Immaginate bambini e ragazzi , faccia a faccia con gli spaventosi canini della tigre dai denti a sciabola , immaginateli sbalorditi davanti ai colori sfavillanti di preziose pietre rare …
Questo e molto altro lo trovate nel nuovo Museo della Natura e dell’uomo di Padova ( MNU ).
La straordinaria posizione centrale del museo; di fronte alla cappella degli Scrovegni ne fa un luogo assolutamente imperdibile.
Un motivo in più per visitare una città unica al mondo, che nulla ha da invidiare ad altre più famose; una vera città italiana che merita la vostra attenzione.
La tigre di cui sopra fu scoperta all’inizio del Novecento in un giacimento californiano e donata alla città di Padova; unico esemplare in Italia. Non fu un regalo, ma uno scambio con un orso delle caverne del Carso triestino.
Migliaia di altri interessanti reperti sono visitabili nel nuovissimo Museo della Natura e dell’uomo di Padova; 3.800 mq. di sale in un prestigioso palazzo cinquecentesco, denominato Palazzo Cavalli.
Qui incontrerete reperti di: mineralogia, geologia, paleontologia, antropologia e zoologia.
https://800anniunipd.it/museo-natura-uomo/
Il MNU è il maggiore museo italiano scientifico-universitario ed uno dei maggiori in Europa. La sua vastità di reperti la si deve alla centenaria storia dell’Università di Padova e dei suoi archivi.
4.000 reperti originali sui 200.000 totali; l’esposizione si rinnoverà periodicamente. Inoltre questi reperti sono presenti anche in videoproiezioni, sale immersive e mostre multimediali.
L’ultima curiosità; sono presenti anche i reperti provenienti dal Sudan, scavati da una missione italiana; questi resti sono esposti per la prima volta e sono accompagnati da proiezioni che mostrano i luoghi del reperimento e altre informazioni.
Nella sezione mineralogia non potete perdere i rarissimi e bellissimi diamanti provenienti da: Canada, Sudafrica, Venezuela e altri paesi.
Orsi delle caverne, smilodonti, mammuth, elefanti nani siciliani estinti 400 mila anni fa, qui sono ancora presenti; anche se non più vivi.
Provenienti da scavi nella provincia di Verona, qui trovate i pesci fossili di Bolca.
