Medievale e MAO Museo d’Arte Orientale.
Lo straordinario patrimonio, tra collezioni, raccolte e strutture, così come il programma di grandi appuntamenti annuali, tra questi Artissima, rendono l’offerta culturale torinese una delle prime in Italia, anche grazie a collaborazioni attive con i più importanti musei www.fondazionetorinomusei.it
e fondazioni nazionali e internazionali.
