La piccola isola di San Pietro a sud ovest della Sardegna da tempo mi incuriosiva.
Qui si mangia il miglior tonno del mondo; almeno così sostengono i locali.
Finalmente ho avuto l’opportunità di visitarla e devo dire che l’ho trovata molto interessante.
Da Milano con un volo low cost in settembre (prenotato qualche mese prima per avere un buon prezzo) a Cagliari; qui avevo prenotato un’auto ad un prezzo ragionevole (serve un’auto alta per muoversi più agilmente sugli sterrati dell’isola); basta una Dacia Duster o similare.
Fuori dall’aeroproto (i noleggi auto con la sede in aeroporto sono i più cari) c’era la navetta che mi ha portato alla sede del noleggio auto; tutto veloce.
Da Cagliari all’imbarco la strada non è brevissima; una sosta in un centro commerciale (I Fenicotteri) lungo la strada ha permesso l’acquisto di acqua minerale e qualcosa da mangiare di locale, buono ed eocnomico.
Portoscuso è l’imbarco più rapido per andare sull’isola di San Pietro. Avevo già pagato i biglietti on line e tutto è stato rapido.
L’arrivo è a Carloforte; la cittadina più importante dell’isola. Sbarcata l’auto, prima meta l’albergo che avevo prenotato.
Anche il clima a settembre è decisamente meglio; non è come quello dell’infuocato agosto, c’è meno gente nelle spiagge e tutto è più godibile, parcheggio compresi.
L’isola si gira velocemente in auto e in un giorno si possono visitare diverse spiagge o calette. I miei amici si sono dedicati anche all‘arrampicata con tuffo nel mare.
Le mie spiagge preferite:
Punta di Capo Rosso
Calafico (falchi)
La Conca
Genio; bagni di argilla e gayser.
Da non dimenticare. almeno per un giorno affittare una barca o fare un giro dell’isola con un gruppo; ovunque trovate cartelli che offrono questo servizio, basta fare un giro lungo il mare a Carloforte. Le più belle calette si raggiungono solo via mare.
LA PARTE CULTURALE
La parte alta di Carloforte, offre la vista delle antiche mura ben conservate. Qui arrivavano i Saraceni e le popolazioni locali ne soffrivano le conseguenze. Di fianco il museo spiega la storia del luogo. La responsabile è una donna ben preparata; la visita con lei (compresa nel biglietto) è una vera scoperta della complessa storia isolana. Inoltre, mi ha anche parlato volentieri anche della sua personale esperienza in tonnara.
Al ritorno sono andata con il traghetto sull’isola vicina sant’Antioco, ho preso il traghetto alle sette del mattino ed ho assistito ad un’alba da ricordare.
Non lontano dal punto di imbarco ho trovato un confortevole bar per la colazione Calsetta, Gracinna Bar, Lungomare Cristoforo Colombo, 12 e poi, con gli amici, sono andata a fare il bagno in una spiaggetta vicina. Bagno non lunghissimo per arrivare con tranquillità a consegnare l’auto e poi all’aeroporto con la navetta.
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DOVE MANGIARE:
La sera ho organizzato una cena nel ristorante che mi era stato suggerito e devo dire che tutti ci siamo trovati molto bene e siamo tornati più volte. Il meglio degli antipasti per tre persone, un primo e tre secondi di pesce, una buona bottiglia di vino, 120 euro. Un solo piatto di fritto misto o pesce alla griglia con acqua; dosi molto abbondanti 25 euro. Ristorante 035, Corso Cavour, 68, 09014 Carloforte. In alta stagione qui si deve sempre prenotare e si rischia di aspettare più del normale, perché la conduzione è familiare; anche con tutti i vantaggi del caso, per esempio nel prezzo.
Altro indirizzo che consiglio per piatti pronti; Il pranzo è servito – gastronomia, rosticceria di cucina sarda, buono e giustamente costoso; ottime le polpette di merluzzo, tutte le verdure e i piatti tipici. Via Armando Diaz 11, Carloforte.
Tutti i giorni andavo al bar per un cappuccio e un dolcetto o un apertivo; Dâ Darsenétta Piazza Pegli, via Veneto, 7/8, 09014 Carloforte. Quieto e frequentato anche dai locali perché i dolci e l’aperitivo sono davvero buoni.
Se tornassi vorrei fare anche l’esperienza all’Osteria della Tonnara, sicuramnete non economico, ma la qualità qui dovrebbe essere eccelsa sia per il tonno, per la carne e per i piatti tipici.
Altro indirizzi raccomandato dalla Cucina Italiana è Da Nicolo per le linguine “alla Nicolo” leggendarie, nel menù dal 1973, condite con tonno, olive, capperi, pecorino e limone. Se torno ci vado.
DOVE HO DORMITO
Premetto che i due alberghi dove sono stata sono in salita rispetto al centro; la cittadina si estende sulla roccia in verticale; per me è stato un piacere camminare nelle sicure e tranquille stradine per tornare in albergo. La strada in salita non è adatta a chi abbia problemi di deambulazione.
Hotel Pimpina – 60 euro a notte per tre giorni con colazione. La camera doppia dei miei amici era grande e stupenda, ma anche la mia non era male; con un bel balconcino che affacciava sui tetti e con vista sul porto; panorami fantastici per alba e tramonto. L’ascensore è stato apprezzato da chi faticava a fare le ripide scale. Il ricordo più gradito, oltre al panorama e al balconcino, è la colazione che facevo sempre in giardino con fiori e tartarughe. I clienti per colazione, preferiscono fermarsi al piano terra e così avevo il giardino tutto per me. I vantaggi della bassa stagione.
Le ultime due notti ho dovuto cabiare albergo, perché dove stavo non avevano posto a causa della festa del Cuscus; che qui è molto seguita. Ho dormito alla Residenza Al Castello, a pochi passi dall’Hotel Pimpina; un trasloco molto veloce. Anche qui sono stata bene, ho solo pagato di più; 70 euro a notte con colazione. La camera era spaziosa e confortevole, ma non c’è l’ascensore; comunque era un solo piano di scale.
DA SEGNALARE:
per un ricordo o un regalo.
Io ho acquistato una maglietta con applicata la sagoma di una balena in tessuto; è piaciuta tantissimo. Satodesign è la sartoria di una donna (Serena Salzotto), artista molto brava che produce tante diverse proposte, tutte ricercate e raffinate. Solo tessuti eco e cotone. Via Don Nicolò Segni, 68, Carloforte. Si può acquistare anche a distanza e tutto è spedito per posta assicurata: www.satodesign.it – serenasatodesign@gmail.com
