Dalla prima diffusione della stampa scientifica – alla diffusione dei testi contro le “streghe” … una storia che dovrebbe farci riflettere.
Dalla positiva diffusione delle scoperte scientifiche, alla diffusione della caccia alle streghe che portò all’orrendo sacrificio di tante donne condannate come devote di Satana, per arrivare alle moderne invenzioni di Internet e dell’Intelligenza Artificiale e possibili o già viste conseguenze.
Dal testo “NEXUS” di Yuval Noah Harari – una riflessione insolita sugli effetti dell’invenzione della stampa.
Considerata da tutti un grande passo avanti nella storia dell’uomo, l’invenzione della stampa è approfondita nelle sue sfaccettature nel libro Nexus.
” Nella storia delle reti di informazione, la rivoluzione innescata dalla stampa nell’Europa moderna viene in genere dipinta come avvenimento trionfale …/ [come la stampa] consentendo alle persone di scambiarsi informazioni molto più liberamente di prima, abbia portato alla rivoluzione scientifica. ” Nexus – Harari – pag. 143.
Con questo, non si può affermare che la stampa sia stata il punto di partenza dell’affermazione della scienza,
- ne ha solo diffuso più capillarmente le idee.
Quindi, affermare che la scienza debba alla stampa la sua nascita, non è ragionevolmente corretto. La stampa ha solo aiutato a diffondere le idee della scienza; ha solo riprodotto fedelmente dei testi che erano stati elaborati dalle menti umane degli scienziati.
Dato per scontato quanto sopra per logica, possiamo dedurre che anche Internet e l’Intelligenza Artificiale hanno fatto e faranno, almeno parzialmente, la stessa cosa che ha fatto l’invenzione rivoluzionaria della stampa; hanno messo e metteranno a disposizione del mondo intero dati e soluzioni più o meno veritieri.
Il problema sta nel fatto che i dati e le soluzioni proposte da Internet e dall’Intelligenza Atificiale, sono il semplice frutto di un’enorme massa di dati (da tutto il mondo) e collegamenti fatti o scritti da persone o da algoritmi; ma senza che ci sia l’obbligo di citare/conoscerne le fonti o comunque l’origine (del resto quasi impossibile anche per l’immneso numero delle loro origini).
Pertanto, oggi chi non sa distinguere una fonte sicura da una dubbia o fasulla, si trova di fornte a informazioni che possono essere manipolate.
Da qui la diffidenza della maggioranza, ma anche
- la tendenza a seguire le fonti che meglio si adattano alle proprie aspettative. Dati questi fatti, non è difficle capire come sia così facile manipolare le masse in generale.
Non dimentichiamo che Hitler fu appoggiato, ai suoi esordi, dai vertici dell’economia tedesca; poiché erano assolutamnete convinti di poterlo poi manovrare a proprio piacimento. Purtroppo il risultato fu l’opposto, e lui raggiunse i vertici del potere.
Ritornando alla nostra macchina da stampa, quest’ultima riproduce semplicemnete i testi come sono scritti, non è in grado di formulare nuove idee.
Diversa e ancora più pericolosa è l’Intelligenza Artificiale che decide, per esempio, dove mandare i droni ad uccidere i civili; questo già accade nell’attuale guerra tra Israele e Palestina.
Ovvero, l’Intelligenza Artificiale, in base ai miliardi di dati introdotti da molteplici fonti (per la maggioranza irrintracciabili) decide ed elebora, per esempio, dei testi.
Inoltre,
- non è di secondaria importanza il fatto che la stampa diffuse anche le idee di un complotto di streghe devote a Satana che causò quelle orrende stragi di “streghe” in tutta Europa.
Precisazioni sull’origine della caccia alle “streghe”
Va detto che la caccia alle streghe, nel senso più pericoloso del termine, iniziò non nel Medioevo, ma negli anni venti/trenta del Quattrocento.
In quell’epoca, ecclesiatici e studiosi, in particolare delle regioni alpline, unirono elementi religiosi e folkloristici portandoli a considerare il fenomeno della stregoneria; non più come un problema strettamente locale di vendette e altro, ma come minaccia per la società nel suo complesso.
Si scrisse di grandi assemblee demoniache che riunivano le streghe; durante le quali si adorava Satana, si uccidevano bambini, si mangiasse carne umana e si procurasssero catastrofi ed epidemie.
Le prime diffuse cacce alle streghe avvennero nel Canton Vallese, Svizzera, sulle Alpi Occidentali. Tra il 1428 e 1436, vennero uccise duecento persone.
