Progettati per creare dipendenza, e che gli adolescenti sono i più colpiti.
Arriva o è già arrivata la nuova schiavitù dei social – media ?
Mark Zuckerberg ( Facebook ) lo sapeva.
Cari avaaziani,
“Sanno che stiamo morendo. Non gliene frega niente. Fanno soldi sapendo che moriamo“. Queste sono le parole di Taylor Little, dipendente dai social media
- a soli 12 anni, fino alla depressione, e persino un tentato suicidio.
Documenti trapelati rivelano che
- Mark Zuckerberg ( Facebook ), sa da anni che i prodotti delle sue aziende sono progettati per creare dipendenza, e che gli adolescenti sono i più colpiti.
Circa 4 adolescenti su 5 utilizzano ogni giorno i social media.
Uno studio condotto su ragazzi dagli 11 e i 17 anni afferma che nel Paese
- 100mila presentano caratteristiche di dipendenza dalle reti sociali e il fenomeno dell’isolamento sociale è diffuso.
La presidente dell’UE ha promesso di eliminare le funzioni che creano dipendenza, ma
- le Big Tech stanno già facendo ostruzionismo!
Facciamoci sentire da tutta l’Europa,
- chiediamo protezione per noi e per i nostri figli: se saremo un numero sufficiente, consegneremo il nostro messaggio direttamente alla Presidente.
UE: Disattivate la dipendenza
Taylor ha detto che stare senza telefono “provocava astinenza. Era insopportabile”.
Gli esperti di salute mentale la chiamano:
- “nomofobia”, fobia da assenza da cellulare.
È un fenomeno globale:
- quasi la metà degli adolescenti dichiara di essere online “quasi sempre” e un recente sondaggio ha mostrato che metà della Generazione Z vorrebbe che TikTok non fosse mai stato inventato. La dipendenza dai social media colpisce tutti noi, ma soprattutto i ragazzi.
Le piattaforme hanno apportato piccole modifiche in risposta alla pressione pubblica, ma non è sufficiente. Servono cambiamenti sostanziali per trasformare queste piattaforme.
- Qualcosa si sta muovendo: in California è appena passata una legge che vieta la progettazione a tavolino per creare dipendenza. Nell’UE, il Parlamento sta spingendo per vietarei queste funzionalità e la nuova Commissione è d’accordo.
Abbiamo lavorato con la presidente von der Leyen nel suo precedente mandato per regolamentare i social media e abbiamo capito che hanno bisogno di ogni tipo di supporto e sostegno per resistere alle pressioni dell’esercito di lobbisti di Big Tech.
Quindi facciamoci sentire forte e chiaro:
UE: Disattivate la dipendenza
- clicca qui per segnalare all’ Unione Europea la tua richiesta di intervento per limitare i poteri di questi social: https://secure.avaaz.org/campaign/it/eu_sm_addiction_v_2_statistics_it/thanks.html
La comunità di Avaaz si è sempre impegnata al massimo per migliorare gli spazi online. Abbiamo finanziato ricerche contro la disinformazione e l’uso che se ne fa in momenti cruciali come elezioni, conflitti civili e pandemia. In collaborazione, Avaaz ha garantito una regolamentazione dei social media a protezione dei diritti umani nell’Unione europea.
- Ora è il momento di unire di nuovo le forze e difendere coloro che amiamo.
Con speranza e determinazione,
Nádia, Antonia, Alice, Nate, e tutto il team di Avaaz
Nota: l’immagine di questa email è di repertorio
Maggiori informazioni:
Big Tech. New York fa causa «per danni» ai social. «In Italia i giovani più attenti» (Avvenire)
Ansia e dipendenza, il 10% degli adolescenti con disturbi social (Ansa)
«I social media possono mettere a rischio la salute mentale dei giovani» (Vanity Fair)
“Sono sistemi di modifica del comportamento”.
- La Gen Z contro gli smartphone: “Non daremo i cellulari ai nostri figli prima del liceo, i social sono dannosi”(il Fatto Quotidiano)
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