PREMESSO CHE L’UNICA COSA ETICA DA FARE SAREBBE ADOTTARE UN TROVATELLO DAL CANILE E NON INCREMENTARE UN MERCATO DI ANIMALI CHE SONO SEMPRE PIU’ DEFORMATI PER ANDARE INCONTRO AI DESIDERI DEI FUTURI PADRONI CHE VOGLIONO ANIMALI INNATURALI E QUINDI PROBLEMATICI ANCHE NELLA SALUTE
Li vogliamo mini
ma li facciamo soffrire; lo dice la dott.ssa Jessica Pierce, bioeticista Università del Colorado.
NON DOBBIAMO INCORAGGIARE LA RICERCA DEL “CARINO” AD OGNI COSTO
Jessica Pierce sostiene che la nostra attrazione per il “carino” sia causa di sofferenza per i nostri “adorati” cani; il cui DNA è stato modificato per adeguarsi alle richieste umane di un cane che “ispiri tenerezza”, ma questo porta tante sofferenze a queste piccole bestioline.
PERCHE’ ?
Forum dedicati come Aww, su Reddit, spiegano che il cranio e le gambe innaturalmente piccoli, più larghi che lunghi o cortissime, portano a problemi come lo sviluppo anomalo delle cartilagini e delle ossa; ovvero negli anni più artrite e danno ai dischi intervertebrali.
Per non parlare delle narici strette che riducono l’afflusso di aria ai polmoni e rendono faticoso il solo respirare !
O della pressione del cervello su crani troppo piccoli o allungati … il cane improvviasamente impazzisce; questo vale anche per i cani più grandi.
Molti acquirenti di cani come Pugalier o Bulldog francesi e tanti altri, vedono il loro came come status symbol sociale e lo trattano come un giocattolo; a volte addirittura senza rendersene conto.
Inoltre, questo tipo di padrone non perde tempo ad educare un cane piccolo, tanto non potrà fare grandi danni; invece accade che il medesimo azzanni la mano del veterinario in modo pericoloso. A volte succede con altre persone, ma c’è anche chi ne va fiero … perché lo considera un buon segno di difesa per se stesso (in certi casi ci vorrebbe lo psichiatra per il padrone !).
Infatti, allevare un cane e abituarlo alle nostra vita quotidiana non è cosa da poco e richiede attenzione, un minimo di sacrificio e conoscenza, ma non è il caso della maggioranza di padroni di cani che si vedono abbaiare o aggradire inutilmente e sempre più frequentemente.
I Bulldog francesi agli altri cani appaiono bloccati in una espressione che loro leggono come aggressiva.
I Corgi gallesi con la coda corta, hanno perso un naturale mezzo per palesare le loro emozioni.
Il pelo molto lungo degli Shih Tzu, non gli permette loro di comunicare certe emozioni agli altri cani che invece lo fanno naturalmente rizzando il pelo per segnalare interesse od ostilità.
Jessica Pierce uscirà a settembre con un saggio “Who’s a good dog ?”; Columbia University Press.
COPERTINA: “I miei cani” disegno a pennarello e Photoshop – anno 2000- Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche
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