Non è tanto il freddo, è l’umidità
L’importanza di vestirsi a strati
In Valle d’Aosta è tempo di layering, direbbero gli anglofoni o gli esperti di moda.
Di vestirsi a strati o, ancora meglio, a cipolla, si può tradurre in parole povere.
È un consiglio valido per tutte le stagioni:
- in montagna? Vestiti a cipolla! È previsto vento? Vestiti a cipolla. Non è previsto vento? Vestiti comunque a cipolla, che tanto non si sa mai.
È questa la verità: la prudenza non è mai troppa e farsi trovare pronti, in Valle d’Aosta, soprattutto al primo fresco di settembre, non è una cattiva idea.
Ma vestirsi a strati non significa affatto sovrapporre capo dopo capo seguendo il principio del “più è meglio”: ognuno ha un metodo, un segreto proprio su come assemblare l’outfit in una maniera che sia comoda e funzionale al variare delle temperature, del vento, delle attività svolte e chiaramente dell’’umidità, sempre additata come la radice di ogni male sia quando fa troppo caldo, che quando fa troppo freddo.
La Valle d’Aosta, di questi tempi, in modo quasi speculare, attraversa a modo suo un processo di sovrapposizione di strati che ne mutano progressivamente l’aspetto, seppur in maniera impercettibile.
Le foglie che cambiano colore, le vette che iniziano a imbiancare, i funghi che fanno capolino sui sentieri e la vendemmia nelle terre del vino.
A tutto questo, si aggiunge il muggire delle mucche che lascino gli alpeggi nell’amata désarpa, la vista dei primi comignoli fumanti e un buon profumo di pane che riempie le strade, i borghi, le valli:
- è un principio d’autunno, un momento di placida malinconia e squisito tepore, da condividere davanti allo sfrigolare della legna nel camino dopo una giornata all’aria aperta vestiti, rigorosamente, a strati.
Cultura capitale – mostre ed eventi del patrimonio valdostano
Sguardi di intesa. La moda fotografata dalle donne
(Aosta, Centro Saint-Bénin/ fino al 22 settembre)
©JNTO
Sguardi di intesa è la prima mostra istituzionale nel nostro Paese in cui viene proposta una rappresentazione dell’evoluzione della fotografia di moda realizzata dalle donne.
La mostra è introdotta da una sezione con immagini degli anni Sessanta e Settanta che mostrano il lavoro che sta dietro la moda, fatto molto spesso dalle donne: le tessitrici, le sarte, le operaie.
Plaisirs de culture (varie località/ 14-22 settembre)
©JNTO
Il piacere della cultura è gratis in Valle d’Aosta !
Dal 14 al 22 settembre 2024, in concomitanza con le “Giornate europee del Patrimonio”, Plaisirs de culture propone una serie di attività di promozione e valorizzazione del patrimonio e delle tradizioni culturali della regione Valle d’Aosta.
Festa dei Nonni in Valle d’Aosta nei luoghi di cultura
(varie località/ 2 ottobre)
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In occasione della Festa dei Nonni, i siti archeologici di Aosta e i castelli regionali accoglieranno tutti i nonni in compagnia dei nipoti offrendo l’ingresso gratuito, oltre alla promozione che prevede l’ingresso gratuito in tutti i siti culturali regionali per la fascia d’età 0-18.
La désarpa – festa del ritorno dagli alpeggi
La fine della stagione estiva è segnata in Valle d’Aosta da un avvenimento tradizionale molto sentito dalla popolazione locale: la désarpa. Dopo una lunga estate vissuta negli alpeggi di alta montagna, ai piedi delle cime più alte d’Europa, le mucche fanno ritorno alle loro stalle di fondo valle.
Devétéya é Féra de Cogne – Demonticazione e fiera
(Cogne/28 e 29 settembre)
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La Fiera di Cogne è la rievocazione dell’antica fiera del bestiame accompagnata da un mercato di prodotti tipici e artigianali.
Devétéya è il termine che indica la discesa a valle al termine della stagione, un momento di festa che celebra la fine di un periodo di duro lavoro e il ricongiungimento delle famiglie.
La Désarpa d’Issouègne (Issogne/ 5 ottobre)
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La Dézarpa d’Issouègne, organizzata con il patrocinio dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, presenta importanti novità. In primis all’evento sono invitati tutti gli allevatori di Issogne, che potranno partecipare alla sfilata con il proprio bestiame: mucche e capre.
Terminata la sfilata nelle vie del paese, come di consueto l’appuntamento è al parco giochi comunale, dove si terrà uno spettacolo musicale preparato dai bambini della scuola primaria e la degustazione di frittelle di mele e castagne.
La Desarpa de Mordzëi: sfilata del bestiame (Morgex/ 12 ottobre)
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Dopo una lunga estate vissuta negli alpeggi di alta montagna, ai piedi delle cime più alte d’Europa, anche a Morgex le mucche fanno ritorno alle loro stalle di fondo valle.
La transumanza dei bovini rappresenta un momento importante per la vita dell’allevatore, nonché un giorno di festa da condividere con tutta la popolazione e i turisti.
La grande festa delle stelle
32° Star Party a Saint-Barthélemy (Osservatorio Astronomico
della Valle d’Aosta, Saint-Barthélemy/ 27-29 settembre)
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Lo Star Party a Saint-Barthélemy è la riunione di famiglia della comunità astronomica italiana.
Il vallone di Saint-Barthélemy, tra i siti osservativi con meno inquinamento luminoso dell’Italia settentrionale, ha ottenuto la certificazione Starlight Stellar Park, concessa dagli astronomi di tutto il mondo e riconosciuta dall’UNESCO
Gusto e tradizione – sapori d’autunno
La festa del pane “Du Blé au Pain” (La Magdeline/5 e 6 ottobre)
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Dai mulini ai forni, alla scoperta di antiche tradizioni. Nella bellissima località della Valle del Cervino viene proposto un ricco programma nei giorni di sabato e domenica.
Da non perdere nella giornata di domenica l’interessante itinerario dei mulini, presso i quali si macinavano i cereali, fino ad arrivare al prodotto finito: il pane cotto nel forno del paese!
Verrès è…la zucca, dall’orto alla tavola (Verres/5 e 6 ottobre)
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La zucca, in tutte le sue forme, i suoi colori e le sue varianti è la protagonista indiscussa di questa festa culinaria. Per tutta la stagione estiva, i volontari hanno coltivato le zucche e finalmente si potranno ammirare e degustare nel centro storico.
Lo pan ner – I pani delle Alpi (varie località/26-27 ottobre)
I forni dei villaggi di molti comuni della Valle d’Aosta si accenderanno per cuocere il tradizionale pane nero in occasione della festa “Lo Pan Ner”. Se consumato fresco, emana un profumo delizioso, ma in passato il pane nero veniva conservato per mesi su graticci di legno chiamati “ratelë”. Un alimento di lunga durata, fatto per resistere alla prova del tempo, come molti piatti tradizionali valdostani.
Ascolta ora Valle d’Aosta – Battito d’Alpi su Spotify
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Un racconto in 6 episodi svela l’anima intima e preziosa della Valle d’Aosta: un territorio dove benessere, buon vivere, turismo attivo, cultura e traduzioni si fondono in perfetta armonia con la natura alpina.
1° episodio – A Saint-Barthélemy, a veder brillare le stelle!
2° episodio – Giro di Walser: camminare con lentezza, tra borghi, tradizioni e usanze di una cultura resiliente
