Uno dei massimi teologi cattolici del nostro tempo, chiamato il grande ribelle (comunque esegeta di Papa Francesco), forse il più autorevole vaticanista tedesco, in caso di malattia senza speranza, sostiene di avere il diritto di decidere come morire.
“Morire felici” di Hans Küng.
Da tempo ammalato di Parkinson, Hans Küng, è membro di “EXIT”; l’associazione elvetica più nota al mondo, che aiuta i malati terminali nella “dolce morte”.
Hans Küng ha due esperienze terrificanti nei confronti della morte.
Suo fratello morì a soli 24 anni per un cancro al cervello; un uomo forte e robusto che degradò soffrendo moltissimo e finendo soffocato dall’acqua che gli saliva dai polmoni.
Hans Küng assistette anche alla morte del suo amico Walter Jens; famoso intellettuale.
Quest’ultimo morì per un processo di demenza.
Anche i primi cristiani preferivano morire che tradire Cristo davanti alle torture del decadente Impero Romano; nessuno può negare questo evento storico, né ha mai pensato di condannare all’inferno le loro scelte.
OGGI
-L’eutanasia oggi è possibile solo in Svizzera e Olanda.
Hans Küng: “Dal diritto alla vita non deriva affatto il dovere alla vita e l’autodeterminazione fa parte della dignità umana”.
LIBRO: “Morire felici” di Hans Küng è da poco uscito in Germania.
