l’Italia oggi: buio e speranze.
Un viaggio nell’Italia che funziona e non è sufficientemente aiutata.
NON CI MANCANO I CERVELLI, CI MANCA LA CULTURA PER CAPIRE QUANTO LA SCIENZA POTREBBE FARE PER AIUTARE IL PAESE AD USCIRE DALLA CRISI.
FBK Trento.
ABBIAMO I CERVELLI, ABBIAMO IL MAGGIOR PATRIMONIO MONDIALE D’ARTE.. E SIAMO IN CRISI?
UN PAESE CON UNA “PREVALENTE ASSENZA DI LOGICA MENTALE”.
Si parla tanto di crisi economica italiana e troppo poco della ricerca scientifica eccellente che, se fosse maggiormente conosciuta e finanziata, sarebbe un motore di sicura crescita economica.
La moderna ricerca scientifica non è un tema facile da affrontare per noi comuni mortali che non facciamo parte di quella élite di scienziati che, da molto tempo, dialogano a livello internazionale in linguaggi incomprensibili ai più, ma assai importanti perché la scienza potrebbe essere in grado di risolvere molti dei problemi che dovremo affrontare nei prossimi decenni: gestire una umanità sempre più numerosa che ha bisogno di acqua bevibile, cibo, energia, medicinali… pace e quindi: depuratori, agenti disinquinanti, produzione di energia ecc…
In tutto questo la scienza ci può aiutare; anche a prevedere i problemi futuri e quindi affrontarli al meglio.
Peccato che la ricerca scientifica non sia compresa nella sua poliedrica importanza e utilità e quindi non sufficientemente finanziata e apprezzata. Partendo dalla formazione scolastica che oggi, non ha bisogno di tanti laureati in latino o lettere (disoccupati), ma di persone che aiutino a far funzionare un mondo che deve affrontare molte più sfide di quanto stia riuscendo ad immaginare.
E proprio delle numerose sfide che i ricercatori affrontano e risolvono quotidianamente vi vogliamo parlare; perché è qui che si deciderà se l’umanità sarà in grado di sopravvivere in un mondo così piccolo con una popolazione così grande e con tanti veleni e problemi climatici che ammorbano le acque e riducono i raccolti in molti paesi; mentre l’altra parte del mondo continua a “bruciare” tutte le fonti possibili di energia, ma anche di altro.
Una situazione che non si era mai verificata prima: oltre 7 miliardi di persone che devono bere acqua non contaminata, mangiare, vivere, curarsi, andare a scuola, trovare un lavoro ecc…
Noi crediamo fermamente che la scienza possa darci un futuro migliore, ma dobbiamo incoraggiarla e crederci;
— per crederci dobbiamo conoscerla.
Vi vogliamo parlare di una eccellenza scientifica italiana – la Fondazione Kessler di Trento
Uno dei motivi per cui andare ancora orgogliosi dei cervelli che hanno il coraggio di rimanere nel nostro Paese, nonostante le sirene, di guadagni molto invitanti, provenienti dall’estero.
Europa: dalla conoscenza al mercato c’è “La valle della morte”, mentre negli USA, per esempio, sono molto meglio organizzati nel passare dallo studio teorico della ricerca alla sua applicazione; ovvero alla resa economica.
La diapositiva illustra chiaramente come tra la conoscenza scientifica e lo sviluppo tecnologico, ci sia una “VALLE DELLA MORTE” (The valley of death); ovvero una grande difficoltà di comunicazione, valorizzazione e contatti; necessari per tradurre la ricerca in prodotti commerciabili.
Per esempio, è stata scoperta recentemente un’alga dalla quale è possibile estrarre petrolio con un costo assai economico, ma non è detto che il mercato recepirà questa brillante e migliorativa scoperta scientifica (anche se avvenuta negli USA).
Fondazione Bruno Kessler (FBK)
-Nasce il 1° marzo 2007
-si tratta di un ente a interesse pubblico senza fini di lucro, con personalità giuridica di diritto privato.
