Gli Stati Uniti d’America sentono come priorità la difesa dalla minaccia Cinese e sanno di non poter combattere su due fronti contemporaneamente.
Trump, in un recente convegno elettorale, ha ripetuto le sue passate minacce di invitare Vladimir Putin ad attaccare ogni nazione membro dell’alleanza NATO non i regola con i pagamenti [che prevedono una spesa del 20% del bilancio annuale come sostegno alla NATO].
Già quando era presidente Donald Trump, come riportato dal New York Times, promise ai leader della Nato che avrebbe “incoraggiato[ la Russia a] … fare quello che diavolo voleva” rivolgendosi ai numerosi paesi europei che non avevano pagato quanto sottoscritto nel patto della NATO.
Preoccupazione per l’Europa
Al contrario, il presidente Biden ha sempre affermato che gli Stati Uniti avrebbero “difeso ogni centimetro del territorio della Nato”.
Germania: Norbert Roentgen, membro della commissione per gli affari esteri del parlamento tedesco, ha scritto: “tutti dovrebbero capire che presto l’Europa potrebbe non avere altra scelta che difendersi”.
I leader europei stanno già affrontando l’idea di come prepararsi per un mondo in cui Washington possa non essere più il centro dell’Alleanza nata 75 anni fa.
Il popolo americano, nella sua maggioranza, non è affatto disposto a sprecare energie e denaro per difendere l’Europa. Il sentimento europeista che era ben vivo dopo la Seconda Guerra Mondiale è andato scemando nella dialettica delle università, quindi nel pensiero di chi comanda e del popolo in generale; dopo le sconfitte e morti in Vietnam, Iraq e Afghanistan.