Purtroppo questa presunta cospirazione globale si diffuse velocemente oltre le Alpi, ma non raggiunse subito una diffusione generale.
Il frate domenicano e inquisitore Heinrich Kramer, intraprese una sua caccia alle streghe, ma limitata al Tirolo austriaco.
Va notato che Kramer fu il primo a parlare di complotto satanico globale, mentra le autorità locali come il vescovo di Bressanone, fermarono la sua inquisizione e rilasciarono i sospettati di stregoneria.
Ed ecco l’intervento della stampa
Nel librio stampato di frate Kramer si sosteneva che la stregoneria scaturisse dalla lussuria radicata solo nelle donne …
Kramer reagì, contro il vescovo di Bressanone, pubblicando il testo “Malleus Maleficum” (il mantello delle malefiche/streghe), nel testo si parlava della cospirazione mondiale e del dovere dei buoni cristiani di scoprire questo complotto.
Nel suo testo stampato, frate Kramer, spiegava i mezzi a cui dovevano ricorrere i buoni cristiani per sventare la minaccia della stregoneria; si raccomandavano orrende torture per estorcere confessioni e si precisava come l’unica soluzione finale fosse la morte dei sospettati.
Kramer, scrisse riportando testi di antichi cristiani misogini (persone che provano una repulsione patologica verso le donne); come quelli della Prima Lettera a Timoteo e sostenne come la stregoneria scaturisse dalla lussuria radicata nelle donne.
Nel testo “Malleus Maleficum”, si parlava esplicitamente della capacità delle streghe di rubare il pene agli uomini o di creare una immaginaria castrazione negli uomini e nei loro mariti. Seguono, nel testo, precisazioni fantasiose come l’uccisione di bambini e altri orrendi fatti; che incontrarono facilmente la credenza popolare.
Un libro che diventa un best seller alla fine del Quattrocento/inizio Cinquecento
All’inizio della diffusione del libro, molti ecclesiastici dimostrarono la loro contrarietà, ma il mantello delle streghe diventò presto un vero best seller diffuso in tutta l’Europa moderna.
Nel 1500 del libro “Malleus Maleficum” erano già state pubblicate otto edizioni.
Nel 1520 se ne aggiunsero altre cinque edizioni.
Nel 1670, le edizioni furono sedici e molte erano le traduzioni in volgare; la lingua dei più poveri, ma anche della maggioranza della popolazione.
In contemporanea venivano diffusi libri che copiavano le idee di frate Kramer, opuscoli a basso costo e singoli fogli; che contribuirono a diffondere capillarmente il testo “Malleus Maleficum” (il mantello delle malefiche/streghe).
La diffusione del libro aumentò insieme alla fama di frate Kramer al punto che trovò sempre più accoglienza tra le fila degli esperti della Chiesa.
Già nel 1500, Kramer fu nominato rappresentatnte papale e inquisitore di Boemia e Moravia.
La stampa ha avuto un indubbio peso nella diffusione di queste idee; anche se non fu la stampa a generarle, ma la mente malata e fantasiosa di un frate che
- seppe raccolgiere un malcontento diffuso e incanalarlo verso un obbiettivo preciso come le streghe.
Il risultato della pubblicazione capiillare del libro che favorì la caccia alle ” streghe “
- nel 1500/1600, 40.000 o 50.000 persone innocenti vennero torturate e uccise per stregoneria (tra le vittime fu compreso ogni ceto sociale ed anche bambini di 5 anni).
LA SENTENZA E LA SPATIZIONE DEI BENI DELLE STREGHE ALL’ACCUSATORE, INQUISITORE E BOIA :
- se l’accusato avesse confessato sotto le atroci torture, dopo la morte, i suoi beni spartiti tra l’accusatore, il boia e gli inquisitori
- se l’accusato si fosse rifiutato di confessare, lo stesso diniego veniva considerato prova della sua ostinata devozione al deminio e quindi torturato con anche le dita spezzate, sino alla disarticolazione, immersione in acqua bollente e quindi prima o poi avrebbe confessato.
Ancora oggi è possibile leggere le sentenze di condanna originali in vari piccoli e grandi musei dedicati alla stregoneria e diffusi in tutta Europa; in Italia ho letto personalmente quelli che si trovano in Liguria località Triora. Non è un bel leggere, ma la prova sicura che queste cose non sono fantasia di studiosi perversi, ma cruda realtà di dove l’uomo possa arrivare una volta impadronitosi dei sistemi di diffusione di massa di un pensiero.
C’è di che pensarci.