Rientra nel quadro di riordino del “Sistema trentino della ricerca” disegnato dalla legge provinciale n.14 del 2.8.05.
OBBIETTIVI
-PROMUOVERE, REALIZZARE E SVILUPPARE LA RICERCA
-PROMUOVERE E DIFFONDERE L’INNOVAZIONE
-APERTURA INTERNAZIONALE
-TRASFERIMENTO DEI RISULTATI
NUMERI
-2 poli: scientifico, umanistico
-7 centri di ricerca
-380 ricercatrici e ricercatori
-220 fra testisti, dottorandi, studenti post-dottorato, visiting professor
-30 tra spin-off, start up e partecipate; con una fitta rete di alleanze e collaborazioni strategiche locali e internazionali
-oltre 200 partnership e collaborazioni locali e internazionali
-oltre 100 convegni scientifici all’anno
-2 biblioteche specializzate con 225.000 volumi
L’FBK è sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento, ma molti aiuti economici arrivano anche dall’Europa.
Anni fa il governo provinciale ha deciso di trasformare l’ex Istituto Trentino di Cultura (1962) in qualcosa di nuovo con una nuova mission; è nata così l’FBK (2007).
Tra i risultati più evidenti segnaliamo il moltiplicarsi dei contatti con le aziende all’estero e l’aumento del numero di progetti con il territorio.
L’FBK oggi è anche partecipe di numerosi progetti europei.
-Originariamente il Centro Culturale, poi FBK, è nato come polo di Scienze Umane e Sociali che ha fatto nascere, a sua volta, l’ università; partendo da psicologia.
-Successivamente è nata la parte di scienze tecnologiche.
-Autofinaziamento della fondazione: cercando anche fondi europei ecc
POLO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO.
-ICT: Centro Information Tecnology; attraverso Trento RISE, è uno dei 6 nodi dell’EIT (European Institute of Innovation and Tecnology). Il centro ICT è anche uno dei 13 nodi dell’Open Data Institute ODI.
-CIRM: Centro Internazionale di Ricerca Matematica: si tratta di una ricerca molto teorica. Vi lavorano solo 2 persone, ma vi passano anche molti studenti e visitatori.
-ECT: European for Teoretical Studies: si occupa di fisica (studi teorici di fisica nucleare); qui vi passano anche anche diversi premi Nobel.
-CMM: Centro Materiali e Microsistemi
POLO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI.
-ISIG: Centro Studi Storici Italo Germanici
-IRVAPP: Istituto di valutazione delle politiche pubbliche; ovvero studio e viluppo di una tecnologia per comprendere l’impatto delle politiche (lavora anche con la Banca Mondiale).
-ISR: Istituto di Scienze Religiose: etica applicata
Behaviour Economics al di là delle classiche teorie economiche ma cercano di capire gli aspetti comportamentali del singolo per fare analisi perché la teoria classica non ci sta dicendo niente di dove stiamo andando. Attività di “frontiera”
Tutto è iniziato lentamente con sempre minori finanziamenti da parte del governo centrale; oggi è in preparazione un nuovo piano pluriennale della ricerca, che sarà pronto a ottobre 2014.
segretario generale della Fondazione Kessler di Trento. Un ruolo importante, di grande responsabilità. PRESIDENZA – SEGRETERIA GENERALE: Andrea Simoni: ingegnere elettronico, ricercatore all’Irst, lavori-studi in Europa; 6 brevetti internazionali.
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LE DONNE E LA RICERCA NELLA FBK
-200 persone anche dottorandi e tanti tecnologi che sviluppano software (il 25% è donna)
-Ora molte donne sono state nominate a capo dei progetti
Questo è un’Istituto di ricerca, ma lo scopo finale è quello di arrivare a migliorare la qualità delle vita delle persone.
