Lo standard di vita della parte più ricca del mondo non è esportabile, perché per essere tanto benestante, l’altra parte del mondo deve essere in posizione di svantaggio.
E’ una questione di disponibilità di ricchezze nel pianeta.
Lo standard che abbiamo da noi non è esportabile.
Questo crea conflitti di interessi e di idee.
Per noi lo schiavo è quello che sta in catene, ma le forme di schiavitù sono molte: una donna morta a 47 anni sotto il sole di Bari, mentre raccoglieva, pomodori a 2 euro all’ora.
IN ITALIA OGGI – braccianti, ma non solo , paga 2 euro l’ora …. e anche zero euro per “tirocinanti”
Le pene e le sanzioni sono tanto basse, che conviene delinquere …
- si lavora al sole, anche con 40/35 gradi all’ombra, per 2 euro … e allora si fa uso di droghe … oppio, antidolorifici ecc.. ( lo riconosce l’inchiesta dei Carabinieri “No pain”)
- la legge proibisce di lavorare oltre certe temperature, ma dalle inchieste è risultato che oltre il 57% delle aziende non rispetta questi limiti, e non è schiavitù questa ?
- inoltre devono pagare letto e cibo così si indebitano e la successiva stagione lavorano gratis per pagare i debiti ai caporali … e questa è schiavitù
- i caporali, in una stagione che dura 40 giorni l’anno, incassano almeno 38.000 euro, tanto da arrivare a mezzo milione di euro in soli 10 anni
- un assurdo vero: per esempio, interi agrumeti di enorme valore vengono abbandonati, perché i costi imposti dal sistema di caporalato non permettono di lavorare, il costo della filiera alimentare rende insostenibile raccoglierli ! E la povertà in quelle zone aumenta
- solo lo stato con buone leggi potrebbe risolvere il problema, ma le leggi sono obsolete e nessuno parla di modificarle… nemmeno nei più seguiti talk show dove di questo NON si può parlare; e allora che giornalismo libero è ?
- anche la grande distribuzione che dice di contrastare questi sistemi, non riesce perché l’agricoltura è il 40% del bilancio europeo, ma anche italiano, e quindi è molto molto interessante per chi vuole delinquere e la corruzione non conosce confini; lo si sa da tante inchieste ufficiali: Direzione Investigativa Antimafia 2017 dice, ad esempio, che in veneto e Friuli Venezia Giulia ci sarebbero legami tra i più importanti clan italiani e alcuni della GDO (Grande Distribuzione/supermercati) internazionale, idem in Sicilia e molto altro.
lo stato di bisogno di molti, senza una specializzazione richiesta dal mercato, porta alla dipendenza di molti lavoratori da situazioni nelle quali i più furbi possono guadagnare moltissimo, se non c’è una legge chiara che difenda questi diseredati e questa legge non c’è non è mai stata scritta da nessun partito in modo sufficientemente chiaro da difendere realmente la paga oraria anche dei più sfortunati
- tirocinio – dovrebbe avviare al lavoro e all’assunzione – usato quasi sempre come lavoro effettivo e non pagato; nemmeno con una cifra simbolo come 300 euro al mese … i datori di lavoro più “furbi”, la maggioranza, passano da uno stagista all’altro godendo di manodopera assolutamente gratuita; un bel guadagno per loro ! una vera catena usa e getta
- caporalato – colpisce anche gli italiani più bisognosi di lavorare e senza specializzazione; non mancano caporalati italiani, ma anche extra comunitari che hanno generato una corsa al ribasso verso paghe indecenti … il caporalato riguarda anche il mondo degli eventi, come le fiere …
- le situazioni di cui sopra non sono solo del sud, come a molti piace pensare, ma riguardano l’intera Italia come : Prato, Alto Adige e Trentino per le mele, altre regioni per la raccolta dell’uva, Latina ecc… le fiere sono in tutta Italia.
E che dite della cameriera che non può rimanere incinta, perderebbe o il figlio o il lavoro, restando sotto il sole a servire i clienti in piscina, in spiaggia, in pizzeria… ; con ritmi incalzanti a causa della scarsità di personale, i turni sono studiati perché ogni cameriere dia il massimo. Altrettanto accade negli aeroporti, nei mercati vari, nei magazzini di Amazon, nei supermercati, sulle barche da pesca negli oceani, sulle barche da crociera, nella raccolta di frutta e verdura ecc..
Il Dio profitto obbliga a delocalizzare la produzione usando paesi dove la manodopera è di tipo schiavistico come il Bangladesh; per fare abiti non necessari venduti a prezzi altissimi o pessime produzioni vendute nei mercati a 10 euro ed altamente inquinanti; per trasporto, per qualità del materie, del tipo di tintura anche velenose ecc…
Processo di decolonizzazione e sui nemici, ricominciata dopo la Prima Guerra Mondiale ed ancora oggi l’Occidente pretende di dominare il mondo. Ma nuove potenze all’orizzonte non accettano la regole dell’Occidente più ricco in assoluto.
Nel 1995 gli Stati Uniti hanno cancellato la schiavitù dal loro territorio. Ora la metropolitana di New York è piena di accattoni senza casa e in California a San Francisco si dorme in tenda; perché per molti è impossibile pagare l’affitto.
I teorici sudisti, sostenevano che l’operaio moriva a 40 anni (nell’Ottocento), mentre lo schiavo delle piantagioni era parte di tradizione paternalistica che lo assisteva anche quando era vecchio.
Ma la schiavitù non si è mai spenta, anche come fenomeno centrale; a Parigi nel 1794 si firma la fine della schiavitù nelle colonie. Ma la decisione rimane lettera morta, infatti quelle colonie vengono, nel frattempo, occupate dagli; inglesi che la schiavitù non avevano ancora abolito.
Parole del filosofo Luciano Canfora: “Nascita di grandi imperi coloniali; è la riproposizione su scala planetaria della schiavitù”, la Germania arriva tardi nel colonialismo e determina lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
IL LIBRO:
La schiavitù del capitale di Luciano Canfora, Il Mulino, 111pp., 12 euro.
Proprio come l’Idra, il mostro mitologico le cui teste, mozzate da Ercole, avevano il potere di rinascere raddoppiandosi, il capitalismo, un tempo solo occidentale oggi planetario, ricompare sulla scena del mondo riproponendo nuove e più sofisticate forme di schiavitù.
Ma se è vero che dai grandi conflitti del ‘900 il capitalismo è uscito vincitore trionfando su ogni rivoluzione, è altrettanto vero che «l’uguaglianza è una necessità che si ripresenta continuamente, come la fame».
Nella trama della storia qual è il posto di questo anelito, proprio delle religioni di salvezza e della ex sinistre ?
