Una banalità piena di verità:
se fossi stata figlia di un minatore sudafricano, non avrei mai potuto avere la vita che ho avuto.
Ho tanto studiato e lavorato, ma ho anche avuto grandi soddisfazioni che, se fossi nata dalla “parte sbagliata del globo” non avrei mai potuto nemmeno immaginare. Quello che ho fatto non è tutto merito mio.
UN ESEMPIO PER CAPIRE MEGLIO
Nel 2007, 16.632 agricoltori indiani si suicidarono, con una media di 45 morti al giorno, a causa dei debiti che avevano contratto con le banche, per acquistare sementi transgeniche sterili e relativi antiparassitari necessari alla loro coltivazione.
Questo avvenne dal Punjab al Kerala; dal nord al sud dell’India.
I semi sterili, obbligano il contadino ad acquistare nuovi semi ogni anno (al prezzo di mercato; che può variare moltissimo, basta un’inflazione o un crollo della moneta locale).
In questo modo il contadino, il suo cibo e la sua famiglia, dipendono interamente dalla società che produce i semi e i relativi adeguati/indispensabili speciali concimi e pesticidi.
I semi transgenici, infatti, sono creati per produrre bene solo se accompagnati da fertilizzanti e pesticidi della medesima marca e assai costosi per le finanze di un piccolo contadino.
