Questa mostra è l’occasione per ammirare la più completa rassegna, mai realizzata in Italia, su Giovanni Segantini.
-Dal 18 settembre al 18 gennaio 2014 a Palazzo Reale.
La-raccolta-delle-zucche-1883.
La-raffigurazione-della-primavera-1897.
Le-due-madri-1981.
Anatra-appesa-1886.
Dopo-il-temporale-1883.
Ritratto-signora-Torelli-1885.
Segantini fu, indiscutibilmente, un grande protagonista dell’arte di fine ottocento; anche se la sua notorietà subì degli alti e bassi legati alle discriminanti vicissitudini politiche dell’epoca.
Nacque ad Arco nel 1858 e morì a Pontresina, Svizzera, nel 1899; mentre dipingeva, dal vero, la sua amata natura.
I quandri della mostra provengono dalla collaborazione con 11 Paesi europei e gli Stati Uniti. In particolare hanno collaborato il Segantini Museum di St.Moritz e gli istituti civici milanesi.
Milano fu per Segantini la prima palestra, dove si formò come artista e conobbe la Scapigliatura, il Divisionismo, il Simbolismo e il Liberty.
Qui incontrò i galleristi Grubicy (Vittore e poi Alberto). Da Vittore fu presentato alla borghesia illuminata milanese e gli aprì la strada della notorietà.
– Come ha detto il sindaco Pisapia: “Segantini è un’ottimo testimone per Milano nel cammino verso L’EXPO: un artista appartenuto a diverse patrie, un innamorato della natura, capace di parlare a tutti”.
L’opera Ave Maria a Trasbordo: “racconta tutto Segantini”.
Ave Maria a Trasbordo.
Questo lavoro è presentato in mostra con i vari disegni precedenti e successivi alla tela.
Qui Segantini, come dice Quinsac: “…tocca, in embrione, le tematiche chiave, cardine del suo simbolismo: solitudine al cospetto della natura, armonia tra natura e destino, calore e tenerezza delle greggi, implicito parallelo tra maternità umana e animale”.
SEGANTINI
Segantini nacque poverissimo e orfano, il suo apprendistato d’artista iniziò a Milano, in bottega e all’Accademia d’Arte di Brera.
Problemi burocratici gli impedirono di viaggiare liberamente in Europa; come avrebbe voluto e dovuto, in quanto artista.
Il maestro lasciò Milano per il suo forte desiderio di contatto con la natura; a differenza dei suoi amici scapigliati, legati alla metropoli.
Nella verde Brianza, sopra il lago di Pusiano, Segantini poteva ammirarne le bellezze del paesaggio nei vari momenti della giornata e delle stagioni. Un paesaggio lacustre languido e romantico.
La retrospettiva si rivolge con particolare attenzione agli ultimi anni, passati tra le montagne svizzere.
Qui Segantini trovò quel rispetto, da parte di una società senza preconcetti, che gli fu negato durante la sua permanenza nella bigotta Pusiano, che mai gli perdonò di non avere sposato la compagna della sua vita.
Il maestro morì giovane, lasciando un’eredità che sarà fonte di ispirazione per le avanguardie europee.
Alla sua morte molte delle sue opere erano già presenti in importanti collezioni europee.
Fu uno dei pittori meglio pagati dell’epoca ma, nonostante tutto, dalla Prima Guerra Mondiale risentì dell’isolamento culturale dell’Italia fascista e venne tacciato di provincialismo.
INFORMAZIONI:
Segantini. Ritorno a Milano.
A cura di Annie-Paule Quinsac e Diana Segantini (pronipote dell’artista).
-Palazzo Reale 18 settembre ’14 – 18 gennaio ’15, Piazza Duomo, 12, Milano.
Orari: lun.: 14,30-19,30 / mart-mercol-ven-domenica: 9,30-19,30 / giov. e sabato: 9,30-22,30.
Informazioni: tel. 02.92 800 375
www.mostrasegantini.it
www.comune.milano.it/palazzoreale
Prenotazioni scuole: 02.92 800 375
Prenotazione gruppi: 02.92 800 375 pagamento con carta di credito o bonifico
Prevendita biglietti: 02.92 800 375 www.mostrasegantini.it
Biglietti: 12 euro, 10 ridotto, famiglia (1 adulto e un ragazzo inferiore ai 14 anni: 16 euro.
CATALOGO SKIRA.
