Osteoporosi
I danni sulla qualità della vita di queste persone e dei loro familiari sono molto gravi.
L’osteoporosi colpisce in Italia circa 5 milioni di persone, di cui l’80% donne in post menopausa.
L’osteoporosi riguarda un numero considerevole di persone anziane che cadono o per una semplice storta si fratturano le ossa a causa della loro fragilità.
In una popolazione che invecchia sempre di più come quella italiana, l’osteoporosi diventa una specie di mergenza sanitaria.
Consigli per evitare l’osteoporosi da parte del Comitato scientifico della Fedios, la Federazione Italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro:
- è importante il movimento; stare seduti davanti alla TV o PC o cellulare è deleterio
- alimentazione ricca di nutrienti in calcio, proteine e vitamina D
- esposizione al sole nelle prime ore del giorno o verso il tardo pomeriggio
- un’alimentazione ricca di vitamina D a base di pesce; ottimo il pesce azzurro, il tonno in scatola non esagerare mai, come tutti i grandi pesci per il rischio mercurio)
- i latticini, così come carne e uova sono fonte di vitamina D; meno del pesce
- nella popolazione italiana l’assunzione della vitamina D con gli alimenti è generalmente molto carente.
L’osteoporosi causa al sistema nazionale enormi costi:
- 4 volte superiori a quelli del tumore della mammella,
- 3 volte superiori a quelli dell’infarto
- 3 volte quelli dell’ictus.
L’Osteoporosi è una malattia che non riceve adeguata attenzione e prevenzione. Ben 2.055.000 potenziali pazienti non ricevono le cure adeguate; calcoli del Comitato scientifico della Fedios, la Federazione Italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro.
I costi per il Sistema Sanitario sono di
- 9,4 miliardi di euro l’anno (per ospedalizzazione per fratture e 3,4 Mld per trattamenti per lunghe disabilità e perdita di produttività).
La classe medica non è abbastanza sensibile a questa tematica; si tratta di prevenzione e non di cura e, purtroppo, la prevenzione in Italia è assai trascurata; visto che ultimamente anche le cure a volte lasciano a desiderare; soprattutto per mancanza di personale qualificato e abbastanza retribuito.
“… una frattura vertebrale raddoppia il rischio di avere una frattura di femore entro un anno e quintuplica il rischio di avere una nuova frattura vertebrale in assenza di trattamento adeguato”. Sono le parole di un reumatologo vicepresidente della Federazione Italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro, Ferdinando Silveri.
Sandro Giannini, Presidente GIBIS; ” l’osteoporosi rappresenta oggi una vera emergenza sanitaria essendo una patologia in costante incremento. Basti pensare che la mortalità a un anno dopo frattura di femore è di circa il 25% e i soli costi diretti sono 4 volte superiori a quelli del tumore della mammella, 3 volte superiori a quelli dell’infarto del miocardio e 3 volte quelli dell’ictus”.
