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Guerra in Ucraina – Zelensky “… l’Italia sarà costretta ad entrare in guerra” 

800 milioni di euro sono appena stati finanziati dal Governo italiano per un’ulteriore aiuto all’Ucraina.

Con tutti i debiti che ha l’Italia, anche questo denaro avrà una sua ricaduta negativa sui meno abbienti o a stipendio fisso o pensione bassa. Tanto più con gli attuali aumenti di benzina , gas, alimentari ed elettricità.

Qualcuno vuole allargare il conflitto ?

Volodymyr Zelensky: “anche l’Italia sarà costretta ad entrare in guerra

Zelensky ha promesso al conduttore di Porta a Porta, trasmissione tra le più seguite dagli italiani, di essere presente, su invito, al prossimo Festival di Sanremo … !

Chi  desidera  l’ Italia come avamposto nell’interesse dell’Occidente ?

Se non fermiamo Putin, altro che Unione Europea. Ci sarà la Terza Guerra Mondiale“.
Ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky  in un’intervista a Porta a Porta, rispondendo alle domande sull’evoluzione della guerra tra Ucraina e Russia.

Quando lui invaderà la Polonia, gli Stati Baltici, nessuno riuscirà a fare nulla, bensì tutti entreranno nella guerra. Tutti. Anche l’Italia, la Francia, gli Stati Uniti, l’Inghilterra, tutti gli stati membri della Nato saranno costretti a entrare in guerra per dimostrare che la Nato esiste davvero“, ha detto Zelensky.

Non posso dimenticare che in Italia abbiamo  armi nucleari, nelle basi militari americane, e in caso di guerra quelli saranno i primi obbiettivi della Russia; nell’infelice situazione di allargamento della guerra. 

Mentre gli americani, in caso di guerra, non saranno certo tra i primi stati coinvolti; come già avvenuto nella Seconda Guerra Mondiale.

Nella Seconda Guerra Mondiale l’Italia entrò in guerra nella speranza di salire in tempo sul carro tedesco dei vincitori; peccato che poi le cose andarono diversamente. Nessuno aveva percepito come veramente andavano o potevano andare i fatti.

C’è da augurarsi che nessuno sia tentato di ripetere quell’errore. 

Moltissimi intellettuali italiani e non solo, hanno firmato appelli alla pace; a oggi inascoltati.

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