Champs de mars, Paris.
14/06/2021
Wilmotte & associs architectes
@Patrick Tourneboeuf/RMN_GP / Tendance Floue
L’appuntamento Paris+ par Art Basel ha entusiasmato pubblico e galleristi
La Brexit ha tolto a Londra il primato dell’arte europea che ora si è spostata a Parigi.
Dal 20 al 23 ottobre, il Grand Palais Éphémère, una struttura di 10.000 mq, ha ospitato con successo 156 partecipanti di 30 Paesi; su più di 700 che hanno fatto domanda.
A questo link, l’attuale formidabile offerta culturale attuale di Parigi: https://parisplus.artbasel.com/visitor-information/cultural-institutions
Le Galeries sono state il principale settore espositivo di Paris+ par Art Basel. Presenta gallerie specializzate in arte moderna e contemporanea.
Le Galeries Émergentes , con il groupe Galeries Lafayette come partner ufficiale, ha riunito espositori che hanno presentato artisti giovani ed emergenti.
Questa seconda edizione ha offerto un palinsesto ricco di eventi collaterali che hanno coinvolto: istituzioni cittadine, gallerie e curatori, oltre all’’uso di location inedite oltre alla sede fieristica principale del Grand Palais Éphémère, meno suggestiva di quella storica, ma altrettanto funzionale.
Tra i luoghi più prestigiosi cito Place Vendôme dove, oltre alla “colonna Vendôme”, si è ammirata anche un’imponente scultura di Urs Fisher realizzata in collaborazione con la galleria Gagosian.
Una vera immersione nella natura è stato il progetto “THIS TAIL GROWS AMONG RUINS” del 2023, un’installazione che unisce: pittura, video e suono dell’artista britannica Jessica Warboys, ideata per la chapelle du 17e siècle de l’Académie des Beaux-Arts.
Una galleria italiana, la Galleria Continua, ha concentrato l’attenzione sul Palais d’Iéna, dove sono entrati in scena due grandi dell’arte del 900 come: Daniel Buren e Michelangelo Pistoletto; in una interessante contrapposizione di due loro opere: “Allegro, ma non troppo” di Buren e “Divisione – Moltiplicazione” di Pistoletto.
Al Parvis del l’institut de France, in collaborazione con galleria Massimo Minini, tutti hanno ammirato una grande scultura pensata dall’artista Sheila Hick come personale inno all’infinito.
NOTA: il Grand Palais Éphémère, è unpadiglione espositivo temporaneo localizzato a Parigi nel Champ-de-Mars e costruito per ospitare mostre ed eventi culturali durante l’attuale rinnovamento del Grand Palais.
____________________________________________________________________________________________________
Per chi vuole approfondire:
Si è conclusa oggi la seconda edizione di Paris+ par Art Basel, mettendo in mostra ancora una volta l’eccezionale dinamismo culturale della capitale francese e la continua ascesa come hub del mercato dell’arte globale. Con la partecipazione di 154 gallerie d’eccellenza, tra cui 61 spazi operativi in Francia, la mostra ha offerto un panorama vibrante della fiorente scena artistica del paese, alla quale ha ulteriormente contribuito con un programma pubblico ampliato e liberamente accessibile, realizzato in collaborazione con le istituzioni culturali di livello mondiale della città e in corso di svolgimento in sei luoghi parigini storici. Questa seconda edizione è stata incoraggiata da una forte partecipazione di importanti partecipanti internazionali provenienti da Europa, Americhe, Africa, Asia e Medio Oriente, tra cui 15 gallerie che hanno aderito a Paris+ par Art Basel per la prima volta. La fiera si è svolta al Grand Palais Éphémère dal 20 al 22 ottobre 2023 e ha registrato un’affluenza complessiva di 38’000 persone durante le sue giornate VIP e pubbliche.
La prossima edizione della fiera si svolgerà nella sede permanente dell’evento, l’iconico Grand Palais, dal 18 al 20 ottobre 2024.
