I GRASSI SONO NOCIVI ALLA DIETA ? NO
Pesce, olio d’oliva, uova, noci, formaggi e carni (non particolarmente grasse); oltre a razioni abbondanti di verdura e frutta e i loro effetti …
W i grassi insaturi ( olio di oliva, noci ecc…)
… perdita concreta di massa grassa e non di massa muscolare
Rimane comunque il saggio consiglio che non è con una dieta che si dimagrisce, ma con un più sano tipo di vita
… mangiare meno cibi trasformati, anzi meglio evitarli il più possibile, soprattutto quelli contenenti carboidrati raffinati, ovvero zuccheri (dolci, biscotti, yogurt alla frutta, gelati, sughi pronti ecc…)
-Per decine di anni ci hanno lavato il cervello con il pericolo dei grassi.
-In realtà il quadro è più complesso.
-I National Institutes of Health hanno pubblicato uno studio sugli Annals of Internal Medicine, dal quale emerge che tagliando i carboidrati (pasta, pane ecc…) si dimagrisce più velocemente; pur consumando un buon quantitativo di grassi NON idrogenati (gli iderogenati, ed i più pericolosi per la salute, sono contenuti nei cibi pronti, dolciumi, biscotti, merendine, gelati ecc..).
-Lo studio è durato un anno, e ha riguardato 150 uomini e donne di razze diverse,
-Dal questo studio è emerso che le persone a dieta povera di carboidrati hanno perso 4 chili di peso in più rispetto al gruppo con una dieta a base di carboidrati.
-Inoltre si è verificata anche una perdita concreta di massa grassa e non di massa muscolare, a vantaggio di chi seguiva la dieta con meno carboidrati, più proteine e grassi.
-Nel gruppo che ha seguito la dieta a basso apporto di grassi e ricca di carboidrati, si è riscontrata una maggiore perdita di muscolatura più che di grassi.
-La dieta che ha dato i migliori risultati era a base di ;
pesce, olio d’oliva, uova, noci, formaggi e carni (non particolarmente grasse); oltre a razioni abbondanti di verdura e frutta. Con un massimo di grassi che ha rappresentato il 40% del totale delle calorie assunte.
-La maggior parte dei grassi assunti, comunque, era di grassi insaturi (olio di oliva, noci )
-Un’abbondanza di verdure e frutta era prevista in entrambe le diete.
-Chi ha seguito la dieta a basso contenuto di carboidrati, ha visto diminuire alcuni marcatori di infiammazione e trigliceridi e l’Ldl, chiamato anche colesterolo buono, è aumentato in modo più netto rispetto a coloro che hanno seguito la dieta ricca di carboidrati. Inoltre ha diminuito il rischio di un attacco cardiaco nei prossimi 10 anni per avere abbassato anche il punteggio dei fattori di rischio di Framingham.
-Ne consegue il consiglio di mangiare meno cibi trasformati, soprattutto quelli contenenti carboidrati raffinati, ovvero zuccheri (dolci, biscotti, yogurt alla frutta, gelati, sughi pronti ecc…).
– I detrattori di questa dieta povera di carboidrati fanno notare come possa si essere efficace, ma a breve termine.
-Rimane comunque il saggio consiglio che non è con una dieta che si dimagrisce, ma con un più sano tipo di vita.
-Le sane abitudini comprendono essenzialmente l’abituarsi a mangiare meno, e sostituire una buona parte di carboidrati e zuccheri con frutta e verdura, ma soprattutto imparando a muoversi maggiormente; camminare almeno 30′ al giorno, fare le scale (partendo da 1 piano alla volta), correre, nuotare ecc…
-Chi è “sempre a dieta”, ottiene di diminuire il proprio consumo calorico, continuando ad ingrassare sempre più velocemente ad ogni sosta tra una dieta e l’altra.
