La notizia del giorno che non occupa le prime pagine – ma lo meriterebbe
“il cacciatorpediniere iraniano Alborz pronto all’attacco” con 8 missili da crociera a lungo raggio.
Capire bene le notizie – informare e spiegare onestamente i fatti – un modo di procedere che non aiuta la carriera del giornalista in molti paesi.
Mandando una nave da guerra nel Mar Rosso, rischiamo il famoso” incidente”; in uno scenario di guerra estremamente possibile (basta un missile che sbagli la meta) e allora sarebbe guerra tra stati…
Nelle prossime ore, l’Italia invierà nel Mar Rosso la Fremm (fregata europea multi-missione) “Virginio Fasan” e non è escluso che una seconda nave sia aggiunta in seguito; lo ha detto il Ministro della Difesa.
Per difendere l’Ucraina stiamo pagando caro, ora alziamo il tiro entrando nel Mar Rosso territorio di guerra … per salvare per primo gli interessi degli armatori e dei commercianti di armi … intanto noi ci impoveriamo e rischiamo una guerra sempre più vicina.
Gli italiani stanno comprendendo bene i rischi che stanno correndo ?
Quello che tutti non vogliamo – ma diventa possibile
La vera minaccia che non viene spiegata correttamente:
- inviando una nave da guerra, anche se avremmo bisogno dell’autorizzazione del Parlamento per attaccare, rischiamo sempre il famoso” incidente” in uno scenario di guerra estremamente possibile.
Ovvio, che io che scrivo sono la prima a sperare che tutto si risolverà senza incidenti gravi, ma il lavoro del giornalista non prezzolato (e “forse” senza possibilità di carriera), è quello di informare e spiegare quello che lui riesce a capire tra le righe delle notizie.