Qualche esempio pratico per comprendere a cosa porta l’applicazione pratica della ricerca; lavori eseguiti presso la FBK:
-una nuova grande sfida per il futuro sono le città intelligenti; non sono tecnologia passiva che esegue dei compiti, ma anche tecnologia che mette il cittadino nelle condizioni di far sapere, a chi prende decisioni, di cosa ha bisogno: esempio un quartiere potrebbe utilizzare meglio i trasporti pubblici, se si facessero delle modifiche; questo messaggio potrebbe essere inviato dallo stesso cittadino con le nuove tecnologie
-si sta realizzando una cartella clinica del cittadino dove il medesimo inserisce personalmente e puntualmente i suoi dati che sono collegati con l’Azienda Sanitaria Trentina; quindi il medico ha la situazione in tempo reale
-la ricerca ha scoperto che in Google esisteva un “baco”, ovvero, nessuno aveva scoperto che era possibile entrare in Google (solo a veri esperti) e cambiare identità, con conseguenze pericolose come il sostituirsi ad un’altra persona nella gestione delle mail ecc…; ora la ricerca è stata in grado di porvi rimedio
-si sta studiando la sicurezza dei movimenti in una stazione; una nuova tecnologia che deve sostituirei vecchi relè del passato che non dovevano gestire la complessità dei dati odierni (più treni, treni ad alta velocità…); la vera difficoltà è anche nel fatto che i vecchi sistemi devono essere sostituiti in tempo reale; non si possono fermare le stazioni, a tempo indeterminato, per cambiare i sistemi di sicurezza
-si studiano applicazioni sempre più efficaci, per dare comandi in casa attraverso un telecomando: aprire finestre ecc.. utilissime per gli handicappati
-il comune di Trento vuole iniziare a usare il treno al posto dell’autobus per alcune tratte; a questo riguardo oggi non esiste una tecnologia per parcheggi, bus, treni ecc… utilizzabile per tutte le città, oggi abbiamo tanti sistemi diversi che funzionano solo per quella città particolare: sarebbe meglio razionalizzare questi sistemi e ottimizzarli
-sistemi di distribuzione dell’energia a bordo del Boing 787-8; la tecnologia è stata in grado di scoprire le falle e porvi rimedio
–la trasmissione delle malattie infettive si può gestire meglio seguendo delle linee studiate appositamente: cosa chiudere, dove intervenire per prima al fine di impedire la diffusione di una malattia
-le moderne navi richiedono complessi controlli per la gestione dei lavori a bordo; la fondazione ha risolto con la tecnologia uno problema che gli era stato affidato
-la fondazione si occupa anche di Ciber security per Telecom
-la fondazione ha un sistema che serve a tradurre vecchi linguaggi di vecchi programmi riuscendo così a recuperarli; l’Informatic Bancaria Trentina, produttori di software per le piccole banche, utilizzava un linguaggio che si chiama BAL che, solo 60 persone conoscevano, ora tra pensionamenti e altro, non hanno più sufficiente personale per gestirlo e devono cambiarlo: doveva essere tradotto per forza; la fondazione è intervenuta e ha risolto il problema, modificando tutto in tempo reale
-la traduzione automatica del linguaggio dei segni (per i sordi) potrebbe portare al miglioramento del servizio, anche nei telegiornali, senza il bisogno di una persona in carne e ossa [sperando poi di trovare lavoro per chi lo perderà con l’introduzione di questi automatismi]
-identico aiuto potrebbe essere dato per i bambini dislessici ecc…
-sono allo studio prodotti che diranno allo sciatore se sta sciando bene o in modo pericoloso per le sue capacità e per la sicurezza degli altri
-esiste una collaborazione con l’ospedale San Raffaele e altri istituti stranieri, per realizzare un programma per bambini autistici si tratta di un gioco per migliorare le loro capacità
-si potrebbero realizzare programmi per insegnare alle persone come gestire i rifiuti ecc…
Direttore del Centro Ict della Fbk: Paolo Traverso
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Centro Materiali Microsistemi-CMM tot 125 pax
Fondazione Kessler
cmm.fbk.eu
Il CMM si occupa di hardware
Missione CMM: fare ricerca applicata; si vuole misurare la conversione in valore (ovvero la possibilità di commercializzazione e il valore commerciale) dei prodotti della ricerca (la fotografia “DNA del CMM”, più sopra, ben illustra il lavoro del CMM).
