Mia figlia /figlio non vuole lo smartphone !
Il problema ora è dei genitori …
Un movimento di auto-liberazione dagli smartphone
Succede a Brooklyn , New York , da dove partono molte mode / stili che poi si diffondono nel mondo.
In Italia ci può sembrare molto strano, ma questa è la tendenza più nuova che è emersa, nella pandemia da Covid.
Una giovane teenager di nome Logan Lane si rese conto di essere finita in una specie di ubriacatura da chat e social; oltre nove ore al giorno su internet.
Tutto finì sul quotidiano New York Times, perché la liceale si rese conto che si trattava di una grave situazione anomala e decise di raccontarla al pubblico.
Da quel momento la ragazza decise di “disintossicarsi” da sola, chiudendo in una scatola lo smartphone ed iniziando a frequentare biblioteche, passeggiare nei parchi, osservare i murales per poi diventarne una disegnatrice.
Nel tempo Logan Lane ha anche deciso di fondare il gruppo Luddite Club .
Intanto Logan ha cominciato ad apprezzare un sonno migliore, senza lo sfarfallio del cellulare e del p.c. nel letto; infatti si conoscono bene gli effetti negativi sul sonno della famosa luce blu emessa dai dispositivi elettronici come cellulari e computer.
Ora questi ragazzi sono un gruppo molto attivo; si ritrovano nei parchi, sonano la chitarra e cantano, discutono, ammirano la natura che li circonda.
Ora i genitori hanno “imposto” a questi ragazzi l’uso di un vecchio cellulare, non smartphone, per inviare i soliti rassicuranti messaggini; tutto bene, rientro tra poco, sono arrivata/o, ecc...
