Disperse ancora circa mille persone

Il peggior incendio negli Usa dal 1918

Morti accertati 115, oltre undicimila gli sfollati –  polemiche sulla gestione dei soccorsi

Sette ore immersa nell’oceano per sopravvivere agli incendi: il racconto di  Annelise Cochran.Ha detto Annelise. “Avremmo dovuto ricevere un messaggio o qualcosa che ci dicesse di evacuare”. Invece,  gli avvisi d’allerta sui cellulari sarebbero partiti in ritardo e le sirene d’allarme (il più grande al mondo) non avrebbero mai suonato.

L’incendio nelle Hawaii riflette le ferite storiche del colonialismo americano

Il giornale LaPresse sostiene che , mentre le fiamme bruciavano un quartiere di West Maui, molti dei residenti erano in fuga verso l’unica strada asfaltata fuori città per sicurezza, costoro furono  respinti verso il fuoco da ordini delle autorità preposte.  Solo chi ha disobbedito, come già avvenne nelle Torri Gemelle, è uscito illeso.

Un’intera isola delle Hawaii è bruciata – tutto è andato distrutto.

Dopo due settimane, Biden è arrivato con la moglie a visitare l’isola; ha anche parlato di quanto abbia sofferto per la morte di un suo animale domestico a causa di un fulmine entrato nella sua dimora,  e ha promesso aiuti; pare decisi in  700 euro a testa.

Personalmente avevo visitato questa meravigliosa e grande isola anni fa. Avevo soggiornato in uno splendido albergo con una spiaggia da sogno e fatto il bagno anche sotto cascate di acqua dolce rinfrescanti; indimenticabile !

Pare che gli interventi per domare l’incedio siano stati quasi inesistenti; nemmeno un aereo è intervenuto. Le persone si sono buttate in mare per sfuggire al fuoco.

Le fiamme erano scoppiate l’8 agosto.

Kay Lenny, residente locale, ha dichiarato: “Puoi recarti in qualsiasi centro di soccorso nella parte occidentale dell’Isola di Maui e chiedere a chiunque. Ti diranno che nei primi giorni dell’incendio non abbiamo visto nessuno, nessuno è venuto a chiederci nulla, nessuno è venuto ad aiutarci. Mi chiedo se lo Stato o il governo della contea pensino che stiamo svolgendo un buon lavoro di soccorso e quindi non sentano la necessità di intervenire”.

Il sito web della National Geographic degli Stati Uniti ha fatto notare che le Hawaii non sono il cosiddetto “paradiso multiculturale” propagandato dai media americani; perché gli indigeni locali continuano a lottare contro le ferite storiche lasciate dal colonialismo americano, le loro scuole sono le più scadenti ecc…

I colonizzatori americani hanno continuamente usurpato queste terre per creare piantagioni. Secondo Fox News, oggi molte piantagioni sull’isola di Maui sono state abbandonate, lasciando i terreni incolti. I cambiamenti dell’ambiente hanno provocato un incendio di enormi dimensioni di diffusione molto rapida.

Oltre gli hotel di lusso sulla spiaggia di Lahaina, molti indigeni delle Hawaii vivono ancora nelle fatiscenti vecchie strade di Lahaina.