L’affascinate cittadina medievale di Diessenhofen si trova sulle sponde del Reno, che qui segna il confine con la Germania. Dalla riva opposta del fiume si ammkira la silhouette del borgo, da cui spiccano l’alto campanile e il castello di Unterhof.
Diessenhofen (TG – Canton Turgovia), nel distretto di Frauenfeld –
All’epoca romana risalgono i resti delle torri di guardia.
Il nucleo storico è circondato da mura di cinta abbastanza ben conservate che comprendono anche il castello di Unterhof.
Nel 1460 i confederati conquistarono la cittadina poi, durante le guerre napoleoniche, il borgo subì varie occupazioni da parte di: austriaci, russi e truppe francesi. Ma la sua posizione di confine causò sofferenze soprattutto nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Gli edifici della città sono prevalentemente di età medievale e barocca. Da non perdere: la torre «Siegelturm», il municipio, il castello di Oberhof e le due sedi amministrative.
Un fossato, oggi riempito, e la torre «Siegelturm» separano il nucleo storico dal sobborgo di recente costruzione. I quartieri erano occupati dai mulini che sfruttavano l’acqua in movimento del fiume Geisslibach e che sfocia nel Reno proprio sotto il castello.
Nella storica «Marktgasse» gli edifici sono disposti lungo la medesima linea di costruzione, un bel colpo d’occhio anche per le foto.
Diessenhofen, tra Sciaffusa e Stein am Rhein, offre il meglio di sè in battello e passeggiando lungo uno dei tratti più affascinanti del Reno.
Altre mete in zona da non perdere:
Le cascate del Reno, note anche come cascate di Sciaffusa, sono le cascate più estese in Europa. Si trovano in località Neuhausen am Rheinfall, a poca distanza dalla città di Sciaffusa.
Dove il Lago di Costanza ridiventa Reno, si incontra la cittadina di Stein am Rhein; famosa per il suo nucleo antico ben conservato con facciate di case dipinte e case a graticcio.
La navigazione sull’Untersee e sul Reno è vecchia quanto la popolazione che ne abita le sponde. Curiosità; tutte le navi che risalivano il Reno erano accompagnate da otto cavalli da tiro dei «Rosser» di Ausserwydlen. L’origine della navigazione locale si perde nei secoli e nei passati scambi commerciali tra la zona del Lago di Costanza e il bassopiano renano.