Celje
Celje è a terza città più grande della Slovenia, con una storia che si perde nei secoli, e la si incontra ad est di Lubiana.
La città è famosa anche per il suo antico castello; dove si tengono spettacoli che attirano, ogni estate, un grande pubblico.
Celje possiede un centro storico che merita una visita accurata; magari con una buona guida locale.
UNA VIAGGIATRICE UNICA
Fra le più grandi scrittrici del ‘900
Il mio personale interesse è stato rivolto ad Alma M.Karlin, nata a Celje, le cui vicende di viaggio e di vita superano quelle delle grandi viaggiatrici inglesi del secolo scorso come Freya Stark o Vita Sackville-West. La Karlin parlava dieci lingue, viaggiò sino alla Nuova Zelanda, fu sul punto di sposare un cinese e un giapponese. Accusò Hitler in un suo scrtto e venne internata, poi si schierò sempre per la libertà e pagò con l’isolamento e la solitudine, sino alla morte.
Nella grande piazza Krekov un monumento la ricorda.
La sua storia si trova ben raccontata con dovizia di reperti, nel Museo Regionale di Celje (museo Pokrajinski) https://www.pokmuz-ce.si/en/contact/
LA STORIA DI CELJE
Keleia, Celeia, Cylia… Celje ecco alcuni dei nomi di questa città.
Di qui passava anche l’antichissima Via dell’ambra.
La zona che circonda l’odierna Celje è sempre stata ricca d’acqua e terre fertili; per questo fu molto ambita nei secoli. Inoltre, la città si trova tra i fiumi Savinja e Voglajna.
Celje fu abitata, sin dalla fine dell’età del bronzo, da popolazioni della cultura di Hallstatt, poi seguirono i celti, che la chiamarono Keleia. Pare che i celti abbiano anche coniato, proprio qui, una moneta denominata Noricum. Gli storici greci ne parlarono come Kelea, mentre sotto il dominio romano, la città ebbe il nome di Celeia.
Sotto il dominio romano Celeia divenne ricca, bella, densamente popolata, con grandi strade, piazze e palazzi di marmo. La circondavano mura possenti alte 27 metri, tanto che fu anche chiamata Troia secunda. Dagli scavi, oltre ai pavimenti decorati a mosaico strade ben lastricate e pareti con preziose decorazioni, sono emersi anche i condotti, in mattoni, dell’acqua calda per il riscaldamento delle ville romane.
Poi vennero i barbari, anche i Mongoli, poi gli Unni distrussero tutto; al punto che della città di Celje non si hanno notizie pe rben 600 anni!
Le sorti della città vennero poi risollevate dai conti di Celje, imparentati con i Lussemburgo (all’epoca del Sacro Romano Impero furono imperatori), la loro forza permise di tenere a bada gli Asburgo; che già allora intendevano conquistare la regione. I conti di Celje arrivarono a possedere ben 152 castelli. Tutto crollò nel 1456, quando Ulrico II di Celje venne assassinato a Belgrado.
Il Museo regionale di Celje ci racconta la storia di Celje dall’antichità fino ai giorni nostri. nel 1990 è stato nominato per il premio “Museo europeo dell’anno”. Qui si può facilmente conoscere la storia della città.
In esate è possibile passeggiare, andare in bici, pranzare o prendere il sole lungo il fiume.
Anche i quartieri degli artisti, nella parte medioevale della città, meritano uno sguardo.
Per i bambini esiste un museo ed i giardini estivi con parco giochi ed eventi con marionette e altro.
Il più grande castello medievale in Slovenia
Nei giorni festivi è molto visitato ed in estate vi si tengono eventi con grande afflusso di pubblico.
Il castello di Celje, il più grande castello medievale della Slovenia, si trova su una collina; da qui si gode una magnifica vista sulla città di Celje. Costruito nel 13 ° secolo, fu trasformato un secolo più tardi. La passeggiata fino al castello richiede circa mezz’ora di cammino in salita, comunque si può accedere anche con l’auto.
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Terme Rimske
Questo centro termale si trova ad est della capitale Lubiana ed è immerso nella natura.
Qui soggiornò anche la sorella di Napoleone e tanti bei nomi del cinema. L’edificio dell‘hotel Sofjin Dvor, ma ce ne sono altri di diverse categorie, risale al 1800; ovviamente rimodernato nei secoli.. Qui si respira ancora l’aria dell’impero austro-ungarico. L’ambiente che richiama anche le vacanze dell’epoca Liberty.
Oggi le piscine sono moderne e dall’interno si esce direttamente nell’acqua calda esterna. Una piacevole sorpresa è lasciarsi massaggiare dai vari bocchettoni mentre si ascolta il canto degli uccelli dei boschi vicini. In inverno, con la neve e le luci di Natale è come vivere una bella favola.
Le camere partono dalle più normali per arrivare alla jacuzzi privata. Anche i tre ristoranti accontantano diversi tipi di clientela.
In treno e pulmino
Da Milano con il treno Frecciarossa, ho raggiunto Mestre per poi prendere il locale per Trieste. A Trieste è venuto a prendermi un pulmino che mi ha portato sino alle treme Rimske (176 km, 2 ore circa).
