Stiamo sviluppando una tecnologia di cui non siamo in grado di prevederne le conseguenze
Come quando si studiò per la realizzazione della bomba atomica; stiamo facendo cose di cui non conosciamo le conseguenze. Questo è il vero/serio rischio dell’avanzamento veloce della IA (intelligenza artificiale).
Le IA sono comunque impostate da un’essere umano; che gli trasmette anche tutte le sue scelte culturali, lacune, pregiudizi o ignoranze.
La definizione di Treccani per intelligenza artificiale:
” L’intelligenza artificiale studia i fondamenti … atti a fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana.
… Nel caso dell’emulazione, le prestazioni intelligenti sono ottenute utilizzando meccanismi propri della macchina, in modo da fornire prestazioni qualitativamente equivalenti e quantitativamente superiori a quelle umane … “.
In poche parole: l’uomo inserisce delle istruzioni/dati e la macchina (intelligenza artificiale) le elabora secondo le regole che l’uomo ha introdotto, ma le macchine sono già in grado di prendere decisioni; esempio in base a un test o C.V. decidere se dare lavoro o no a quell’individuo.
L‘ intelligenza artificiale potrà fare una veloce prima anamnesi, prima di indirizzare un malato verso un ospedale o una cura o un medico; se sbagliasse ne andrebbe della salute del paziente.
Già ora, in alcuni ospedali, si usa l’intelligenza artificiale per curare, come faceva una volta il fisioterapista, con risultati che si definiscono migliori dell’uomo (fonte iit: Istituto italiano di tecnologia di Genova).
Le prospettive sono infinite; tutti sanno della vittoria di una IA nella partita a scacchi con il campione del mondo.
Vincere o perdere una partita a scacchi non decide il futuro di milioni di persone o della stessa umanità, ma sappiamo che tra poco tutte le intelligenze artificiale del mondo potranno dialogare/scambiarsi dati a velocità impensabili per l’uomo e allora la macchina raggiungerà capacità che l’uomo non riesce ancora a pensare facilmente.
Gli esperti del settore, durante una conferenza presso le Stelline di Milano, hanno spiegato che è ovvio, per loro, che in un vicino futuro anche i camerieri saranno sostituiti da robot, come tantissime altre attività.
A me fa paura l’idea che sarà un’ intelligenza artificiale a scrivere ogni tipo di comunicazione come sto facendo io in questo momento. Se le IA comunicano tutte tra loro e comunque sono impostate da un’essere umano (che gli trasmette anche tutte le sue scelte culturali o ignoranze), ci sarà una totale uniformità di pensiero o comunque un’impostazione secondo la volontà di pochi e l’uomo non sarà più in grado di leggere opinioni realmente diverse per informarsi e decidere le sue posizioni religiose o politiche o altro.
Inoltre, questa società fatta soprattutto di immagini e non di parole (vedi Tiktok), disabitua il cervello a leggere e questo sarà un grave problema per le conoscenze e capacità di comprensione delle future generazioni. Il cervello, per passare dalla parola alla sua comprensione deve fare un certo tipo di lavoro assai complesso che, se vede direttamente l’immagine non ne ha bisogno e quindi nel tempo perderà questa capacità complessa e “faticosa” di leggere; magari non tutti, ma dove la scolarizzazione è scadente già oggi …
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Quanto qui affermo, è stato ben spiegato anche nella trasmissione REBUS di domenica 7 maggio 2023, dalle ore 16,30; con la presenza di Corrado Augias e del prof. Galimberti. Potete trovare tutto su internet da domani.
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PER SAPERNE DI PIU’:
Intelligenza artificiale allarme dallo stesso Elon Musk e 1.000 manager
