Pace e diritti delle minoranze che pochi conoscono – Nazioni Unite

Vivono in foreste remote ricche di risorse naturali in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, India, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Perù e Venezuela …

La loro sopravvivenza è cruciale per la protezione del nostro pianeta

I popoli indigeni sono eredi e praticanti di culture e modi di relazionarsi unici con le persone e l’ambiente.

Preservano e rispettano la natura come noi non facciamo da secoli.

Conoscerli è un dovere per difendere i loro diritti e salvare angoli del mondo che hanno molto da insegnarci.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle

Le grandi multinazionali delle case farmaceutiche, da molto tempo mandano i loro esperti nelle foreste più lontane per trovare o per farsi raccontare e mostrare dai loro “sciamani”  nuovi principi attivi da utlizzare o da copiare chimicamente per produrre nuovi medicinali che ci aiutano a vivere meglio.

E’ dovere di tutti salvaguardare queste popolazioni e le loro conoscenze ancestrali.

In un mondo globalizzato non posiamo non sapere che una piccola minoranza difende la salute del pianeta difendendo i suoi diritti ad essitere fuori dalle nostre regole che noi chiamiamo “cultura”. 

Circa 200 gruppi di popoli indigeni vivono attualmente in isolamento volontario e contatto iniziale.

  • Vivono in foreste remote ricche di risorse naturali in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, India, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Perù e Venezuela.

Scelgono di vivere distaccati dal resto del mondo e

  • il loro modello di mobilità consente loro di dedicarsi alla raccolta e alla caccia, preservando così le loro culture e lingue.

Questi popoli hanno una stretta dipendenza dal loro ambiente ecologico.

Qualsiasi cambiamento al loro habitat naturale può danneggiare sia la sopravvivenza dei singoli membri che del gruppo nel suo insieme.

Nonostante il loro diritto all’autonomia sancito dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni , i popoli indigeni in isolamento volontario e contatto iniziale

  • affrontano sfide uniche spesso trascurate dal mondo circostante.

Gli sviluppi per l’agricoltura, l’estrazione mineraria, il turismo e le risorse naturali nei loro territori stanno causando la deforestazione di ampie fasce di foreste dei popoli indigeni, sconvolgendo il loro stile di vita e distruggendo l’ambiente naturale che hanno protetto per generazioni.

Una delle minacce più gravi derivanti dal contatto esterno è l’esposizione alle malattie. A causa del loro isolamento,

  • non hanno difese immunologiche contro malattie relativamente comuni. Pertanto, il contatto forzato con il mondo esterno può portare a conseguenze devastanti e può distruggere intere società.

Le Nazioni Unite si occupano anche della

“Protezione dei diritti dei popoli indigeni in isolamento volontario e contatto iniziale”.

I popoli indigeni in isolamento volontario e contatto iniziale

  • sono i migliori protettori della foresta.

Laddove i loro diritti collettivi su terre e territori sono protetti, le foreste prosperano, insieme alle loro società.

E non solo

  • la loro sopravvivenza è cruciale per la protezione del nostro pianeta, ma è cruciale anche per la protezione della diversità culturale e linguistica.

Nel mondo iperconnesso di oggi, l’esistenza dei popoli indigeni in isolamento volontario e contatto iniziale è

  • una testimonianza del ricco e complesso arazzo dell’umanità, e sarebbe una perdita enorme per il nostro mondo se cessassero di esistere.

Abbiamo bisogno delle comunità indigene per un mondo migliore

Si stima che nel mondo ci siano 476 milioni di popoli indigeni che vivono in 90 paesi. Rappresentano meno del 6 percento della popolazione mondiale, ma

  • rappresentano almeno il 15 percento dei più poveri.

Parlano la stragrande maggioranza delle 7.000 lingue stimate nel mondo e rappresentano 5.000 culture diverse.

  • I popoli indigeni sono eredi e praticanti di culture e modi di relazionarsi unici con le persone e l’ambiente.

I popoli indigeni hanno cercato per anni il riconoscimento delle loro identità, del loro stile di vita e del loro diritto alle terre tradizionali, ai territori e alle risorse naturali.

Tuttavia,

  • nel corso della storia, i loro diritti sono stati violati.

I popoli indigeni oggi sono probabilmente tra i gruppi di persone più svantaggiati e vulnerabili al mondo.

  • La comunità internazionale ora riconosce che sono necessarie misure speciali per proteggere i loro diritti e mantenere le loro culture e il loro stile di vita distinti.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle esigenze di queste fasce di popolazione, ogni 9 agosto si celebra la Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo, scelta in ricordo della prima riunione del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle popolazioni indigene tenutasi a Ginevra nel 1982.

Lo sapevate?

I territori dei popoli indigeni comprendono il 28% della superficie del globo e contengono l’11% delle foreste del mondo. Sono i custodi della maggior parte della biodiversità rimanente del mondo.
I sistemi alimentari dei popoli indigeni presentano alti livelli di autosufficienza, che vanno dal 50% all’80% nella produzione di cibo e risorse.
Fonte: ILO

Risorse
Forum permanente delle Nazioni Unite sulle questioni indigene
Dipartimento degli Affari Economici e Sociali dei Popoli Indigeni
FAO – Popoli indigeni
IFAD – Popoli indigeni

Almeno il 40% delle 7.000 lingue utilizzate nel mondo sono a un certo livello di pericolo.

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*