La storia ci insegna che ci si mette molto poco a passare dalla pace alla guerra …
L’aumento degli armamenti precede le guerre e le situazioni che istigano all’odio servono a mandare intere generazioni a morire.
Tra il 1940 e il 1943, la produzione militare USA crebbe dell’800%.
Il Pil degli Stati Uniti crebbe in proporzione, ma in Europa una guerra atroce avrebbe ucciso milioni di uomini.
Novembre 1914:
- “Ad esecrare la guerra, a condannarla, basterebbe pensare che essa rappresenta un’enorme violazione della libertà e della autonomia umana. L’individuo con la sua personalità fisica, intellettiva e morale scompare, è soppresso, anche se non ha tendenza all’assassinio dovrà uccidere o farsi uccidere per la gloria dello stato, gloria che gronda lacrime e sangue” .
In quel momento storico di neutralità dell’Italia, durante la Prima Guerra Mondiale, fu Benitio Mussolini a dire queste parole; mentre lavorava ancora per il giornale l’Avanti.
A questo episodio seguì un cambiamento di posizione totale dopo la marchia su Roma, compresa la decisione di entrare in guerra.
- Questa è una prova storica di come i politici, in tutto il mondo, possano cambiare repentinamente idea anche su argomenti serissimi come la guerra.
La storia ci insegna che ci si mette molto poco a passare dalla pace alla guerra, che il primo segno che sta arrivando una guerra è il diffondersi dell’odio per qualcuno; sia questo qualcuno religione, popolazione, razza o genere di politica.
Sta alla popolazione capire per tempo quale sia il vero suo bene.
Da come si comporta, pare che il cittadino comune si senta molto soddisfatto quando trova qualcuno o qualche scritto che soddisfi un suo inconscio desiderio di riversare su qualcosa (religione, razza, persona ecc…) le sue insoddisfazioni più nascoste; sentendosi così dalla parte del bene e della giustizia; sino a giustificare anche i più crudeli atteggiamenti/violenze/guerre con anche complesse argomentazioni culturali o con semplicissimi slogan da bar.
Una debolezza umana sulla hanno “marciato” intere schiere di politici di ogni provenienza etnica o sociale.
La cultura non solo di parte, la saggezza, la moderazione, l’equilibrio, sono le indispensabili doti dei grandi uomini della diplomazia internazionale. Razza, pare, in estinzione.
L’uomo oggi ragiona come se le bombe nucleari non esistessero, con una sicurezza che nessun scienziato del settore potrebbe avallare; visto che ogni singola bomba ha in sé il rischio che il processo di fusione non si fermi e quindi devasti l’intero mondo; per non parlare dell’enorme numero di bombe e riserve di antrace ed altro che stanno negli arsenali di grandi e piccole potenze.
- A queste condizioni, è incredibile che un essere dotato di cervello continui a vivere sperando che tutto potrà facilmente continuare a progredire.
———————– COPERTINA: “Occhio, aprite gli occhi … !” 2010 – particolare di serie di piatti – Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata.
