I discorsi complessi non piacciono a molti, ma la verità a volte si svela solo con un faticoso processo che richiede: cultura di base, informazione seria, esperienza e ragionamento.
La prova lampante l’abbiamo nel successo ottenuto dai tanti influencer o articoli ben pubblicizzati e inutili o dannosi per l’ecologia del nostro pianeta/nostra salute ecc…, politici, creatori di spazi su You Tube ecc…; dicono e fanno cose banali o poco importanti, sbagliate, a volte stupide, a volte false, ma piacciono tanto alla maggioranza.
Per il medesimo motivo i politici che parlano per slogan hanno più successo di altri; Trump ha fatto scuola. Anche se il suo passato comprende truffe ai cittadini e allo stato (in TV prometteva a tutti di insegnare come diventare ricchi con i suoi corsi ecc…, è sotto processo per aver falsificato documenti aziendali per pagare in nero due donne, fra cui la pornostar Stormy Daniels).
Una volta dalle mie parti si diceva: “Chi vusa pusé, la vacca è sua” (chi grida di più ottiene la mucca).
Purtroppo, noi tutti siamo stati delusi dai comportamenti e dalle decisioni di persone nelle quali avevamo riposto la nostra fiducia; succede anche in famiglia.
Ma non per questo dobbiamo arrenderci e lasciare il campo libero a chi è il più aggressivo, ma forse il meno capace nel difendere i nostri interessi.
Noi tutti cittadini siamo responsabili di quello che succede, la democrazia richiede attenta sorveglianza o la si perde facilmente, fingere di non vedere o sentire è il gioco dello struzzo, ma non ci porterà che guai e peggioramento del nostro stile di vita.
L’Italia ha appena firmato un patto di mutuo soccorso in caso di aggressione militare in Ucraina … e gli italiani non sanno delle armi nucleari tattiche già pronte per distruggere l’Europa.
Il patto appena firmato con l’Ucraina, ecco alcune affermazioni
Per dieci anni, in caso di un nuovo attacco all’Ucraina, l’Italia si impegna alla “collaborazione immediata e rafforzata”, con risposta in 24 ore.
L’Italia continuerà a fornire assistenza finanziaria e aiuti militari a Kiev, in linea con quanto accaduto finora.
E’ prevista una cooperazione in ambito industriale della difesa e nell’ economia e per la ricostruzione.
L’Italia si candida a un “ruolo di primo piano” per il post guerra.
Questa intesa segue altre che l’Ucraina ha già definito nelle ultime settimane con Francia, Germania, Gran Bretagna, Danimarca, Canada.
Il tutto era già stato deciso durante il vertice Nato di luglio a Vilnius, in Lituania, per favorire intese bilaterali con lo scopo di avvicinare ulteriormente Kiev all’Alleanza atlantica.
