” il potere è il massimo afrodisiaco “; celebre frase di Henry Kissinger
Lo scorso maggio aveva spento 100 candeline ed era stato accolto in Cina come un capo di stato in un disperato tentativo di suggerire la diplomazia contro l’imperante divisione senza sconti; che porta alle guerre.
Di lui si parla e parlerà come un genio diplomatico o di un genio del male.
A quindici anni, ebreo, fuggì dall’Europa alla vigilia della Seconda guerra mondiale il mondo e visse negli Usa aiutando a farne una superpotenza internazionale anche al costo di interventi giudicabili brutali ed illegittimi.
Vedi il bombardamento e l’invasione della Cambogia, il prolungamento della guerra in Vietnam e il’aiuto determinmante nel colpo di Stato di Augusto Pinochet in Cile del 1973; con la brutale uccisione di Salvador Allende e tanti altri interventi anche in tentativi di assoggettazione e/o rappacificazione.
Una curiosità
Sul Washington Post, il figlio David, si domanda anche come la dieta di suo padre a base di bratwurst e Wiener schnitzel l’abbia fatto vivere tanto a lungo.
Un libro sill’Intelligenza Artificiale
Kissinger affrontò mondi diversi come la minaccia delle atomiche, negli anni ’50, sino all’attuale problema e sicurezza dell’intelligenza artificiale su cui scrisse ilsuo penultimo libro, ‘The age of Ai: and our human future’, a cui ha fatto seguito ‘Leadership: Six studies in world strategy’.
La vita di Kissinger in due parole
Da bambino si racconta fosse timido, dopo la fuga dalla Germania nel 1938 cambiò il nome da Heinz in Henry e imparò un perfetto inglese pur mantenendo l’accento tedesco.
Studiò ad Harvard, raggiunse Washington dove fu vicino a Nelson Rockefeller e lavorò al servizio di due presidenti: Richard Nixon e Gerald Ford.
Gli accordi di Parigi per la fine della guerra in Vietnam, dopo qcircai 60 mila morti per gli USA, lo portarono as un controverso premio Nobel per la Pace: due giurati all’epoca si dimisero per protesta.
Non divenne mai presidente perché non era nato negli Usa.
L’elezione del democratico Jimmy Carter segnò il confine con sua carriera pubblica, ma non dell’impegno in politica estera.
L’ex presidente americano George W. Bush ha detto per la morte di Henry Kissinger; “una delle voci più sicure e ascoltate in politica estera”.
L’ambasciatore cinese negli Usa, Xie Feng, ha rilasciato questa dichiarazione: “È una perdita tremenda sia per i nostri Paesi sia per il mondo” “La storia ricorderà” il contributo di Kissinger per le relazioni tra Cina e Usa.
Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin; “è stato a lungo preoccupato e ha sostenuto lo sviluppo delle relazioni Cina-Stati Uniti, visitando la Cina più di cento volte e apportando contributi storici per promuovere la normalizzazione dei rapporti bilaterali” “durante la sua vita, Kissinger ha attribuito grande importanza ai rapporti tra Cina e Stati Uniti, credendo che fossero vitali per la pace e la prosperità dei due Paesi e del mondo”. “Sia la Cina sia gli Stati Uniti dovrebbero ereditare e portare avanti la visione strategica, il coraggio politico e la saggezza diplomatica di Kissinger”.
Anche Putin ha lodato l’operato di Kissinger “Un diplomatico eccezionale, un uomo di Stato saggio e lungimirante che per molti decenni ha goduto in tutto il mondo di un’autorità meritata“. “Il nome di Henry Kissinger è inestricabilmente legato ad una linea di politica estera pragmatica che un tempo ha reso possibile conseguire la distensione nelle relazioni internazionali e raggiungere i più importanti accordi sovietico-americani che hanno contribuito al rafforzamento della sicurezza globale“.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha scritto di Kissinger “Henry Kissinger ha plasmato la politica estera americana come pochi altri. Il suo impegno per l’amicizia transatlantica tra Stati Uniti e Germania è stato significativo, ed è sempre rimasto vicino alla sua tedesca terra natia. Il mondo perde un diplomatico speciale”.
Il partito di estrema sinistra spagnola scrive su X Podemos; “E’ morto l’ideologo della politica estera americana basata sul terrore. Kissinger sostenne le dittature in America Latina, come il colpo di stato di Pinochet che pose fine ad Allende. Un’eredità imperialista che continua ancora oggi nella politica estera degli Stati Uniti”.
Macron, per la Francia, ha detto: “Henry Kissinger era un gigante della Storia. Il suo secolo di idee e di diplomazia ha avuto una lunga influenza sulla sua epoca e sul nostro mondo“.
