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SAN CASCIANO DEI BAGNI – TOSCANA
Terme – gastronomia e cultura
Una scoperta più importante dei bronzi di Riace.
Adagiato sul fondo della grande vasca romana, il giovane efebo …
Tra il Lago di Trasimeno e quello di Bolsena, in una zona ricca di storia, San Casciano dei Bagni è tornata alla cronaca per la scoperta di un santuario, ma c’è ancora ben altro da portare alla luce. La datazione è intorno al III secolo a.C. ; il tutto rimasto attivo sino al V d.C.
Visita a San Casciano
Il castello con le sue mura e l’elegante torre insieme alla Collegiata di San Leonardo, dominano il paesaggio. I secoli XVII e XVIII, corrispondono al periodo di massimo splendore per la Collegiata; frequentata da vescovi e cardinali sia italiani che stranieri a San Casciano per le cure termali.
Nella chiesa di S. Antonio, vicino alla Collegiata, aveva sede la Compagnia di S. Antonio, fondata tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI. La Compagnia possedeva inoltre due Spedali.
Il Palazzo Comunale, non lontano dal castello, era utilizzato come Palazzo di Giustizia, sede degli organi amministrativi del Comune e residenza del Podestà.
Da piazza Matteotti si può ammirare uno dei panorami più belli della campagna toscana.
Il centro storico conserva la sua particolare struttura urbanistica a pianta quadrangolare; con vie ampie perfettamente dritte e la grande piazza.
GLI SCAVI ARCHEOLOGICI
I recentissimi scavi di San Casciano dei Bagni, ci hanno rivelato un deposito votivo mai visto prima, con più di 24 statue in bronzo di raffinatissima fattura, cinque alte quasi un metro, tutte integre e in perfetto stato di conservazione.
E’ anche emersa una incredibile quantità di iscrizioni in etrusco e in latino e migliaia di monete oltre ad una serie di offerte vegetali; innumerevoli ex voto di grandi famiglie del territorio, esponenti delle élites del mondo etrusco e poi romano.
Un vero paradiso per gli archeologi e gli amanti del genere.
I ritrovamenti si possono datare tra il II° secolo avanti Cristo e il I° dopo.
Un santuario, con piscine ribollenti, terrazze digradanti, fontane, altari, esistente almeno dal III secolo a.C. , rimase attivo sino al V d.C.; quando l’avvento dell’ epoca cristiana portò alla chiusura del sito pagano, fortunatamente non distrutto.
Adagiato sul fondo della grande vasca romana, il giovane efebo, poi Igea, la dea della salute, figlia o moglie di Asclepio, con un serpente arrotolato sul braccio.
Non lontano è stata trovata la statua di Apollo e poi altre divinità, matrone, fanciulli, imperatori; il tutto protetto per 2300 anni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche termali sacre.
Le Terme di San Casciano
Le acque termali di San Casciano erano certamente tenute in gran considerazione presso gli antichi.
Come avvenne per tanti altri luoghi termali, anche San Casciano visse un periodo di decadenza dell’Alto Medioevo (dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente, avvenuta nel 476, all’anno 1000).
Non appena la pratica delle cure idroterapiche riprese, nel XIII secolo, San Casciano si trovò in una posizione di primo piano nell’ambito termale italiano. San Casciano e San Filippo sono citati come ” i Bagni principali dello Stato di Siena e quindi come tali devono essere visitati tre volte l’anno “.
Gli illustri bagnanti erano ospitati nelle case dei sancascianesi; per almeno due settimane, il ciclo minino di cure indicato dai medici dell’epoca.
Il XIX segnò l’innovazione nel campo termale, nata in Francia e Germania; si costruirono grandi stabilimenti termali, autosufficienti e con tutti i comfort, adatti alle esigenze all’emergente borghesia industriale. San Casciano non seppe adeguarsi e fu esclusa dalle mete termali dell’epoca.
Oggi l’accesso agli antichi bagni è libero; meglio evitare le ore e i periodi più affollati.
Gli scavi archeologici sono situati proprio di fianco alle vasche.
