L’Italia non ha avuto alcun vantaggio dagli appoggi verso Ucraina – Israele e Mar Rosso ?
Stabilità politica e crescita economica di un’importante parte del mondo.
Argomenti che, in un mondo globalizzato, ci riguardano molto più da vicino di quanto a volte possa apparire.
Una prospettiva che non riguarda solo russi e ucraini, israeliani e palestinesi, Yemen e navi mercantili, ma la stabilità politica e la crescita economica di una importante parte del mondo.
Siamo costretti a porci interrogativi cruciali sulla resilienza delle economie regionali e sulla loro capacità di sopportare shock molteplici.
“ Stiamo perdendo la guerra “ [ e fingiamo di non rendercene conto e/o non ce rendiamo conto perché non siamo abbastanza informati sui fatti nel mondo], è il titolo della prestigiosa rivista di geopolitica Limes in edicola in questi giorni.
Limes è noto come un importante mensile di politica internazionale; che esiste da ben trent’anni.
Per chi volesse approfondire, basta collegarsi con You Tube: Mappamundi e si trovano tantissime informazioni aggiornate su cosa sta succedendo nel mondo. Sono argomenti che, in un mondo globalizzato, ci riguardano molto più da vicino di quanto a volte possa apparire.
Vedi al link: https://www.youtube.com/watch?v=pbeo8t2KHb0
Nel testo sopra citato si fa notare come l’Italia non abbia avuto alcun vantaggio dagli appoggi verso Ucraina, Israele e Mar Rosso.
In Ucraina si sta combattendo una guerra molto costosa, i cui danni li paghiamo come Italia (gas e petrolio a prezzi altissimi dagli USA e non solo, alta inflazione, tassi bancari alle stelle, salari e pensioni bassi rispetto alla media europea …), con il rischio di dover mandare anche dal nostro Paese “carne da macello” (perché gli ucraini sono pochi e molti già morti, il 40% all’estero); inoltre è inutile ricordare che le famose sanzioni, tanto sbandierate insieme alla vittoria rapida su Putin, non hanno avuto alcun effetto sperato. Anzi, hanno avvicinato di più la Russia alla Cina, all’India e ad altri paesi emergenti, portandoli a prepararsi alla sostituzione del dollaro negli scambi economici.
In Israele il rapporto tra i morti israeliani, le indimenticabili inaudite violenze degli estremisti contro gli israeliani, e quelli Palestinesi (27mila palestinesi; soprattutto donne e bambini), sono già arrivati all’accusa per Israele di genocidio presentata alla Corte dell’Aia dal Sud Africa; che non ha dimenticato le sue sofferenze per l’ apartheid.
Lo schierarsi dell’Italia con Israele e contro lo Yemen (o come si dice più frequentemente gli houtu; che governano la maggioranza del Paese e quindi sono uno stato, con tanto di armi che hanno raggiunto il porto di Eilat, e non sono una compagine da sbandati terroristi come qualcuno continua a credere), ha messo a rischio le nostre navi mercantili che devono circumnavigare l’Africa con costi superiori e quindi altri aumenti dei prezzi per l’Italia.
Inoltre, la brillante idea di mandare navi militari italiane pronte ad intervenire appena saranno toccate da qualche missile vagante; in una zona dove i missili sfrecciano in continuazione e l’incidente, anche non voluto, è forse inevitabile, non da all’Italia alcun vantaggio se non per chi aspetta l’incidente per entrare in guerra (pensiero che non è certo del cittadino comune).
Insomma, per essere brevi basta guardare il filmato dello storico Barberi sull’inizio della Prima Guerra Mondiale su You Tube e sarà facilissimo trovare molte analogie con la situazione odierna; politici, di ogni parte e colore, incapaci di comprendere i grandi rischi che stiamo correndo e di affrontare con la ragione e la diplomazia situazioni molto pericolose.
Vedi al link:
https://www.youtube.com/watch?v=ESwMKIs0fNA
…………………… COPERTINA ” Occhio – aprite gli occhi ” particolare di disegno su piatto trasparente parte di una serie di piatti a tema “dove va il mondo” 2010 Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata.
