Salute e alimentazione – H5N1 e allevamenti industriali – Daniela Paolotti ricercatrice senior della Fondazione Isi di Torino

H5N1-  cosa rischiamo con i primi contagi da uomo a uomo ?

L’H5N1 ha già recentemente causato un morto e tre casi di infezione umana negli operatori di allevamenti di bestiame negli Stati Uniti.

La segnalazione dall’ OMS è avvenuta il 23 maggio 2024 (un mese dopo il decesso).

Un uomo è anche morto in Messico della medesima malattia, ma di un ceppo diverso da quello che sta circolando negli allevamenti di mucche negli Stati Uniti.

L’OMS, Organizzazione Mondiale Salute: “un’infezione umana causata da un nuovo sottotipo di virus dell’influenza A è un evento che ha un potenziale di elevato impatto sulla salute pubblica”.

Di norma le infezioni umane si verificano attraverso il contatto diretto con animali infetti o ambienti contaminati.

La regola aurea per proteggersi é quella di  non consumare cibi crudi o poco cotti; latte non pastorizzato (crudo) o formaggi crudi, provenienti da animali con sospetta infezione. In breve:  se gli animali sono sani, non c’é alcun pericolo. 

Da evitare ogni tipo di avvicinamento, senza disporre di adeguata protezione;  protezione respiratoria o oculare, verso  animali malati o morti,compresi uccelli selvatici, pollame, altri uccelli domestici e altri animali selvatici o domestici, nonché a feci animali, rifiuti o materiali contaminati da uccelli o altri animali infetti o potenzialmente infetti.

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Il primo caso di morte umana per influenza aviaria A (H5N2 ), è stato riscontrato recentemente in un allevamento negli Stati Uniti  ha alzato i livelli di preoccupazione per il rischio di una nuova pandemia.

Daniela Paolotti ricercatrice senior della Fondazione Isi di Torino si occupa dell’uso dell’Intelligenza Artificiale per predire i rischi di epidemie mondiali come il Covid, ma anche l’influenza.

Al momento si stanno organizzando piattaforme, per predire, a tempo debito, l’arrivo di eventuali pandemie e della influenza invernale, ma anche per altro che impatti con la salute come i nuovi tipi di zanazara entrate nelle nostre zone e che portano, per esempio, la dengue.

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