Si dice che: emergenza pandemica, inflazione, guerra in Europa, crisi energetica: queste realtà, in rapida successione abbiano ribaltato il mondo.
Chi rimane indietro adesso, rischia di non riuscire più a colmare le distanze.
In Italia la situazione non è delle migliori … il resto sono chiacchiere ?
Esempi virtuosi e proponendo i compiti concreti che ci aspettano – se sapremo coglierli … dobbiamo svegliarci !
In Italia manca , l’impegno per la costruzione di una vera cultura digitale, che porti tutti a capire le logiche dei nuovi paradigmi e della trasformazione da attuare.
L’Italia sta vivendo in una nuvola di buonismo / ottimismo forzato, che accontenta i più, drogandoli di belle parole e buone notizie che nulla hanno a che fare con una realtà che richiederebbe consapevolezza e pronte reazioni per migliorare una situazione futura non serena; se continuiamo a sognare e riempirci la bocca di sole belle parole e superficiale buonismo. …
Oppure un’emergenza occasionale è stata l’occasione per spingere l’acceleratore su un futuro che era già programmato ?
Difficile essere onesti sulle realtà molto complesse del mondo in divenire, delle politiche, delle guerre, delle pandemie ecc…
Ognuno sceglie, facilmente i più superficiali, la visione della realtà che più si confà alle sue conoscenze e interessi. Il resto sono parole messe insieme per dimostrare che il proprio punto di vista è quello più giusto, più vero.
L’onestà mentale, la logica ferrea non sono più di moda, né i cittadini che si abbeverano al web sono più capaci di distinguere il vero dal falso. Perché ???
La risposta è elementare; manca una solida cultura di base che aiuta a distinguere più facilmente chi ci sta propinando la sua versione dei fatti e la sua logica personale e non un pensiero supportato da fatti reali.
Questo lascia il cittadino nelle mani di chi riesce ad ammaliare raccontando i fatti in modo semplice anche se truffaldino; in un’apparente logica che l’impreparato, culturalmente, non riesce a smascherare; anzi ne rimane anche entusiasta.
Unica realtà inconfutabile:
la consapevolezza che chi rimane indietro adesso, rischia di non riuscire più a colmare le distanze.
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Il libro
Digitalizzazione. Per un nuovo rinascimento italiano
di Caio / Soldavini
Esempi virtuosi e proponendo i compiti concreti che ci aspettano – se sapremo coglierli … dobbiamo svegliarci !
L’emergenza pandemica, l’inflazione, la guerra in Europa, la crisi energetica: in rapida successione queste realtà hanno ribaltato il mondo come lo conoscevamo, rendendo urgente affrontare la ‘nuova normalità’.
Proprio queste emergenze hanno fatto comprendere a tutti la decisiva importanza degli strumenti digitali, che abilitano relazioni e servizi più rapidi e flessibili e offrono prodotti personalizzati e su misura.
Ora si tratta di governare la costruzione di un mondo ‘ibrido’, che coniughi e integri le diverse esperienze, fisiche e digitali.
Questa è la sfida, da intraprendere con la consapevolezza che chi rimane indietro adesso, rischia di non riuscire più a colmare le distanze.
E in Italia la situazione non è delle migliori, dal punto di vista delle infrastrutture, dell’alfabetizzazione digitale di base, dei ritardi dello Stato e delle aziende.
Partendo da questo sfondo, un grande manager d’azienda e un giornalista esperto di innovazione tecnologica hanno stilato un’agenda per un ‘rinascimento digitale’ del nostro Paese: rete, pubblica amministrazione, telemedicina, cybersecurity, cittadinanza digitale, smart working, turismo, scuola e università e molti altri sono gli ambiti descritti in questo libro, mettendo in luce le criticità, le sacche di inerzia, financo le zone oscure e i rischi che la tecnologia comporta, ma delineando anche gli esempi virtuosi e proponendo i compiti concreti che ci aspettano.
Compiti che richiedono grandi investimenti del PNRR (Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza), ma, ancor di più, l’impegno per la costruzione di una vera cultura digitale, che porti tutti a capire le logiche dei nuovi paradigmi e della trasformazione da attuare. Un progetto ambizioso e urgentissimo, e tuttavia alla nostra portata.
Da giugno 2013 a marzo 2014 è stato super-commissario dell’Agenda digitale italiana, a capo di un board che rispondeva direttamente al presidente del Consiglio e aveva un ruolo di supporto alla Cabina di Regia e all’Agenzia digitale. Già vicepresidente per l’investment banking di Lehman Brothers in Europa e presidente dell’European Advisory Board, nel 2008-2009 è stato consulente per i governi inglese e italiano nella definizione delle politiche industriali per lo sviluppo delle reti a banda larga. Ha pubblicato Banda stretta (BUR 2011, con Massimo Sideri) e Lo stato del digitale. Come l’Italia può recuperare la leadership in Europa (Marsilio 2014).
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Digitalizzazione. Per un nuovo rinascimento italiano Caio / Soldavini, Vita e pensiero, 150 pp., 16 euro.
