I MALATI IMMAGINARI STANNO MALE DAVVERO
E NON SMETTONO DI FARE ESAMI con grandi costi per la sanità e l’occupazione continua nelle attese di visite del medico di famiglia e specialisti ….
Ipocondria – una parola che si è cercato di cancelalre – modificare
ma anche il Corriere della Sera, quando ne parla, usa questo termine perché è l’unico, senza ricorrere a ridicole- modaiole parafrasi
L’ipocondria è molto più diffusa nella nostra società di quanto venga ufficialmente riconosciuto
Ci si può ammalare anche per la troppa paura di ammalarsi !
Un terzo della nostra società soffre di disturbi fisici per i quali non è stata riscontrata nessuna causa organica.
Vedi anche: https://www.donnecultura.eu/?p=12071
E’ in aumento esponenziale il numero delle persone che si sentono bene solo quando si sottopongono a regole di vita ferree, come
–andare in palestra dopo una giornata particolarmente faticosa e spossante,
–mangiare pochissimo, vietandosi sempre alcune categorie di cibi (fritto, salami o salumi, piatti tradizionali come polenta e …, dolci ecc…) che, se consumati occasionalmente, porterebbero solo ad una soddisfazione fisica e morale
Ne parla il giornalista scientifico Thonas Hartinel nel libro “Guarire la malattia che non c’è“, scritto insieme allo psicologo e psicoterapeuta Hans Morschitzky.
Purtroppo gli ammalati di ipocondria sono anche di grande peso per
- famiglie e gli amici che li devono sopportare …
- il sistema sanitario, che deve pagare, in continuazione, esami clinici per verificare malattie immaginarie; intasando il sistema e danneggiando chi ne ha effettivamente bisogno.
Gli ipocondriaci arrivano anche ad ammalarsi davvero, o ad avere, comunque, le
-avvisaglie della malattia; appena il cuore palpita e la pressione sale, magari solo a causa della loro stessa preoccupazione, immaginano subito un infarto.
Dolori addominali, sono letti come cancro allo stomaco ecc…
–Nell’85% dei casi gli ipocondriaci soffrono anche di disturbi d’ansia e per il 50% di depressione.
Queste persone hanno spesso alle spalle esperienze che hanno contribuito a sviluppare la loro paura della malattia.
Da bambini, ottenevano l’attenzione della mamma solo quando erano ammalati; questa è una delle spiegazioni più frequenti insieme a vari traumi come:
–violenze fisiche, legami affettivi insicuri o l’atteggiamento iperprotettivo di un genitore ecc…
Comunque la non conoscenza approfondita della medicina e la continua lettura o ascolto di pubblicazioni e TV che parlano di malattie e sintomi, induce, i meno preparati e più suggestionabili, a riconoscersi la capacità di autoanalisi. Questo capita frequentemente anche tra gli studenti di medicina alle prime armi.
Va detto che ci sono anche i patofobici; che evitano il medico anche quando la malattia è molto avanzata.
I disturbi riferiti più frequentemente:
fatica, veritgini, disturbi del movimento, riduzione di forza negli arti, nasea, vomito , disturbi addominali, senso di gonfiore, diarrea, palpitazioni, dolore al petto, mancanza di respiro, dolori e disfunzioni sessuali.
IL MEDICO DOVREBBE RICONOSCERE IL CASO E INFORMARE LA FAMIGLIA – ma il medico teme di essere accusato di diagnosi sbagliata e l’ipocondriaco continua con le sue ossessioni.
UNA VOLTA ESCLUSE LE PATOLOGIE POSSIBILI – E’ BENE CHE IL MALATO OSSESSIONATO DALLA SUA SALUTE IMPARI A CONDURRE UN VITA NORMALE.
LA CAPACITA’ DI ESSERE COMPRENSIVO, MA NON SUCCUBE E’ UN DOVERE DEL MEDICO, DELLA FAMIGLIA E DEGLI AMICI.
Arrivare ad una spiegazione condivisa con il paziente, sarebbe la soluzione ideale.
La psicoterapia sostiene di essere in grado di curare queste persone; noi pensiamo che avrebbero anche solo bisogno di
- ascoltare veramente, con fiducia, un amico dotato di buon senso; senza offendersi.
FOTO COPERTINA:
stampa a mano 2011 – tecnica: carborundum – ” Aiutateci ci vogliono uccidere ” – di Grazia Seregni – vietata ogni riproduzione – Tutti i diritti sono riservati e la proprietà intellettuale appartiene a Grazia Seregni, ex legge 633/41 e successive modifiche.