Le gallerie hanno registrato forti vendite in tutti i segmenti di mercato, comprese opere di maestri del XX secolo come Alexander Calder, Ed Clark, Niki de Saint Phalle, Leonor Fini, Jean Hélion, Aristide Maillol, Robert Rauschenberg e Anna Zemánková; artisti contemporanei di spicco come Mark Bradford, Tracey Emin, Camille Henrot, Loie Hollowell, Lee Ufan, Wolfgang Tillmans, Yan Pei-Ming e Flora Yukhnovich; professionisti a metà carriera come Katinka Bock, Mohamed Bourouissa, Reggie Burrows Hodges, Sayre Gomez, Rachel Jones, Suki Seokyeong Kang, Jean-Luc Moulène e Laure Prouvost; e voci emergenti come Jenna Bliss, Gaëlle Choisne, Elladj Lincy Deloumeaux, Karol Palczak, Nora Turato, Sophie Varin, Xie Lei e Trevor Yeung.
Erano presenti i principali mecenati d’arte e collezionisti privati provenienti da Francia, Europa, Americhe, Asia e oltre. A Paris+ par Art Basel hanno partecipato anche rappresentanti di oltre 170 prestigiosi musei e fondazioni da tutto il mondo, come Art Gallery of Ontario, Toronto; Museo d’arte di Aspen; Borsa di Commercio – Collezione Pinault, Parigi; Centro Pompidou, Parigi; Fondazione Dia Arte, Faro; Fondazione Beyeler, Riehen; Museo Hirshhorn, Washington, DC; Museo d’Arte Moderna di Istanbul; Fondazione d’arte K11, Hong Kong; KW – Istituto d’Arte Contemporanea, Berlino; Museo d’arte moderna della contea di Los Angeles (LACMA); M+, Hong Kong; MAXXI, Roma; MoMA PS1, New York; Museo d’Orsay, Parigi; Museo de Arte Latinoamericano di Buenos Aires (MALBA), Buenos Aires; Museo Tamayo, Città del Messico; Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Corea, Seoul; Museo Nazionale d’Arte Moderna di Tokyo; Fondazione Norval, Città del Capo; Palazzo di Lomé; Palazzo di Tokio, Parigi; Museo Städel, Francoforte; Museo Stedelijk, Amsterdam; e Tate, Londra. Anche il ministro francese della Cultura Rima Abdul Malak e la First Lady Brigitte Macron hanno visitato Paris+ par Art Basel.
Clément Delépine, direttore di Paris+ par Art Basel, ha commentato: ‘Sono profondamente grato a tutte le gallerie, gli artisti, i mecenati, i rappresentanti istituzionali e i partner che si sono uniti a noi per la seconda edizione di Paris+ par Art Basel e ne hanno fatto un tale successo. Insieme siamo riusciti a presentare arte di altissima qualità, dallo spazio espositivo ai Giardini delle Tuileries, e l’impatto della fiera sulla vita culturale della città è palpabile. Attendiamo già con ansia il nostro arrivo al rinnovato Grand Palais nel 2024, una mossa che crediamo ancorerà più saldamente Paris+ par Art Basel nel panorama creativo della città e amplificherà la sua risonanza nell’ecosistema artistico globale”.
Gli espositori partecipanti hanno commentato le loro esperienze della seconda edizione:
«A Parigi si percepisce un vero entusiasmo per lo sviluppo della scena culturale, favorito dall’arrivo di Art Basel e delle istituzioni pubbliche e private che presentano mostre eccezionali. Le prime ore della fiera ci sono sembrate ancora più movimentate quest’anno e abbiamo venduto un certo numero di opere nei primi minuti dall’apertura delle porte, con vendite destinate sia a collezioni private che pubbliche.’
Serena Cattaneo Adorno, Direttore Senior, Gagosian (New York, Los Angeles, Beverly Hills, Hong Kong, Parigi, Atene, Roma, Basilea, Ginevra, Saanen, Londra)
‘Paris+ ha superato ancora una volta le nostre aspettative. Nonostante la prima edizione fosse stata notevole, quest’anno siamo rimasti colpiti dall’ottimo livello della fiera, che si è svolta in un clima molto positivo. Molto ben rappresentata la clientela internazionale, proveniente soprattutto dall’Europa e dall’Asia, che si è dimostrata altrettanto entusiasta delle opere di Jean Claracq, artista affermato, ma anche di Nanténé Traoré, giovane fotografo alle prime armi con l’arte mercato.’