Questo Centro di Ricerca Applicata coniuga eccellenza scientifica e capacità di conversione in valore dei prodotti della ricerca
-Materiali e interfacce
-Dispositivi e microsistemi (microchip per fare foto con telefonini.., PET i nuovi rivelatori di raggi gamma saranno al silicio ecc..)
-I sistemi integrati non sviluppano tecnologie, ma le prendono da fuori e le integrano
-I materiali devono, per il futuro, diventare sempre più intelligenti.
Il futuro è evolvere da R&D (conoscenza) a Value Added R&D (conoscenza e sua applicazione)
Esempio illustre di conoscenza: Marx Planc (di fama mondiale nel campo della ricerca scientifica e tecnologica. Oltre 100 tra strutture e scuole di ricerca, nel territorio tedesco e in altre nazioni europee. L’attività di ricerca spazia dalle scienze naturali alle scienze umanistiche)
Oggi dobbiamo imparare ad usare la conoscenza per:
-sviluppare il prodotto e
-commercializzare il prodotto
Il valore una volta raggiunto deve essere reso FRUIBILE: come?
-collegando in maniera strategica Università e Istituzioni con la ricerca per il prodotto; esempio ESA European Scientific Agency
-Per prima cosa si collegano materiali, dispositivi e sistemi e poi si arriva alle spin-off.
Per esempio:
-collettore solare fluido che intrappola il calore; gli specchi concentrano la radiazione in un tubo con un particolare materiale che cattura il calore in modo molto più efficace di quanto si trovava sul mercato in quel momento.
Come procedere:
-capire dove è il problema,
-percepire dove è richiesta l’innovazione (è necessario catturare più calore per avere una resa maggiore) e quindi
-gli scienziati fanno ricerca per sviluppare quanto necessario (la scoperta, in questo caso, consiste in una sostanza ceramico-metallica contenente un olio che struscia su questi materiali e trasporta il calore all’interno del sistema e poi, durante la notte quando non c’è il sole, si sfrutta il calore dell’olio per una maggiore resa).
-In questo caso un motore sfrutta i gradienti di temperatura per muoversi.
-Le differenze di temperature di un fluido muovono un motore con sopra un alternatore che genera energia elettrica.
Questo prodotto, in pratica, era stato messo sul tetto di un’azienda farmaceutica sull’isola di Malta: il progetto è stato eseguito per dimostrarne la fattibilità.
Quanto sopra è solo un piccolo esempio di cosa si intenda per: integrazione.
Il CMM può vantare una leadership mondiale nel nuovo “occhio” che vede molto meglio dei raggi x, con applicazioni infinite nella produzione di materiale ottico, per astronomi ecc..
Massimo Gentili, Direttore Centro Materiali Microsistemi-CMM
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LE NANOPARTICELLE
COSA SONO? A COSA SERVONO?
CURARE I TUMORI CON LE NANOPARTICELLE.
Fondazione Kessler: FBK, Trento.
NANOSMART
Siamo immersi nelle nanoparticelle, ma non tutti ne sono al corrente.
Per esempio: la trafilatura della pasta introduce nanoparticelle di metallo nella pasta.
Le nanoparticelle sono particelle formate da aggregati atomici o molecolari con un diametro compreso indicativamente fra 2 e 200 nm. (10 nanometri è la dimensione delle nanoparticelle che si stanno studiando).
CURARE I TUMORI CON LE NANOPARTICELLE.
UNA SPERANZA PER IL FUTURO NELLA CURA DEL CANCRO.
LA RICERCA STA FACENDO PASSI DA GIGANTE; GRAZIE ALLE NANOPARTICELLE.
-Costruire “nano-valigette” per il trasporto del farmaco per la cura del tumore.
-Limitare così i danni dei medicinali sull’organismo, prima che raggiungano l’obbiettivo (la cellula cancerosa).
Un esempio tra i più rilevanti delle ricerche, in questo settore, della Fondazione Kessler.
-Costruire “nano-valigette” per il trasporto del farmaco per la cura del tumore.
L’idea è quella di cercare di limitare i danni dei medicinali sull’organismo, prima che raggiungano l’obbiettivo (la cellula cancerosa).
Le nanoparticelle di oro possono trasmettere, attraverso il sistema sanguigno, i medicinali eliminando moltissimi effetti collaterali e portando direttamente NELLA CELLULA CANCEROGENA il medicinale.
-Le nanoparticelle in oro vanno a infiltrare il tessuto tumorale.
-Le nanoparticelle sono ricoperte di polielettroliti; questi ultimi aiutano a far fuoriuscire il farmaco esattamente dove si vuole; ovvero all’interno della cellula cancerogena.
In questo caso la doxorubicina (farmaco per curare il cancro) viene trasmessa dalle nanoparticelle nelle cellule cancerose.
Il rilascio del farmaco è più veloce se il PH viene abbassato.
Inoltre si è scoperto che i metalli, come l’oro, possono essere anche utilizzati per “leggere” all’interno delle cellule e mandare messaggi utili per il medico; per capire l’effetto del medicamento; in questo caso.
In un tempo sufficientemente lungo le nanoparticelle saranno poi eliminate dal corpo umano.
A questo punto sarebbe anche doveroso uno studio sugli impatti ambientali conseguenti.
Peccato che tutto il gruppo di studiosi del progetto, non abbia ancora trovato una casa farmaceutica interessata a finanziare il proseguo di questi studi.
Studi, che si sono rivelati molto promettenti per rendere disponibile al pubblico questo innovativo metodo di cura; che non ha gli effetti collaterali del metodo tradizionale.
L’effetto termico (avviene con l’uso di metalli come l’oro) è fondamentale perché si ottiene un campo elettrico intenso e si bruciano le cellule tumorali (con raggi laser adeguati).
Nanodiamanti: ricoprendo il diamante di una “conchiglia” d’oro, oro che ha un grado di amplificazione del segnale; si possono potenziare alcuni effetti voluti.
Qui sopra abbiamo brevemente sintetizzato una delle numerose potenzialità di questo settore della ricerca.
G.Speranza, ricercatore senior del gruppoPAM_SE del CMM Centro Materiali e Microsistemi della Fondazione Kessler (FBK); lavora insieme a: Luca Minati, L.Dalbosco, V.Antonini, C.Migliaresi e M DallaSerra.
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Fondazione Kessler: FBK, Trento.
Istituto Trentino di Cultura:
-vi lavorano 12 persone
In origine il centro si occupa di:
-dialogo interreligioso (il dialogo oggi comprende anche religioni non cristiane; soprattutto monoteistiche)
-etica applicata, la bio etica è coltivata da vari anni, oggi con altri interessi e temi di frontiera come per esempio:
-della problematica sul fatto che l’essere umano possa migliorare la propria condizione biologica attraverso farmaci nuovi per incrementare le prestazioni cognitive o motorie e
-delle problematiche che toccano il genoma umano
-trapianti d’organo, con un incontro binazionale: italo-svizzero: allocazione (attribuzione) degli organi (chi ha la precedenza per i trapianti?); ricerca di criteri di equità; chi ha più bisogno/diritto di ricevere un organo o delle cure essenziali?
– Italia e Svizzera hanno regolamentazioni MOLTO diverse; i clinici hanno uno
-spazio di manovra molto ampio (in Italia), mentre
-in Svizzera la legge da precise indicazioni che i clinici devono seguire
-tema delle tradizioni, ovvero tolleranza; il tutto in un nuovo libro che parla di “Tolleranza e riconoscimento”
-perdono: è possibile anche in una società secolare?; questo tema è stato sviluppato attorno all’assassinio di Aldo Moro, ovvero sulla relazione di perdono tra la moglie e chi lo uccise.
-proposta di un corso: per abilitare, chi lo segue, a diventare insegnate di religione nelle scuole.
INTERVENIRE SUL GENOMA (totalità del materiale genetico di un organismo).
Nessuno, oggi, vuole dire che si può intervenire sul genoma umano, anche per migliorarlo.
– Nessuno si assume la responsabilità di un fatto tanto sconvolgente dal punto di vista delle responsabilità presenti e future.
-Oggi si fanno solo studi sugli animali.
-La gravissima responsabilità sta nel fatto che, una volta fatto l’intervento ci sarà anche una conseguenza sulle future generazioni.
LA SCELTA DI FINE VITA.
-Affrontare i problemi etici che emergono durante una terapia.
-Molto dipende da come si interpretano alcuni valori.
-Per entrare nella singola situazione medico-problematica è utile selezionare una serie di ascolti delle varie situazioni; su questo tema si stanno sviluppando studi anche negli Stati Uniti.
Come identificare la persona alla quale è stato prelevato un campione biologico e quali regole internazionali SONO NECESSARIE per tutelare la privacy e favorendo una eventuale comunicazione in caso di necessità per la salute del proprietario del campione biologico e molte altre problematiche.
-Progetto, anche con il San Raffaele, a livello europeo detto CHI ME
Alberto Bondolfi: docente universitario e direttore del Centro per le scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler.
Lucia Galvagni ricercatrice.
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Fondazione Kessler : FBK, Trento.
TRASMISSIONE MALATTIE INFETTIVE
Come i modelli scientifici possono aiutare a contenere la malattie infettive.
STA CRESCENDO, POTENZIALMENTE IN TUTTO IL MONDO, IL NUMERO DEI LABORATORI CHE MANIPOLANO VIRUS PER CREARE VACCINI.
La diffusione di una malattia contagiosa dipende anche da una serie di comportamenti umani:
-frequenza contatti
-durata dei contatti
-intensità dei contatti
-cambiamenti comportamentali
-struttura socio-demografica
-diffusione spaziale
Lo studio di questi fattori aiuta nella creazione di modelli da applicare per intervenire nel migliore dei modi prima e durante i casi di malattie infettive.
Variabile importante è il cambiamento demografico; in passato se ne è tenuto poco conto, ma è un dato rilevante.
Per studiare le malattie infettive e trovare dei modelli comportamentali ideali si deve:
-creare dei MODELLI A BASE INDIVIDUALE DELLA TRASMISSIONE DELLA MALATTIA (nuclei familiari, frequenza scuole posti lavoro ecc.)
-tenere presenti anche le TRASMISSIONI CASUALI
-Solo così si arriva alla:
-PREDIZIONE DINAMICA DELLA PANDEMIA (malattia infettiva)
Il modello matematico creato è stato già sfruttato da questo centro di studi, (FBK) FONDAZIONE BRUNO KASSEL, per la pandemia del 2009.
Si era calcolato che durante l’estate non sarebbe successo niente di speciale, il picco era previsto (correttamente) per l’autunno.
Il modello ottenuto dai ricercatori ha dato modo di organizzare al meglio le modalità di intervento.
In Uk il picco, come previsto, è stato in estate perché solo in UK le scuole sona aperte in questa stagione.
-Gli studiosi hanno calcolato di non diffondere la vaccinazione perché il picco della vaccinazione è avvenuto prima del tempo utile per acquistare vaccini.
L’Italia, grazie agli studi effettuati, si è comportata in modo più economico rispetto ad altre nazioni.
UNO DEI PROBLEMI PIU’ ATTUALI E’:
– la modificazione di un virus in laboratorio,
-non siamo nemmeno in grado di accorgerci del rilascio casuale ed erroneo, e quindi della sua diffusione. Questo è dovuto al fatto che i primi casi non sono immediatamente segnalabili per i tempi di incubazione e perché può sembrare un fatto occasionale.
