A PANAMA SI ALLARGA IL CANALE E GLI ITALIANI PAGHERANNO I DANNI.
Il nuovo canale è stato realizzato per far passare navi di straordinaria grandezza: tre volte gli attuali giganti del mare.
La fine dei lavori è slittata al 2016 a causa dei costi saliti alle stelle e un’inchiesta giudiziaria che ci ricorda le peggiori viste in Italia.
Nel consorzio dei lavori è compresa l’Impregilo (la maggiore impresa di costruzioni italiana che ha passato i lavori in subappalto alla Cimolai per un totale di 550 milioni di dollari per la costruzione delle paratie.
Quando nel 2009 l’Impregilo vinse l’appalto, l’evento fu annunciato come una grande vittoria della tecnica italiana.
Nel 2011 Impregilo passò poi a Pietro Salini, costruttore romano.
Costui ha presentato una richiesta di adeguamento prezzi di ben 1,6 miliardi di dollari; per recuperare le perdite subite dopo la vittoria per l’appalto con costi sottostimati. Un trucchetto italianissimo.
Il gioco non è piaciuto al presidente di Panama Martinelli, preoccupato per le imminenti elezioni che ha bloccato la richiesta di aumento die costi.
Martinelli a causa dei ritardi ha perso le presidenziali; anzi la vittoria di sua moglie che gli voleva succedere.
Martinelli non è riuscito a salvarsi pur spiegando che si trattava di una colpa tutta italiana.
Gli è succeduto il super-cattolico Varela che ha promesso di stroncare la corruzione, mentre Martelli ha detto di lui: “Io lo conosco; che Dio ci aiuti”.
Intanto i lavori proseguono e Panama vanta la maggiore crescita economica al mondo con un 8-9% all’anno.
Le imprese che hanno partecipato alla costruzione del canale però, hanno incassato molto meno del previsto, anzi quasi nulla.
Il governo panamense reclamerà i 780 milioni di dollari, dati in prestito alle aziende le quali, non avendo guadagnato non potranno restituirli.
Impregilo acquistata da Salini è stata poi dal medesimo caricata di debiti.
A causa di ciò Martinelli sarà processato in Italia con Lavitola e
— i soldi saranno recuperati con qualche provvedimento dello stato italiano; leggi “prelevato dalle tasche dei cittadini italiani”.
