Nella marea di libri che scalano le classifiche, non scelgo mai in base alla loro posizione in graduatoria.
La mia opinione:
- i migliori scrittori non sono quasi mai i primi in classifica; i primi sono quasi sempre i più furbi che sanno come attirare il lettore, come un politico che dice quello che il pubblico vuol sentirsi dire e non la verità; che può essere anche molto triste e dura da accettare
- in Italia e nel mondo è di “moda” scrivere; evidentemente rende bene, ma pochi lo sanno fare egregiamente
- il pubblico lo accontentano con una trama avvincente o che solletica le varie curiosità; più o meno dichiarabili
- il lettore dei libri primi in classifica non chiede di imparare qualcosa, di migliorarsi grazie a quel libro, ma solo di svagarsi, divertirsi e trovare confermate le proprie idee
- molti scrittori di grande fama e grandi vendite, ma non i classici, hanno solo compreso come piacere al lettore, ci sono anche studi appositi che indicano come attirare il lettore dosando alcune caratteristiche come: un ritmo avvincente, una storia complicata, un tocco di sesso, un tanto di suspense, qualcosa di “puriginoso”, violenza, ecc…
- purtroppo, molti notissimi scrittori, semplicemente si rifanno ai classici, poco conosciuti dalla maggioranza, copiandone anche solo i ritmi, alcune idee ecc…