E’ successo con la SARS.
I sistemi di sicurezza (chiusura scuole laboratori e isolamento famiglie ecc.) non hanno funzionato.
Se il virus è MOLTO trasmissibile è impossibile contenere il rilascio accidentale.
STA CRESCENDO POTENZIALMENTE IN TUTTO IL MONDO IL NUMERO DIE LABORATORI CHE MANIPOLANO VIRUS PER CREARE VACCINI.
Ogni virus ha una possibilità di diffusione che può essere parzialmente calcolata: il morbillo si diffonde verso 13 persone per ogni malato.
Vendite di antivirali nelle farmacie durante la pandemia del 2009:
– la vendita di farmaci è avvenuta prima della vera diffusione, poi quando si può è potuto controllare, si è visto che non c’era un vero pericolo. Di conseguenza le vendite sono cadute a picco.
Dagli studi degli scienziati risulta che la malattia del morbillo si stia eliminando da sola.
Indipendentemente dalla vaccinazione.
Il morbillo è fortemente influenzato anche da fattori come la diffusione dell’igiene e le migliori condizioni di salute della popolazione (rispetto al periodo della Seconda Guerra Mondiale).
L’incidenza del morbillo è diminuita anche perché la popolazione è invecchiata e quindi il virus non ha la popolazione di bambini che favorisca la sua diffusione. Comunque, la vaccinazione ha un costo 250 volte inferiore alla non vaccinazione.
Per l’Herpes Zoster (fuoco di sant’Antonio) e la varicella si hanno risultati opposti a quelli del morbillo.
Vaccinate le nuove generazioni contro la varicella, obbligatoria dal 2015, succederà che la varicella sarà eliminata attraverso i bambini vaccinati,
Secondo il dott. Stefano Merler, ricercatore presso la Fondazione Kessler, è falso sostenere che i vaccini, per esempio del morbillo, siano la causa dell’aumento dei casi di autismo.
Stefano Merler, ricercatore presso la Fondazione Kessler.
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SCIENZA NEL COMPUTER
Fondazione Kessler: FBK, Trento.
LISC Interdisciplinary Laboratory for Computational Science.
Questo tipo di studi, che può apparire puramente teorico, ha in realtà delle possibili importanti applicazioni bio mediche.
Per esempio:
-malattie di Parkinson e Alzheimer
-coagulazione del sangue ecc…
Gli studi si basano sui cambiamenti della struttura della proteina:
-in particolare sul meccanismo di ripiegamento della proteina (la proteina “nasce” come stato DENATURATO (che può essere inutile e dannoso se la proteina si ferma a questo stadio; in realtà normalmente la proteina, in frazioni di secondo, si ripiega per assumere la forma definitiva).
Uno degli studi del centro Lisc, che appartiene al gruppo FBK, riguarda la formazione delle proteine.
Le proteine sono formate da catene di 20 tipi di anelli, diversi, che combinati formano le varie proteine.
Per poter funzionare la proteina deve avere una precisa struttura che si “auto-monta”:
dallo stato DENATURATO (INUTILE O DANNOSO) ALLO STATO ATTIVO, QUANDO LA PROTEINA E’ COMPLETAMENTE FINITA .
La domanda della ricerca è
-“come fa la proteina a ripiegarsi su di sé, in frazioni di secondo, e quindi auto rendersi efficace?”.
Alzheimer e Parkinson sono spiegabili anche con il non corretto ripiegamento della proteina subito dopo la formazione.
Lo studio del ripiegamento al pc è impossibile (per assurdo il ripiegamento è un tempo troppo lungo per il pc) , lo si fa con l’applicazione di integrali di Feynman.
La ricerca è riuscita a trovare una molecola in grado di applicarsi alla proteina; da questa scoperta si prevedono numerose applicazioni.
(Studi futuri anche sull’ RNA e approfondimenti sulle strutture delle proteine).
Silvio a Beccara, ricercatore presso FBK; LIS