Guillaume Sultana, Fondatore, Sultana (Parigi, Arles)
‘Mai prima d’ora una fiera a Parigi aveva riunito un pubblico così qualificato e collezionisti provenienti da regioni così lontane e diverse: Indonesia, Corea, California… e soprattutto americani in generale. Parigi ha tante sfaccettature da offrire e in cinque giorni abbiamo avuto quasi 1.200 visitatori in galleria, perché i collezionisti cercano sorpresa e novità nel mercato primario. L’offerta in fiera ea Parigi è davvero ampia. Nonostante le incertezze geopolitiche, questa fiera è il nuovo posto dove andare per trovare riferimenti artistici affidabili e, speriamo, aprire conversazioni ottimistiche sul mondo.’
Niklas Svennung, Direttore, Chantal Crousel (Parigi)
‘Abbiamo presentato uno stand personale di Roberto Gil de Montes, la sua prima presentazione in Europa. Per noi era importante presentare una panoramica completa della sua pratica, compresi dipinti e opere su carta. L’accoglienza è stata straordinariamente positiva e abbiamo venduto tutte le opere presenti nello stand, con prezzi che vanno dai 12.000 ai 150.000 dollari. Abbiamo venduto una gamma globale di collezioni.’
Malik Al-Mahrouky, Partner/Direttore vendite, kurimanzutto (Città del Messico, New York)
“Questa settimana, con l’inaugurazione del nostro nuovissimo spazio espositivo nell’8° arrondissement e l’apertura della seconda edizione di Paris+, abbiamo celebrato Parigi come un luogo che ha accolto, ispirato e cresciuto generazioni di artisti viventi ma anche come luogo capitale dell’intenditore e del collezionismo ai livelli più astuti, sofisticati e ambiziosi. Il nostro primo giorno alla fiera è stato straordinario, con uno stand tutto esaurito e importanti vendite alle più importanti collezioni private e istituzionali a Parigi, in Francia e a livello internazionale.’
Marc Payot, Presidente, Hauser & Wirth (Zurigo, Gstaad, St Moritz, Londra, Somerset, Los Angeles, New York, Hong Kong, Monaco, Ciutadella de Menorca)
“La nostra esperienza alla fiera riflette l’energia attuale a Parigi: eminentemente dinamica!”
Frédérique Buttin Valentin, Direttore, Semiose (Parigi)
‘Questa edizione di Paris+ par Art Basel è stata particolarmente produttiva e una delle fiere più frequentate che abbiamo visto da anni. Il pubblico internazionale e la solida qualità delle opere esposte riflettono il crescente significato di questa fiera che coincide con la rinascita del mercato dell’arte di Parigi.’
Martin Desfossés, Direttore, Galleria Vedovi (Bruxelles)
«Le istituzioni francesi, italiane e messicane si sono accalcate fin dall’inizio allo spettacolo. Oltre alle ottime vendite, quest’anno il pubblico è stato di altissima qualità: il primo giorno abbiamo accolto numerosi collezionisti stranieri, nonché nuovi contatti. Ci auguriamo che ci sia un seguito molto promettente.”
Sandrine Djerouet, Direttore e partner, Jocelyn Wolff (Romainville)
«È stata un’apertura estremamente vivace con la presenza di istituzioni molto importanti. C’è una qualità molto alta a Paris+ par Art Basel e una concorrenza positiva che ci incoraggia sempre a fare del nostro meglio. Il primo giorno di fiera erano presenti molti collezionisti internazionali interessanti. Abbiamo incontrato collezionisti stranieri che ci hanno seguito da Art Basel a Basilea, quindi ci sono feedback positivi da una fiera all’altra.’
Raffaella Cortese, Fondatrice, Galleria Raffaella Cortese (Milano)
‘Siamo orgogliosi di essere nuovamente presenti nella sezione Galeries Émergentes, insieme a un’ampia selezione di gallerie e progetti di altissimo livello. Continuando il tono e le grandi aspettative fissate l’anno scorso, la fiera è una piattaforma per mostrare progetti sperimentali sul palco più alto.’
