Con lo scopo di evitare false informazioni …
Nel lontano 1994 gli Stati Uniti hanno promosso un progetto di “autostrade globali dell’informazione”.
Si chiama National information infrastructure da esportare nel mondo; https://csrc.nist.gov/publications
La popolazione deve essere informata solo da fonti istituzionali controllate, al fine di evitare false informazioni (ma anche quelle fastidiose), sommosse, fake news, violenze verbali ecc…
Nel 1995 i governi del G7 si sono riuniti a Bruxelles per sancire il concetto globale di “società globale dell’informazione” di fronte a 40 invitati speciali di ambienti finanziari.
Nel 2000, il G8 a Okinawa alla presenza delle corporation dell’informatica, è stata resa nota la “Carta della società globale dell’informazione”.
Con il mercato globale è diventato indispensabile governare anche il mercato dei media; per indirizzare aspirazioni, acquisti e idee del pubblico.
Tutto ora è di competenza di:
- Organizzazione mondiale del commercio WTO
- Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale WIPO.
Questo pone fine, una volta per tutte, alla pluralità di informazione come era stata concepita ai tempi dell’Illuminismo.
Un vero processo ideologico, forse il medesimo che oggi critichiamo in Cina e Russia ?
I dati riportati sono pubblicati nel libro: Rivoluzione non autorizzata – come cambierà il mondo – di Marco Pizzuti, ed. Punto d’Incontro, 313 pp., euro 15,90.
Il libro:
Rivoluzione non autorizzata – come cambierà il mondo
di Marco Pizzuti
Quando la gente non riesce più ad arrivare alla fine del mese, comincia a porsi delle domande e a ridestarsi dai potenti strumenti di distrazione di massa di cui è vittima (la macchina mediatica dello spettacolo, dell’intrattenimento e della disinformazione).
Per tale ragione, economisti, politici, capi di stato hanno premuto l’acceleratore sulla presunta “necessità” di controllare la comunicazione; i giornali, ma soprattutto internet.
La ragione è quanto mai “giusta”; troppa disinformazione, troppi falsi messaggi; peccato che le limitazioni serviranno anche a rendere più invisibili coloro che scrivono con cognizione di causa su problemi reali, seri e concreti; magari pensieri non allineati, ma ben calati nella realtà del quotidiano.
L’élite finanziaria, proprietaria di giornali e media vuole, giustamente per loro, agire in fretta e senza ostacoli.
La popolazione viene indirizzata quotidianamente con notizie distraenti o minacciose e viene costretta ad accettare qualsiasi condizione imposta da “governi tecnici”.
Nel frattempo, nessuno spiega la verità sull’origine della crisi:
- i popoli non hanno mai governato realmente, la loro volontà è stata sempre aggirata, la democrazia rappresentativa è un inganno e il debito pubblico è una colossale truffa nei confronti dei cittadini economicamente più deboli che pagano interessi stratosferici ai grandi gruppi finanziari proprietari delle banche come la Banca d’Italia; che non sono più “dello stato” come loro ancora credono.
Marco Pizzuti elenca una mole impressionante di prove oggettive in grado di demolire ogni dubbio sui veri scopi perseguiti dall’attuale classe politica di tutto il mondo (da Obama a Monti, da Papademos a Draghi ecc.)…
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