Marco Melosi – presidente Associazione nazionale medici veterinari italiani:
«il virus non colpisce l’uomo, ma con mutazioni genetiche possibile spillover».
Il pericolo non sta nella carne di suino che mangiamo oggi, ma nella possibilità che il virus si adatti all’uomo e quindi ci infetti.
Unica soluzione: uccidere il maggior numero di animali infetti per diminuire le possibilità che il virus si modifichi.
Certo che lupi, cinghiali, cervi… e orsi avrebbero diritto di vivere …
Ma la colpa è a “monte”; quando non abbiamo programmato di abbattere gli animali più deboli; se il numero fosse divenuto eccessivo.
Personalmente aggiungerei un suggerimento agli animalisti senza se e senza ma; sicuramente non avete mai vissuto in una malga in montagna o in una foresta in India. Ed è per questo limite di conoscenza, che illustri professori decidono di non più uccidere le tigri anche dove sbranano i bambini e gli uomini; che devono andare nella foresta perché solo lì c’è cibo per loro.
Le tigri potrebbero essere ben protette, ma nei parchi dove l’uomo non dovrebbe vive e non dovrebbe esserci costretto a vivere perché la società non gli offre di meglio.
Quest’estate sia nelle Alpi italiane che in quelle svizzere, ho sentito personalmente (e da anni ne parla la Radio della Svizzera Italiana) i pastori lamentarsi del fatto che molti hanno smesso di fare questo lavoro perché le greggi vengono divorate dai lupi e comunque tutti hanno gravi lamentele sul loro personale impoverimento (mentre il latte di capra e di mucca di montagna ha per noi raggiunto prezzi molto alti; qualcuno ci specula e non sono i pastori).
Certo che lupi e orsi avrebbero diritto di vivere, ma non possiamo distruggere un’economia alpina tanto saggia e sana (permette anche di trattenere l’acqua nei prati e non farla scivolare a valle troppo velocemente).
Idem per i cinghiali; li abbiamo protetti da ignoranti (anche gli esperti super-laureati oggi ignorano le più elementari regole naturali che un pastore conosce bene), non calcolando gli spazi disponibili e la loro capacità riproduttiva. Un grave errore, come quello di chi vuole difendere gli animali anche quando diventano un pericolo; difesa ad ogni costo senza ascoltare le ragioni di chi ci sta rimettendo la vita o, il lavoro.
Certo che l’orso non ha colpe se assalta chi gli corre incontro all’improvviso, come il cinghiale che assale le persone perché gli si avvicinano, magari per fare foto, quando ha dei piccoli intorno, ma qui è l’ignoranza dell’uomo che deve informarsi su come comportarsi prima di entrare nei territori dove vivono potenziali aggressori.
Negli USA si entra nei parchi dove vivono centinaia di orsi, ma prima c’è un piccolo manuale di istruzioni da leggere o un breve corso dei rangers che sull’orso la sanno lunga…
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COPERTINA: “PERICOLI” foto 2020 – Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
