Se siete convinti che si debba parlare solo e sempre di cose allegre, questo articolo non fa per voi.
La popolazione mondiale ha raggiunto il numero di 8 miliardi.
Tanti si preparano a vedere la Winter Cup di calcio, volutamente ignorando che la creazione delle infrastrutture necessarie ha già causato 6.500 morti tra: filippini, cingalesi, indiano, pachistani ecc…
Io stessa che scrivo ho avuto informazioni su questi morti e maltrattamenti sul posto da guide e taxisti che hanno avuto il coraggio di parlarmene. Turni di lavoro massacranti, sonno limitato anche a sole tre ore, lavori massacranti senza possibilità di sosta a temperature anche oltre i 40°. Appena arrivati, agli operai viene tolto il passaporto e verrà ritirato solo quando lo deciderà il datore di lavoro e le autorità competenti. Le autorità hanno risolto tutto dicendo ai familiari che si era trattato di infarto. Ma le migliaia di lettere protesta giunte in Occidente dalle famiglie dei morti, non sono state da tutti ignorate e qualcuno ha investigato. Anche il nostro Fiorello, che tanto è popolare tra gli italiani, ha detto: ” sul loro zerbino hanno scritto i diritti umani e lo calpestano ogni giorno”.
Una guerra è in corso nel cuore dell’Europa e qualcuno ha già suggerito di usare le armi nucleari per “farla finita”.
Gli Stati Uniti d’America stanno vivendo una grave crisi interna di violenze e omicidi gratuiti, perpetrati da pazzi che imbracciano fucili e uccidono nelle scuole e gli odiati africani (alla faccia dei diritti di eguaglianza), ma soprattutto gli USA hanno il terrore di essere presto superati dalla Cina come potenza mondiale. E la paura è sempre cattiva consigliera; soprattutto per chi a scuola non ha studiato la Storia; quella con la S maiuscola.
In Europa/Italia, stiamo per perdere il nostro potere economico; più costa l’energia meno si è competitivi sul mercato globale.
La stessa potenza tedesca, senza il gas russo, è svantaggiata sul mercato Europeo e mondiale; cade così la più grande potenza economica europea, con grande vantaggio per chi ha in casa l’energia; Stati Uniti, Paesi Arabi, Russia ecc…
L’Europa, e più di tutti l’Italia, sta affrontando la più grande crisi economica e sociale del dopoguerra; perché non è stata capace di limitare i danni dell’odio tra Putin e gli Ucraini (una disputa che doveva rimanere locale).
In Iran hanno ucciso 341 persone, di cui 52 minorenni, arrestato 2.013 persone; perché stanno protestando contro il regime degli Āyatollāh, ma i morti di cui si sente parlare sono solo gli ucraini.
Nello Yemen, da anni, si combatte una guerra che uccide soprattutto i bambini (una vera strage degli innocenti di proporzioni bibliche di cui non si parla molto perché nessuno si vuole mettere contro i Paesi Arabi che lì combattono e l’Italia che vende loro armi).
In Africa le guerre/guerriglie (anche combattute da bambini armati) sono pane quotidiano come le carestie; vedi Sudan, Etiopia, Congo, Nigeria ecc…, ma se ne parla poco.
La pace è finita ?
La fine della storia e l’ultimo uomo?
Prendo spunto dai titoli di due libri che ritengo importanti per capire dove stiamo andando; o perlomeno cosa ci potrebbe aspettare se non ci attiviamo (politici e cittadini), se continuiamo a pensare ed agire come se non conoscessimo la storia del mondo: passata e presente.
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Il pensiero di Francis Fukuyama
Francis Fukuyama è un politologo statunitense, conosciuto per essere l’autore del saggio politico La fine della storia e l’ultimo uomo, pubblicato nel 1992.
Fukuyama, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica e del muro di Berlino scrisse: ” Acta est fabula, plaudite !” (La commedia è terminata, applaudite!), con queste parole Augusto imperatore romani prendeva congedo dalla vita che aveva fondato l’impero; annunciato da Virgilio come “sine fine” (senza fine).
Nel frattempo George H. Bush parlava di Nuovo Ordine Mondiale, fondato sulla benevolenza degli USA come annuncio di ” Pax americana “ (vedi Vietnam prima, e dopo: Iraq, Afghanistan, Jugoslavia e ora Ucraina …).
Nell’ultima frase, riporto il pensiero di un noto uomo di cultura: Lucio Caracciolo.
Suo è il primo libro di cui vi voglio parlare:
La pace è finita
di Lucio Caracciolo
«Qui sono in gioco l’egemonia americana e il bluff europeista»
Quando crollò il Muro di Berlino, i cantori della vittoria dell’Occidente nella Guerra fredda annunciarono la fine della storia e l’inizio della pax americana.
Noi italiani assieme ad altri europei ci abbiamo creduto, immaginando l’Europa al centro di un utopico impero universale del diritto e della pace. Eppure, proprio allora cominciarono la Guerra del Golfo e i conflitti in Jugoslavia, poi venne la “guerra al terrorismo” con le invasioni fallimentari dell’Afghanistan e dell’Iraq, oggi l’invasione russa dell’Ucraina e la sfida cinese al primato di Washington. Finita era la pace, non la storia.
E noi della fine della storia viviamo il rovesciamento: le storie della fine.
I conflitti si moltiplicano, incomponibili quanto le narrazioni che li alimentano.
La storia universale dell’umanità è archiviata.
Nessun nuovo ordine è stato negoziato perché nessun nuovo ordine oggi è possibile.
Il libro di Lucio Caracciolo getta luce sulle radici e sugli scenari futuri di questa instabilità.
Il 24 febbraio 2022 è il simbolo della fase storica in cui siamo immersi: lo scontro sempre più violento tra Stati Uniti, Cina e Russia riscriverà la gerarchia delle potenze.
Questa competizione riguarda noi italiani ed europei senza voce, fortunosamente ricompresi nell’impero euroatlantico costruito da Washington per proteggere la propria sicurezza nazionale e i propri interessi globali.
Il bluff europeista è svelato: in Europa ognuno persegue, specialmente in guerra, i propri interessi immediati.
Ogni compromesso è più difficile e più necessario.
“Dal 24 febbraio,” scrive Caracciolo, “abbiamo appreso che nelle maree della Guerra Grande siamo zattere alla deriva trascinate da correnti avverse su cui non esercitiamo controllo.”
Non possiamo anticipare il futuro.
Ma possiamo orientarci.
Senza lasciarci confondere da desideri assoluti. Per trent’anni abbiamo chiamato Guerra fredda l’unica pace possibile.
Ora la storia è tornata in Europa.
E così la guerra.
La pace è finita, Lucio Caracciolo, Feltrinelli, 144 pp, 16 euro.
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La fine della storia e l’ultimo uomo (pubblicato nel 2003)
di Francis Fukuyama
Il libro in due parole
Siamo alla fine della Storia e all’ultimo uomo e alla fine quindi di tutta la società umana e planetaria?
Questa domanda ha suscitato polemiche tra gli studiosi.
Le due forze motrici della storia, “la logica della scienza moderna” e “la lotta per il riconoscimento”, portano al collasso di ogni totalitarismo.
Ma nasce un’altra domanda:
sono sufficienti la libertà e l’uguaglianza, sia politica sia economica a garantire una condizione sociale stabile e soddisfacente?
La fine della storia e l’ultimo uomo, Francis Fukuyama, Rizzoli 2003, 430pp., 32 euro.
