Meloni incontra Xi Jinping – hanno parlato di auto elettriche – green e sostegni economici…
La situazione odierna non è semplice, anche per l’inasprirsi dei rapporti tra Pechino e Bruxelles con l’incremento dei dazi su auto e biocarburanti (voluto dall’Europa).
Rilancio dei rapporti economici con la Cina dopo l’uscita dalla nuova Via della seta ?
L’incontro ha riguardato soprattutto il riequilibrio della bilancia commerciale tra i due paesi.
- Il Premier cinese Xi Jinping ha sostenuto l’importanza della cooperazione in aree emergenti come i veicoli elettrici e l’intelligenza artificiale, ma anche l’importanza, da parte cinese, di fornire un ambiente imprenditoriale equo, trasparente, sicuro e non discriminatorio affinché le aziende cinesi possano svilupparsi in Italia. Xi Jinping ha fatto esplicito riferimento allo «spirito della via della Seta» e l’attuazione del Piano nei prossimi tre anni sarà la principale cartina di tornasole della riuscita o meno di questo rafforzamento del partenariato strategico tra i due Paesi avviato venti anni fa.
Giorgia Meloni:
” … non siamo la nazione che ha gli interscambi maggiori con la Cina, neanche tra le economie europee … ” parole di Giorgia Meloni.
I fatti precedenti
Prima era stata denigrata la Cina e ora hanno capito che potrebbe essere molto utile o è solo un bluff per attirare di nuovo l’attenzione dell’Europa ? Sono sicuri che gli italiani abbiano tutti la memoria corta? Attenzione ! I cinesi non hanno mai dimostrato di avere la memoria corta. .
Ci siamo tirati fuori dal progetto della Nuova Via della Seta e stiamo rientrando per il buco della serratura ???
Ecco cosa si dice e chi lo dice …
Margherita Boniver (dirigente del PSI di Craxi, Sottosegretaria agli Esteri nel secondo governo Berlusconi con delega all’Asia, considerata una delle esperte di politica internazionale riguardo la Cina in particolare): “Italia-Cina, accordi decisivi nati con Craxi in quel viaggio dell’86 [tre anni dopo ci fu il massacro di Tien An Men]. Siamo tra i paesi più attivi in Asia … Riaprì completamente le relazioni Italia-Cina, fino ad allora molto fredde, e dimostrò ancora una volta la capacità visionaria di Bettino Craxi … “
e continua:
- “… nei precedenti governi con i Cinque Stelle l’Italia era l’unico paese europeo ad aver firmato la Belt Road Initiative. Meloni lo ha voluto interrompere per un motivo preciso [sostiene la Boniver]: gli accordi non avevano portato i benefici attesi al nostro Paese. Il rapporto tra le importazioni cinesi che arrivavano a noi e le esportazioni italiane in Cina erano completamente sbilanciate.”
- “… I nuovi accordi che vengono firmati in questi giorni a Pechino e Shanghai devono prevedere un equilibrio tra import ed export per entrambe le bilance commerciali, con meccanismi di verifica reciproci e costanti”.
- ” … Siamo nel tempo delle grandi incertezze. Mi preoccupano le due guerre in corso: l’Ucraina attende il prossimo presidente americano e intanto vive una tragedia quotidiana, mentre Israele è oggetto, al tempo stesso, di un terrorismo feroce e di guerre asimmetriche dagli esiti imprevedibili. Hamas gode di aiuti internazionali e non hanno intenzione di mollare la presa. L’escalation in Medio Oriente non conosce fine, e le notizie sul Libano e dalla Turchia non fanno presagire nulla di buono”.
Cosa ha chiesto la Cina ?
Che si “comprenda e sostenga” l’atteggiamento scelto dalla Cina verso “uno sviluppo pacifico e condiviso” domandando all’Italia “un ruolo costruttivo nella promozione del dialogo e della cooperazione Cina-Ue”.
Cosa si è concluso ?
Si è parlato dell’impiortanza della fiducia reciproca a cui il Piano triennale fa espresso riferimento; il tutto sarà verificato annualmente dall’incontro tra i due capi di governo.
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