L’articolo è scritto da G.Seregni, giornalista iscritta al gruppo UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici).
L’internista è uno specialista non sufficientemente consultato, soprattutto nei casi in cui il paziente, soffrendo di gravi e differenti disturbi, rischia delle
— pericolose interazioni tra i vari medicinali.
Prima di tutto
-è lo stesso paziente che deve attentamente monitorarsi e cercare di capire se l’introduzione di un nuovo medicinale gli stia causando dei problemi.
Un esempio per chiarire: una persona che prendeva due medicinali per la pressione alta
-si è ritrovata a non poter fare un’operazione per l’ acido urico troppo altro nel sangue; la cui causa si è rivelata essere nei medicinali che prendeva da tempo e che hanno così anche
-contribuito ad aggravare i suoi problemi di peso. Infatti un eccesso di acido urico favorisce l’aumento di peso.
E’ importante leggere accuratamente i foglietti (bugiardini !?, ma si chiamano proprio così) che accompagnano le medicine e seguire alla lettera le segnalazioni di pericolose interferenze.
Purtroppo moltissimi medicinali non sono compatibili con altri.
Per pazienti che hanno
— più di una malattia come, ad esempio, pressione alta, depressione e diabete, può accadere che paziente e medico non si accorgano subito della vera causa di alcuni disturbi causati dalle interazioni tra i medicinali.
Per esempio è assolutamente da proibire
— l’assunzione di pompelmo con ben 80 farmaci in circolazione oggi.
Il pompelmo inibisce un citocromo che permetterebbe la metabolizzazione (li renderebbe non pericolosi) del 60% dei farmaci.
Ovvero il pompelmo favorisce un sovradosaggio del medicinale come le statine (anti-colesterolo), antitumorali mirati (in questo caso ne aumenta la tossicità cardiaca).
Le conseguenze possono essere:
-aritmia, soppressione del modollo osseo, rabdomiolisi, sanguinamento gastro intestinale, ipotensione, nefropatia tossica ecc…
Altro esempio: l’alcol aumenta il danno epatico del paracetamolo (antinfiammatorio) e potenzia pericolosamente l’effetto delle benzoziadepine (che curano depressione e simili).
L’uso della digitale (di origine naturale) interferisce con un buon numero di farmaci.
L’iperico, fitoterapico per le forme ansioso-depressive, annulla l’effetto degli antidepressivi.
L’effetto acido, nello stomaco, dell’Aspirina si può evitare condendo il cibo con abbondante peperoncino.
-Da non dimenticare mai le interazioni che si possono avere con l’uso degli antinfiammatori (ovviamente basterebbe non superare le dosi consigliate). Una fetta d’ananas dopo il pasto aumenta la possibilità di emorragia gastrointestinale.
Se mangiamo spinaci per potenziare l’effetto di una cura con un integratore di ferro, ne vanifichiamo l’effetto.
Lobidiur e Adalat Crono curano la pressione alta, ma hanno anche delle controindicazioni delle quali è bene essere informati. Per esempio in caso di fegato non ben funzionante e posso causare problemi se assunti con altre medicine, anche da banco…
L’Adalat Crono non è compatibile con gli antibiotici rifampicina e eritromicina o medicinali contenenti in rifampicina, eritromicina ecc…antifungini, cure per l’Aids, Floxetina e nefazodone (antidepressivi) ecc…
Le statine, che abbassano il colesterolo, possono causare anche gravi dolori agli arti inferiori e ai muscoli. E’ assurdo sopportare dolori, quando può bastare cambiare medicinale o il dosaggio o, addirittura cercare di risolvere il problema con una rigida dieta che da sempre benefici anche generici di disintossicazione; a meno che non si tratti di persone iponutrite.
Un pasto abbondante e ricco di proteine (carne, pesce, uova ecc…) può degradare il farmaco, che rimane troppo a lungo nello stomaco, e vanificare l’effetto di farmaci come l’L-dopa usato per il Parkinson.
Lo Xenical, per la cura dell’obesità, è meno efficace se ingerito a stomaco vuoto.
Esempi di interazione, quindi da evitare la somministrazione contemporanea:
-aglio, zenzero, gingseng con: anticoagulanti
-gingko biloba con: anticoagulanti, antiaggreganti, piastrinici
-iperico con: digitalidi o digossina, antidepressivi, pillola anticoncezionale, viagra
-kava kava, iperico, valeriana con: antistaminici
-thè verde con anti-ipertensivi (nadololo: Corgard, Anabet, Solgol, Corzide).
Importante parlare sempre con il medico di base e dire sempre agli specialisti se si stanno facendo cure per altre patologie.
Quando si assumono molti medicinali contemporaneamente sarebbe opportuno consultare un internista che è in grado, meglio di altri, di suggerire le migliori soluzioni.
