La guerra contro la Palestina rischia di causare, soprattuttio, all’Europa più fragile; vedi l’Italia dei danni ingenti che nessuno vorrebbe raccontare.
Il conflitto in Medioriente, potrebbe portare ad un fronte di Paesi pro-palestinesi, in grado di decidere un embargo del petrolio (come fecero nella guerra del Yom Kippur) e/o un forte aumento; questo poterebbe a gravi danni e ad un panico diffuso (che metterebbe in crisi anche i mercati finanziari).
Il fatto oggi è ancora più grave perché stiamo già subendo l’embargo dal gas russo e quindi siamo già in una condizione di debolezza; senza parlare del petrolio/gas americano che ci costa una cifra pazzesca (pessima cosa in uno stato già fortemente indebitato come l’Italia).
L’Iran e i Paesi del Mediterraneo che stanno sostituendo le forniture russe, sono dalla parte dei palestinesi e quindi potrebbero chiudere i rubinetti.
Il Venezuela, dopo il disastro eocnomico e sociale, non fornisce più una enorme quantità di petrolio come è accaduto pe rmolti anni.
Non vorrei mai che dopo le domeniche a piedi degli anni Settanta, si arrivasse alla settimana a piedi; per non parlare del rischio di coinvolgimento diretto, sempre presente “grazie” alla guerra in Ucraina ed ora alle navi americane di fronte alla Plaestina; gli incidenti, si sa, sono sempre esisititi.
Infatti, è appena successo che il gasdotto dalla Finlandia alla Lituania è stato pare, sabotato, e si parla di sicuro intervento umano. Ma molti preferiscono fare come le scimmie; non parlare, non vedere …
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COPERTINA: “Occhio – aprite gli occhi ” 2008 – particolare di serie di piatti dipinti a mano – Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata.