David Hoyland, Fondatore e Direttore, diciassette anni (Londra )
‘Il nostro incontro inaugurale con Paris + par Art Basel è stato fantastico! Entrare in contatto con collezionisti di tutto il mondo è stato incredibile e il nuovo lavoro video di Lu Yang ha ricevuto risposte entusiastiche da collezionisti, istituzioni e visitatori.’
Mathieu Borysevicz, Fondatore, Banca (Shanghai)
Per l’elenco completo delle dichiarazioni degli espositori, fare clic qui .
Galeries Émergentes
Dedicate alle gallerie emergenti di tutto il mondo, le Galeries Émergentes hanno presentato 14 presentazioni personali. Tra gli espositori figuravano Bank (Shanghai), LC Queisser (Tbilisi), Seventeen (Londra), Document (Chicago, Lisbona) e PM8 / Francisco Salas (Vigo), e altri Supportati dal groupe Galeries Lafayette, artista Mohamad Abdouni, rappresentato da Marfa’ (Beirut), è stato selezionato da una giuria appositamente nominata per produrre un nuovo pezzo nel laboratorio di Lafayette Anticipations – Fondation Galeries Lafayette. Il nuovo lavoro sarà esposto a Lafayette Anticipations nel 2024. Nell’ambito dell’iniziativa, a Marfa’ verrà rimborsata la quota di partecipazione alla fiera.
La giuria era composta da Guillaume Houzé, presidente di Lafayette Anticipations; Rebecca Lamarche-Vadel, Direttore, Lafayette Anticipazioni; Ruba Katrib, curatrice e direttrice degli affari curatoriali, MoMA PS1; Diana Campbell Bétancourt, Direttore Artistico, Fondazione Samdani e Dhaka Art Summit; così come l’artista e stilista Akeem Smith, il vincitore del 2022.
Per l’elenco completo degli espositori delle Galeries Émergentes, visitare parisplus.artbasel.com/galeries-emergentes .
Programma pubblico
Liberamente accessibile al pubblico e realizzato in collaborazione con la città di Parigi e le istituzioni culturali locali, il vasto programma pubblico cittadino di Paris+ par Art Basel prevedeva tre mostre, due installazioni monumentali all’aperto e una serie di conferenze e dibattiti, presentati in sei luoghi iconici in tutta la città. I progetti selezionati rimangono visibili oltre le date della fiera.
Una mostra collettiva realizzata in collaborazione con il Museo del Louvre, curata da Annabelle Ténèze, direttrice del Museo Louvre-Lens, e intitolata ‘La Cinquième Saison’ (‘La quinta stagione’) è stata esposta al Jardin des Tuileries – Domaine National del Louvre. Ha riunito 25 opere di artisti di diverse generazioni e continenti, tra cui Alex Ayed, Claudia Comte, Nicène Kossentini e Gaetano Pesce.
Due nuove sedi si aggiungono al programma: il Palais d’Iéna, che ospita fino al 29 ottobre una mostra del duo Daniel Buren e Michelangelo Pistoletto, curata dallo storico dell’arte Matthieu Poirier e sostenuta da Galleria Continua; e il sagrato dell’Institut de France, che ospita una monumentale scultura tessile di Sheila Hicks, presentata dalla galerie frank elbaz in collaborazione con Meyer Riegger e Massimo Minini, fino al 25 ottobre.
Un’installazione multimediale di Jessica Warboys è stata esposta alla Chapelle des Petits-Augustins des Beaux-Arts de Paris, presentata da Gaudel de Stampa.
Una scultura in alluminio alta cinque metri di Urs Fischer, intitolata Wave, sarà esposta in Place Vendôme fino al 1° dicembre. L’opera è presentata da Gagosian.
Curato per il secondo anno da Pierre-Alexandre Mateos e Charles Teyssou, il programma Conversations della mostra si è svolto al Musée national Picasso – Parigi ed è stato realizzato in collaborazione con il Centre Pompidou.
Per visualizzare tutti i progetti, visitare parisplus.artbasel.com/public-program .
__________
IMMAGINI: per gentile concessione di Paris+ par Art Basel
