Il custode della luce di Anita Nair.
In viaggio con il figlio attraverso la via della seta.
Un viaggio in un libro; dal sud-ovest dell’India alle miniere di diamanti del Golkonda, passando anche per lo Sry Lanka.
Un bambino si salva dal satana del deserto, il vento Shaytan, nascondendosi nella carcassa di un cammello.
Trentaquattro anni dopo il bambino è diventato un mercante che, scampato alla terribile tempesta, sente di essere in grado di sopravvivere ad ogni avversità.
Nel deserto incontra il figlio, che non sapeva di avere, e lo deve salvare da una sua convinzione suicida; contraddicendo le sue credenze.
Anita Nair, bravissima scrittrice indiana (Cuccette per signora, L’arte di dimenticare), ricostruisce accuratamente un momento storico con un piacevole stile epico.
Avvincente.
[Golkonda: si narra che l’uomo scoprisse per la prima volta i diamanti nel distretto di Golconda in India intorno al 2000 a.C., 4.000 anni fa, ma è agli antichi Greci che dobbiamo il nome “diamante”.
Fu chiamato “adàmas”, l’inconquistabile, perché era talmente duro da non potersi tagliare, e tale rimase per 2.000 anni].
Anita Nair, Il custode della luce, ed. Guanda, 18 euro.
