Tra i problemi degli allevamenti intensivi:
- l’elevato impiego di farmaci – ormoni – antibiotici
Questi elementi che vengono assimilati insieme alla carne di allevamento intensivo, non fanno bene alla salute.
L’ideale sarebbe disporre e mangiare poca carne proveniente solo da allevamenti al pascolo, ma purtroppo è molto costosa.
Quale futuro per la carne ? Sintetica o naturale ?
Carne sintetica o – meglio – carne coltivata
Sicuramente la carne coltivata mancherà di alcune caratteristiche, per esempio, che derivano dal movimento del muscolo; ma questo nulla a a che vedere con la sicurezza alimentare, ma nemmeno con il gusto finale che sarà tutto da provare.
La carne coltivata è un prodotto che nasce a partire da cellule animali vive.
La cellula di carne coltivata non viene in nessun modo modificata, rimane così com’è, e la si mette in una sostanza che la nutre in modo da farla moltiplicare.
Il termine sintetico, anche secondo la Fondazione Verosesi, vedi al link qui sotto, non è corretto; in quanto si tratta di un processo che nasce da una cellula normale, viva, prelevata da un animale e quindi non sintetica(non creata in laboratorio) che viene fatta riprodurre come avviene nel nostro corpo le cellule si riproducono facilmente.
Nel processo interviene il bioreattore; nome che spaventa ma che è già impiegato nella produzione di altri alimenti come birra e yogurt.
Lo scopo del bioreattore è mantenere una temperatura controllata, mantenere in vita le cellule e fornirle di nutrimenti. La cellula non viene modificata.
Comunque si stanno facendio studi approfonditi per avere la totale sicurezza che il risultato non sia dannoso alla nostra salute.
Per ulteriori approfondimenti:
